Esternalizzazione farmacie a Vaglia: la Fp Cgil Firenze replica al sindaco
VAGLIA – Dopo la presa di posizione tramite social del sindaco Borchi sulla questione dell’esternalizzazione delle farmacie a Vaglia, la Fp Cgil risponde al primo cittadino.
“A seguito della risposta del sindaco di Vaglia, affidata come sempre ai social network, al nostro comunicato stampa, corre il dovere di fare alcune precisazioni:
Lontani dal voler alimentare sterili polemiche riteniamo necessario chiarire, sinteticamente, alcune questioni in quanto pare che il Sindaco soffra di momentanea amnesia, o almeno così pare dai sui post pubblicati sui social network.
La posizione della RSU del comune e della CGIL in relazione alla esternalizzazione del servizio farmacie è stata da subito chiara.
Siamo stati da subito contrari alla cessione della gestione delle farmacie per tre motivi:
- ci stiamo approssimando a nuove elezioni amministrative e l’operazione poteva essere lasciata alla scelta dell’Amministrazione che verrà;
- la supposta perdita economica non era supportata da una certificazione ufficiale;
- prima della cessione del servizio poteva essere messo in opera un tentativo di miglioramento della gestione pubblica mediante l’apertura di un unico punto vendita aperto tutto il giorno per abbattere i costi di gestione.
Quest’ultima ipotesi non è mai stata presa minimamente in considerazione.
In caso di cessione del servizio abbiamo comunque fatto una proposta chiara, di interessare l’Assessorato Regionale competente per verificare insieme (Comune di Vaglia – Regione Toscana) la possibilità di ricollocare il personale in ruoli affini al profilo professionale posseduto.
Anche su questo punto le risposte sono state evanescenti. Il fatto è che la scelta era già stata fatta ancora prima di avviare il confronto: quella di ricollocare il personale all’interno dell’ente credendo che un corso di formazione di 6 mesi sia sufficiente per traslare conoscenze e competenze per assumere il ruolo di Responsabili di Settore e diventare “guide” per gli altri dipendenti su materie complesse che orbitano nella galassia del Diritto Amministrativo.
Se ciò non dovesse andare a buon fine, o se la loro ricollocazione, per come predisposta trovasse impedimenti normativi, nessuno, tranne noi, si è posto il problema di dove collocare i tre farmacisti
La presente per offrire qualche spunto di riflessione all’Amministrazione Comunale e al sindaco che fino ad oggi non ha raccolto nessuno dei contributi indicati dalle Rappresentanze sindacali, preferendo il confronto sui social network alle relazioni sindacali.
Peraltro, ad oggi, non è stato convocato alcun incontro sindacale nonostante il sindaco abbia già convocato i lavoratori interessati”.
FP-CGIL
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 febbraio 2019