
BORGO SAN LORENZO – Il Filo ha rivolto alcune domande ai candidati mugellani alle elezioni regionali e ai consiglieri regionali uscenti del nostro collegio. Ecco la nostra intervista a Tatiana Bertini. Nata a Montevarchi (in provincia di Arezzo), nel 1968, residente a Firenzuola, infermiera coordinatrice, laureata in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, iscritta al PRC da molti anni, è militante e portavoce in coordinamenti, comitati e movimenti, riguardanti: Salvaguardia dell’ambiente e strategia rifiuti zero; Politica energetica verso autoproduzione e autoconsumo (componente coalizione Transizione Energetica Senza Speculazione); Diritto alla salute (e difesa sanità pubblica) e all’aborto; Politiche di genere; Diritto all’abitare e all’istruzione. Dal 2013 al 2024 è stata capogruppo e Consigliera di opposizione nel comune di Scarperia prima e Scarperia e San Piero poi, dal 2014 al 2024, anche in Unione Montana dei comuni del Mugello. Sue anche alcune pubblicazioni: QS Toscana “Decreto liste di attesa. Quale futuro per il Sistema Sanitario?” Agosto 2024 e “Se il privato sostituisce il pubblico” 3 Settembre 2015. Obbiettivo Professione Infermieristica: “La Sanità nel TTIP”, rivista n° 2 del 2015.
Cos’è “Toscana Rossa”?
“Toscana Rossa è un progetto politico, alternativo alle due grandi colalizioni di destra, centro desta e centro sinistra, nato perchè, sia a livello nazionale che a livello regionale, le politiche portate avanti fino ad oggi, di centralizzazione, liberalizzazione, esternalizzazione e gestioni societarie di servizi e beni essenzilali, hanno portato a precarizzare lavoro e vita di molte persone, aumentando la forbice sociale sia tra le persone, che tra i territori. Un progetto che vuol impegnarsi anche a livello di governo regionale, per una politica dei diritti, fatta di confronti e interlocuzioni, fatta di salvaguardia del lavoro stabile, dell’ ambiente, della pace”.

Quali forze la compongono?
“Ne fanno parte il Partito della Rifondazione comunista, Potere al Popolo e Possibile. In questo progetto ci sono anche persone indipendenti, espressione di istanze dei territori”.
Nella coalizione di centrosinistra ci sono anche forze di “sinistra sinistra”. Perché voi avete deciso di rimanere da soli, senza alleanze?
“La politica a cui puntiamo noi, è ben diversa da quella portata avanti dalla nostra Regione fino ad oggi. Una forza di sinistra, o di centro sinistra, per ritenersi tale, deve fare politiche di sinistra. Precarizzazione del lavoro, gestione societaria dei beni essenziali con divisione degli utili che non vengono obbligatoriamene reinvestiti in servizio, centralizzazioni che rendono le periferie più fragili e liberalizzazioni massicce, non possono certo considerarsi politiche di sinistra!
Oltretutto per noi è dirimente il tema della non militarizzazione del territorio e il contrasto alle spese militari. E questo non mi sembra essere uno dei temi principali della coalizione larga di centro sinistra.
Quelle poi nominate “sinistre sinistre”, che comunque sono in coalizione con il centro sinistra, vorrei capire quali politiche di contrasto alla linea politica attuata fino ad oggi e per pari opportunità tra persone e territori, riusciranno davvero a portare avanti a livello regionale! Poi, abbiamo fatto un’ aggregazione con più partiti e civici e civiche militanti, non siamo da soli!”
Qualcuno vi accusa di essere i soliti “duri e puri”, e perfino di favorire le destre…
“Ripeto, non siamo soli. Riuniamo partiti e indipendenti impegnati in istanze dei territori
Un punto che per noi è dirimente, è essere contrari all’economia di guerra e alla militarizzazione della nostra regione. E in questa politica il centrosinistra, almeno per il momento, non si è impegnato.
L’affermazione che favoriamo le destre è solo strumentale a chi non accetta il consenso di una forza che coerentemente, vuol fare politiche per riaffermare diritti, che purtroppo anche in toscana si sono persi”.
Quali sono le principali critiche che rivolgete ai cinque anni di Regione targata Giani?
“Aver continuato con le politiche di libealizzazione, convenzioni e esternalizzazioni di beni e servizi essenziali, e di centralizzazione dei servizi stessi, fino alle gestioni societarie (dove si producono e si suddividono utili senza obblighi di reinvestimento nel servizio stesso), che hanno determinato ulteriore precarizzazione dei servizi, del lavoro e della vita di molte persone, aumentando la forbice sociale ed economica tra persone e territori”.
A volte sembra che voi di Toscana Rossa abbiate più come antagonista il centrosinistra che la destra? Impressione sbagliata?
“Sono considerazioni strumentali per deleggittimare il consenso che stiamo avendo.
E comunque, le politiche quando sono sbagliate, vanno criticate e non subite, qualsiasi orientamento politico le abbia prodotte”.
I vostri principali obiettivi di programma?
“Salvaguardia dell’ambiente, lavoro sicuro e dignitoso, sanità pubblica di qualità e rispondente alle esigenze del territorio, politiche di pace che contrastino l’economia di guerra e la militarizzazione del territorio”.
In particolare, cosa si dovrebbe fare per il Mugello e la sua crescita?
“Incremento dei trasporti su ferro come circolare metropolitana anche in orario serale/notturno, che colleghi Est/Ovest e Nord/Sud (ne gioverebbero studenti, operai, turisti, possibilità cuturali, lavorative e ricreative);
Integrazione effettiva ferro/gomma; parcheggi scambiatori gratuiti, dove poter arrivare anche in bicicletta percorrendo una via ciclabile; Incremento dei trasporti su gomma per arrivare in tutte le frazioni (anche considerando la reinternelizzazione del servizio); biglietto unico metropolitano con agevolazioni importanti per studenti e lavoratori e lavoratrici (fino alla gratuità almeno per gli studenti);
Servizi sanitari di prossimità organizzati in base alle esigenze del territorio organizzati con personale adeguato assunto e strumentazione adeguata (vedi la risonanza magnetica in ospedale);
Cooperative di comunità che mettano insieme piccole aziende (km0), attività e comunità locali;
Credito etico per piccole e medie imprese, con regione garante a condizione di rispetto dell’ambiente e posti di lavoro stabili;
Percorsi formativi e professionalizzanti contro l’abbandono scolastico, con effettive prospettive di lavoro;
Prevenzione per rischio idrogeologico, con risoluzione problematiche legate a torrenti tombati, casse di espansione ridotte, scarichi di acque deviate e tutte quelle situazioni ce in caso di piogge torrenziali possono produrre frane e allagamenti;
Valorizzazione delle peculiarità del territorio, anche come vocazioni economiche, proteggendole da grandi opere speculative (vedi impianti eolici industriali);
Promozione di CER e CERS con incentivi anche per autoproduzione e autoconsumo;
Attuazione della strategia rifiuti zero attraverso una politica di riduzione degli imballaggi (anche con riconversione delle industrie), del recupero e riutilizzo oltre che al riciclo, della mappatura e bonifica delle discariche”.
Che aria tira, in campagna elettorale? E cosa prevedi?
“Una campagna elettorale breve come questa, è molto faticosa, e ci impedisce di poter fare confronti adeguati in tutte le comunità.
Le persone che incontriamo, nei vari momenti di propaganda fatti come Toscana Rossa, ci fanno capire che il 5% di sbarramento per entrare in consiglio regionale, lo raggiungeremo. Tutto sta a capire quanti consiglieri e quante consigliere riusciremmo ad eleggere, oltre alla candidata presidente, e tenendo conto delle preferenze, chi di noi riuscirà poi ad entrare.
Penso che sia indispensabile che, una forza politica come la nostra, che combatte per salvaguardare i diritti delle persone contrastando liberalizzazione sfrenata, economia di guerra e militarizzazione della nostra regione, sia presente in consiglio regionale, per fare la pressione dovuta”.
Tatiana Bertini – Toscana Rossa
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 Ottobre 2025







