E adesso tutti determinati contro Putin (non il popolo russo) e la guerra
di Leonardo Borchi
Mi sono domandato: “Come avranno giustificato, ai propri soldati e marinai, gli ufficiali dell’esercito, dell’aviazione e della marina russe, lanciare granate sui tank, missili sugli aeroporti, razzi katiuscia sui depositi ucraini? Su quale leva avranno fatto forza, su giovani di 25 anni in divisa, per motivare l’uccisione, lo strazio dei corpi di altrettanti ragazzi come loro, con cui molti sono anche apparentati e fino a pochi giorni fa si scambiavano saluti al telefono o magari consumavano il pranzo insieme?”( ci sono in Russia 3 milioni di Ucraini)
“Come, cosa, con che tono?!” “Andiamo a denazistare l’Ucraina!”.
Come se fosse passare una cimosa bagnata su una lavagna!
E forse, da parte ucraina, proprio questa ipotesi, ritenuta incredibile, di potersi fare la guerra tra cugini è la causa per cui, governo e popolazione di quel paese, si siano fatti, come sembra, sorprendere dall’attacco e stiano velocemente soccombendo.
In queste ore drammatiche, in cui Putin ha passato la linea invisibile, ma concreta, della ragionevolezza, del rispetto delle regole, il Rubicone dell’umanità, tutti noi dobbiano essere solidali con il popolo ucraino contro la sopraffazione, la prevaricazione dei diritti, la logica della prepotenza.
E determinati a contrastare l’arroganza di Putin e dei suoi accoliti. Dobbiamo protestare nelle piazze per vincere l’indifferenza, per testimoniare solidarietà al popolo ucraino, per incentivare la contarietà alla guerra del popolo russo. Il mancato consenso interno può fare la differenza sul proseguimento ed il risultato dell’iniziativa del’autocrate Vladimir.
E poi dobbiamo essere disposti a pagare un prezzo per il nostro schierarsi: niente è gratuito. Se il prezzo vuol dire pagare di più la benzina od il grano o accogliere ondate di profughi…lo pagheremo.
Sperando che i piani di Putini, e la sua spregiudicatezza a perseguirli, non ci costringano a pagare un costo molto, molto più alto.
Perché se forse era prevedibile l’inizio della tragedia, non se ne conosce però l’esito.
Augh.
Leonardo Borchi
sindaco di Vaglia
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 Febbraio 2022
Che foga patriottica!! Peccato che come al solito le cose siano più complesse della solita contrapposizione buoni-cattivi. Togliersi le bende della propaganda dagli occhi aiuterebbe a comprendere il mondo. Io per esempio non ho nessuna intenzione di rinunciare a qualcosa per la solita guerra di stati superarmati (vedi USA) che è da 7 anni (dopo che ha sollecitato il golpe contro un governo eletto sostituendolo con un pagliaccio televisamente più forte) che sta armando l’ucraina e che amano (sempre gli USA) fare le guerre a casa degli altri. Questa crisi fa bene solo agli Stati Uniti. Noi bisognerebbe dire di no alla scelleratezza e disumanità si ma del capitalismo americano e non solo. Svegliatevi gente.