Il doppio virus
Ce ne son due di virus preoccupanti, che si aggirano in mezzo a noi. Uno è il famosissimo coronavirus. L’altro è quello di una faziosità e della strumentalizzazione politica che sta tracimando, ed è questa forse l’epidemia più grave.
La salute è una cosa serissima. Questa nuova malattia che si sta diffondendo porta giuste e gravi preoccupazioni. Anche perché non è facile fronteggiare un contagio che con il movimento globale e mondiale non può certo essere bloccato con uno schiocco di dita.
Ci preoccupiamo giustamente. Ma la politica si dia una calmata. Quei politici che utilizzano il coronavirus per cercare di andare sui giornali, che lanciano grida d’allarme finalizzate a criticare e mettere in cattiva luce gli avversari abbiano un soprassalto di pudore e di senso di responsabilità.
Di fronte alle emergenze un popolo serio lascia da parte le divisioni e si comporta in modo coeso.
Basta fomentare paure, basta polemizzare. Si cerchino i modi migliori per fronteggiare l’epidemia, ma senza gridare, senza inveire, senza critiche sterili.
Sarebbe da idioti dare una lettura politica -contro la Lega- perché i primi casi di contagio si sono manifestati in Regioni -Lombardia e Veneto- governati dalla Lega. E fa altrettanta pena constatare come qui in Toscana c’è quasi chi aspetta a gloria il primo malato, per poter fucilare il presidente della Regione.
Smettiamola, per favore. Perché dividersi e guerreggiare nel momento più inopportuno farà del male. A tutti. Come e più di quanto sta facendo questo maledetto virus.
IL FILO
L’importante è che non cerchino di chiudere le porte dopo che i buoi siano usciti…
Avete ragione però il primo a “aizzare” le polemiche non è stato Rossi ma un certo Salvini? Non mi garbano le politiche del Rossi e del Salvini, però da buon toscano preferisco difendere per il momento la mia regione dove vi è concentrata la seconda maggior presenza di cittadini della Repubblica Popolare Cinese.