BORGO SAN LORENZO – Dura la nota di Davide Galeotti, coordinatore borghigiano di Forza Italia, che commenta la decisione presa dalla Regione Toscana di cedere l’ex ospedale di Luco di Mugello alla Fondazione del Maggio musicale (articolo qui). E se la prende con il sindaco Paolo Omoboni, che giudica colpevole di “inconsistenza” e ne chiede le dimissioni.
Il consigliere regionale della Lega Jacopo Alberti aveva criticato aspramente la scelta regionale, “Un regalo da quasi un milione e mezzo di euro per la Fondazione – aveva detto – ma una condanna a morte per l’ex Ospedale” (articolo qui). Anche Luca Margheri, il consigliere capogruppo della lista civica “Cambiamo, Insieme!” di Borgo San Lorenzo che da sempre si occupa delle sorti dell’edificio ed è stato promotore di un esposto (articolo qui) che ha raccolto quasi mille firme contro la proprietà, ovvero la Regione stessa, ha commentato: “Una decisione quasi incredibile. Offensiva nei confronti del Mugello (articolo qui)”. Anche il sindaco Omoboni aveva preso assolutamente non bene la notizia: “Appare evidente la volontà della Regione di sbolognarsi un problema, e cosa ancora più grave portata in commissione a cose fatte senza nessun passaggio col Comune di Borgo. Noi, che abbiamo comunque delle proprietà comunali all’interno del piano urbanistico di valorizzazione, valuteremo tutte le possibili azioni amministrative per tutelare l’ex ospedale”. Ma per Galeotti, il giudizio è netto: “Grazie all’inconsistenza di Paolo Omoboni – dice il coordinatore forzista – la nostra città ha subìto l’ennesimo scippo, vedendo l’ ex ospedale di Luco finire nel patrimonio del Maggio musicale fiorentino. A sua insaputa”.
“A differenza dell’evanescente sindaco borghigiano – prosegue Galeotti – noi di Forza Italia Borgo San Lorenzo non ci stupiamo del metodo di esproprio adottato dalla Regione: perché mai avrebbero dovuto prendersi il disturbo di chiedere il parere di chi li ha abituati alla più servile obbedienza? L’elenco delle decisioni centrali supinamente accettate da Omoboni è, infatti, tristemente lungo e da noi ampiamente denunciato nel tempo: dai 47 milioni destinati al miglioramento della Ferrovia Faentina lasciati invece migrare verso la risistemazione dei sottopassi in Val di Sieve, alla recente imposizione dell’accorpamento del Liceo Giotto Ulivi con le scuole primarie e secondarie di Marradi e Palazzuolo, passando per una raccolta differenziata porta a porta accettata in luogo di un più razionale ed economico sistema di cassonetti con apertura a chiavetta”.
“Decisioni scellerate – denuncia Galeotti – derivanti dalle fallimentari politiche del Pd regionale, i cui effetti negativi verranno pagati dalla cittadinanza borghigiana. All’elenco potrebbe presto aggiungersi la chiusura dell’ Ospedale del Mugello, lasciato nel frattempo lentamente deperire mediante carenze di personale, denunciate da Forza Italia anche in consiglio regionale, e liste di attesa sempre più lunghe. Un pericolo che solo un sindaco in grado di farsi rispettare è in grado di evitare. Un sindaco libero da tutta questa accondiscendenza mostrata da Omoboni nei confronti dei propri superiori, che speriamo non celi un do-ut-des per qualche avanzamento di carriera. A spese dei mugellani. Serve un sindaco autorevole che, ormai è evidente a tutti, non può essere Paolo Omoboni. Il quale dovrebbe prendere atto del proprio totale fallimento politico e amministrativo, chiedere scusa alla cittadinanza e rassegnare immediate dimissioni”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 30 novembre 2018
1 commento
grande galeotti!!!!!!1