Ecco quale sarà il nuovo albero che abbellirà viale IV Novembre
BORGO SAN LORENZO – Ma come saranno i 45 alberi scelti dall’amministrazione comunale borghigiana per il viale IV Novembre? La specie prescelta è il , detto anche “pero cinese”.
Proviamo a conoscere meglio questo albero, oggetto di polemiche, qualche anno a Firenze, dove è stato utiizzato per numerose ripiantumazioni. E il professor Francesco Ferrini, professore ordinario di Arboricoltura e Presidente della Scuola di Agraria dell’Università di Firenze, ha confutato le più comuni critiche:
“Il fatto che si chiami ‘pero cinese’ – chiarisce Ferrini che per affrontare l’argomento ha pubblicato sulla sua pagina un lungo post intitolato La sindrome del Pero Cinese – lo ha fatto passare come qualcosa di alieno o negativo, ma molte delle specie di cui mangiamo frutti o foglie, come l’arancio, il tè, l’albicocco, il pesco (creduti da Linneo originario rispettivamente dell’Armenia e dalla Persia, ma in realtà originarie entrambi della Cina, ecc.) o molte varietà dello stesso pero da frutto, provengono dalla Cina. Sul Pyrus calleryana si è detto di tutto e si sono diffuse molte informazioni sbagliate: che non cresce abbastanza, che puzza, che attira gli insetti ecc. In realtà è una specie che ha una fortissima resistenza alle condizioni degli ambienti urbani e alla siccità, non ha malattie conosciute, cresce abbastanza velocemente, ha una bella fioritura (l’odore è un po’ intenso ma come quello di altre rosacee come, ad esempio, il biancospino) e un bellissimo colore autunnale, e infine ha una forma naturalmente piramidale per cui non deve essere potato (il che non significa che non necessiti di interventi o che chi ne ha la gestione debba disinteressarsene, solo che richiede molte meno attenzioni rispetto ad altre specie) “.
La scheda riportata da un vivaio così descrive questo albero:
Il PYRUS CALLERYANA CHANTICLEER è una pianta dal portamento piramidale, che non si allarga oltre i 5/6 metri, cresce abbastanza robusta durante i primi anni, ha i rami eretti, rigidi e tozzi che non vanno mai fuori forma anche in assenza di potature. I fiori bianchi, riuniti in racemi, sono molto simili a quelli del pero da frutto, sbocciano prima delle foglie e sono talmente abbondanti che, nel periodo di fioritura, la pianta assomiglia a una nuvola bianca; ai fiori seguono poi una miriade di piccoli frutti tondeggianti, dal lungo peduncolo, molto graditi dagli uccelli, ma la bellezza di questa pianta è nel fogliame. Le foglie sono ovate, di consistenza coriacea e lucide quasi che fossero ricoperte di cera, il colore è verde lucente e fanno un ombra fitta. In autunno, prima di cadere, si colorano molto presto assumendo caldi toni gialli, arancio e rosso così intensi che possono competere con Liquidambar styraciflua e Parrotia persica.
Cresce in tutti i terreni.
L’apparato radicale è fittonante, robustissimo (si innesta infatti sul Pyrus calleryana) ed è in grado di vivere bene in tutti i terreni, anche i più poveri e sassosi; vive un po’ meno bene, invece, in quelli umidi e con forti ristagni d’acqua. Ottimo è quindi il suo impiego nei terreni in declivio, dove le sue radici possono contribuire ad ancorare il terreno ed evitare frane.
Questa pianta sopporta bene le potature pur non essendo necessario intervenire tutti gli anni. Le potature si possono fare subito dopo la fioritura, prima che inizi la nuova vegetazione per non perdere la massa dei fiori.
Resistente alle malattie
Le malattie sono tutte quelle tipiche della sua specie: afidi, bruchi, oidio, ticchiolatura, ma non dobbiamo preoccuparci più di tanto, perchè fra tutti i peri ornamentali, questo è forse il più resistente alle malattie ed è raro vedere piante ammalate anche in assenza di qualunque trattamento.
Obiettivamente, sembra una buona scelta.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 Novembre 2020
In effetti è vero:Cina e Giappone ci hanno regalato le specie arboree più belle, dalle rose cinesi ai pruni giapponesi, per non parlare dei frutti.
Quindi ben venga il pero cinese!
hanno abbattuto un viale di peri rosacei e poi ripiantano accanto i peri cinesi: geniale!
Pare che puzzi addirittura di … sperma!
Vedere a Padova, non sono affatto contenti:
https://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/04/14/news/la-citta-invasa-dal-pero-puzzolente-1.13297425