This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
- Home
- Archivio
- Iniziative
- Idee
- Nel territorio
- CHI SIAMO
- Dai lettori
- Annunci
- Le Aziende del Mugello
- Le rubriche degli esperti
Faentina, un trenino in notturna non basta
Ma quel trenino in notturna non può bastare. E non può bastare su due fronti.
Anzitutto se esso può dare una risposta positiva a un’esigenza molto sentita, quella di avere un collegamento con Firenze anche nella fascia notturna, non può certo “salvare” una situazione di oggettiva difficoltà del servizio di trasporto pubblico su rotaia. Troppi episodi di affollamento, ritardi, treni soppressi. Su questo occorre un maggior impegno delle istituzioni, a cominciare dalla Regione Toscana, nei confronti di Trenitalia. Sentir ripetere l’assessore regionale, anche di recente, che la ferrovia Faentina è una delle linee migliori lascia interdetti. Se altri stanno peggio di noi non può consolare, e le denunce frequentissime del Comitato Pendolari stanno a dimostrare che qualcosa non va, e bisogna investire di più.
A proposito di investimenti c’è anche una grave responsabilità pregressa: i famosi 31 milioni di euro, tornati in gioco di recente, non ce li siamo giocati bene. Di fatto le opere che verranno realizzate non miglioreranno il servizio in termini di puntualità, comfort di viaggio, tempi di percorrenze. Semmai accresceranno il comfort nelle stazioni, ma da quell’ingente mole di fondi, improvvisamente recuperati -erano stati assegnati come “indennizzo” per i danni dell’alta velocità- c’era da attendersi interventi più incisivi. Si deve essere contenti per Dicomano, che con questi fondi toglierà qualche passaggio a livello dalle strade (e lo stesso dovrebbe accadere a Vicchio e a Borgo), o per Marradi che si rifà la nuova stazione, ma ad esser puntigliosi l’alta velocità quei comuni non li ha né danneggiati né toccati. E’ mancata la “visione”, e sarebbe servita forse qualche competenza esterna seria, in grado di indicare -al di fuori dagli interessi di Ferrovie- quali interventi potevano essere necessari. Compreso anche l’acquisto di nuovi convogli, perché che quei soldi dovessero esser spesi per forza sull’infrastruttura è piuttosto risibile, ed è comunque una scelta politica che poteva essere cambiata.
C’è una seconda questione, più delimitata al servizio del sabato sera, che è bene sollevare. Disse bene il presidente di Confindustria Mugello Fabio Boni un paio di anni fa, in un’intervista al Filo: “Occorre farsi sentire -diceva rivolto ai politici locali- perché la ferrovia Faentina si trasformi in linea metropolitana della città, avvicinando il Mugello a Firenze, e Firenze al Mugello. E vorrei più determinazione, concreta, nel difendere non solo i nostri pendolari ma anche ad attrarre i fiorentini qui. Penso a quell’assurda sperimentazione del treno notturno. Assurda perché l’hanno fatta durare solo un mese. Così è stata una presa in giro, e mi auguro che venga riproposta per tutta l’estate e che tutta la comunità mugellana si impegni affinché il treno venga utilizzato di più. Ripeto, non solo per andare noi a Firenze, ma per favorire i flussi dalla città al Mugello”. Questa sperimentazione va sfruttata al meglio. Occorre darsi da fare perché abbia successo. Non basta qualche locandina o qualche comunicato stampa dell’ente pubblico. Si organizzino eventi mirati, iniziative, si coinvolga l’associazionismo culturale, per riempire quel treno, per abituare il pubblico ad utilizzarlo, e per dimostrare a Trenitalia e Regione che il trenino del sabato sera non è né un contentino né una foglia di fico, ma un pur piccolo servizio aggiuntivo, utile per chi abita ed opera in Mugello.
Paolo Guidotti
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 aprile 2019
A proposito dell'autore
Giardino Campana e Aleramo a Borgo San Lorenzo. Le immagini dell’inaugurazione
Inaugurato il nuovo “Chini Museo”, tutto incentrato sulla grande arte di Galileo
Post collegati
“Disservizi ferroviari, si chieda il pagamento delle penali”: la proposta di “Cambiamo insieme”
Disservizi sulla linea Faentina, Sinistra Civica Marradi: “Fallimento della politica locale e un insulto ai pendolari”
Dispetti & Irriverenze – Binari lenti
Linea Pontassieve- Borgo, Baccelli : “Da Rfi grave mancanza d’informazione. Intollerabile”
Cerca nel nostro sito
Calendario Eventi
Gli articoli mese per mese