Forteto, Donzelli (FdI): “Assurdo, Fiesoli libero e testimoni licenziati”. Cgil: “Si chiede il commissariamento”
VICCHIO – Una richiesta trasversale ormai chiede il commissariamento della cooperativa Il Forteto. La ragione la sintetizza il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli: “Siamo all’assurdo, Fiesoli libero e i testimoni licenziati. Chiedo al presidente della Camera Roberto Fico di calendarizzare al più presto l’istituzione di una Commissione bicamerale d’inchiesta”.
Con lui, in coro, fanno appello al ministro Di Maio per arrivare proprio alla gestione commissariale i consiglieri regionali Jacopo Alberti della Lega-Salvini premier, Andrea Quartini del M5s, Paolo Marcheschi di FdI e Paolo Bambagioni del Pd. E a loro si aggiunge la voce del sindacato. Il segretario generale di Flai Cgil Toscana Gianluca Giussani e Mirko Borselli segretario generale Flai Cgil Firenze dicono: “A ulteriore conferma dell’intreccio tra la setta e la cooperativa, vi è inoltre l’inaccettabile tentativo da parte dell’attuale dirigenza di espellere due soci lavoratori che hanno contribuito in maniera determinante a dare il via alle indagini che hanno portato alla luce il sistema di illegalità e violenze emerso e sancito anche dalla Corte di Cassazione”. Recentemente il Cda del Forteto avrebbe infatti comunicato di escludere da soci lavoratori sei persone interessate dall’inchiesta, delle quali due sono testimoni del processo, Gino Calamai e Grazia Vannucchi. “A loro – spiega l’avvocato Andrea Coffari – sono stati contestati fatti del tutto marginali che non hanno interessato i giudici. Vengono accusati di aver leso l’immagine della cooperativa: proprio loro che hanno deciso di parlare e porre fine a quella situazione”. Calamai è disperato, perché si troverà non più socio e senza lavoro: “Sono andati a riprendere una testimonianza del 2014 che si riferiva ad un episodio del 1980-1981, si parla di quaranta anni fa. E quei fatti non ebbero rilevanza penale e non sono stati riportati nelle varie sentenze“. La decisione del Cda sarebbe venuta fuori dopo la valutazione di tutte le posizioni dei soci e non solo per quelli che avevano ricevuto condanne nella vicenda del Forteto, sebbene la richiesta del revisore di Confcooperative si limitava a questo.
“Quella stessa cooperativa che più volte ha sottolineato la discontinuità con il passato – ha commentato il consigliere Bambagioni – oggi vuole mandare a casa le vittime. La dimostrazione di una preoccupante continuità”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 novembre 2018