Dopo lo tsunami politico, affiorano le prime immagini
di Massimo Biagioni
MUGELLO – È passato lo tsunami, l’acqua si sta ritirando e si contano i danni, si tolgono le macerie, si contano morti e feriti. Politicamente parlando, si capisce.
Mancano gli ultimi dettagli, insignificanti per una foto macro che comunque ormai è ben delineata.
E anche il Mugello ricalca fedelmente le tendenze nazionali del voto elettorale delle politiche.
Primo elemento, l’astensionismo che continua imperterrito la marcia di crescita trionfale. Un fatto di cui le forze politiche se ne fregano, nonostante i contriti atti di dolore destinati a durare lo spazio di un mattino; fosse vera, la preoccupazione, infatti, verrebbe varata una legge elettorale che favorisse la partecipazione, il rapporto con i candidati, una scelta vera del singolo. Non il guazzabuglio di oggi.
Secondo, il riferimento attinente sono i dati del 2018; lasciando perdere i sondaggi e le intenzioni di voto che spesso sono falsi e costruiti per manipolare l’opinione pubblica. Che il PD fosse spalla a spalla con Fd’I come abbiamo visto, era una speranza non un’osservazione neutrale. Dire che i 5 Stelle hanno fatto un buon risultato, è dunque una stupidaggine, avendo perso il 18% di consenso con una contrazione per proprio peso elettorale ben oltre il 50%, con la sparizione di circa 6 milioni di voti.
Terzo, le politiche non sono assimilabili in nessun modo alle amministrative, dove il dato locale, la conoscenza personale, il minor numero di liste possono modificare in modo decisivo l’esito elettorale. Poi certo esiste il clima politico del momento, il grado di soddisfazione, il giudizio sulle ultime scelte, ma Roma è lontana e spesso nelle stesse aree si formano maggioranze opposte come maggioranze antitetiche.
E il vento quando tira forte, travolge tutto, fino a Cottarelli che perde con la Santanché. Le persone contano poco, è quel vento che abbatte i pini e non guarda a chi c’è.
Il Mugello inoltre è stato penalizzato dall’essere inserito in un collegio con Prato e Pistoia staccato da Firenze.
Il responso è chiaro anche qua. Meloni che stravince, PD e Lega straperdono, perde con moderazione il movimento 5 stelle che non aveva raccolto poi molto, si salvano Berlusconi e Sinistra Italiana (a mio avviso), si fa largo la nuova lista Calenda – Renzi, con il secondo saggiamente defilato a lungo dalla campagna elettorale. Sopra la media nazionale, oltre il 10% in diversi comuni, fa il miglior risultato a Borgo San Lorenzo, dove al Senato sfonda i mille voti.
Emerge e, forse, riemerge il tratto specifico dell’Alto Mugello, storicamente meno incline alla sinistra, con Firenzuola, Palazzuolo e Marradi, dove si registra l’affermazione del centrodestra che supera il centro sinistra raggiungendo a Firenzuola quasi il 48%.
Nella vallata il PD oscilla sul 30%, leggermente meglio in Val di Sieve, che tutto sommato può essere un bastione per ripartire, FdI che varia dal 19% circa di Vicchio al 30% di Firenzuola, può essere il centro dello schieramento opposto.
Il futuro dipenderà dalla capacità di governo del centrodestra, dalle scelte e dai risultati che otterrà, per puntare a scardinare le regioni rosse, a partire dalla Toscana dove è diventato il primo partito anche se di uno zero virgola, e dai cambiamenti che il PD farà, se ci saranno, per affrancarsi da una nomenklatura che si è impossessata del partito da decenni e che ha vivacchiato nella gestione del potere.
Nomi eccellenti sono caduti anche in Toscana, Marcucci, Bini, Romano, Nannicini, Ceccanti, Nardi, sono arrivati molti sconosciuti (tipo l’avvento dei grillini 5 anni fa), qualche conferma tipo la Saccardi che ha tenuto la lista oltre il 13%. Sarà interessante vedere l’evoluzione di Azione-Italia Viva, caratterizzati da due leader poco compatibili, se sapranno rimanere uniti e coesi per aprire una prospettiva ancora diversa.
Vedremo. Per ora consoliamoci con la bocciatura di Sgarbi e Marco Rizzo.
Massimo Biagioni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 settembre 2022
Sandro buongiorno Ti consoli con poco, per uno che cerca di tenere alto e vivo l’antico spirito socialista Mugellano ,sarebbe l’ora di abbandonare la condivisione con il partito comunista locale , avete fino adesso condiviso le amministrazioni locali , ma i risultati non sono soddisfacenti , il mondo cambia
è l’ora di tornare ad essere i veri socialisti di una volta .
Lorenzone della Gratella .