
PALAZZUOLO SUL SENIO – Questa mattina, sabato 22 Marzo, il sindaco di Palazzuolo sul Senio Marco Bottino, in accordo con la Prefettura, ha emesso un’ordinanza che vieta l’accesso al torrente Rovigo in caso di allerta meteo. “Si è rilevato – spiega – che in tali casi esiste un pericolo reale per coloro che vogliono raccogliere i rifiuti sversati dalla cosiddetta discarica”. E proprio per questi motivi, sempre in accordo con Prefettura e Protezione Civile, e’ stato deciso di creare un tavolo di coordinamento per gestire l’accesso dei volontari al fiume in occasione delle giornate di pulizia. “Coinvolgendo anche Legambiente – afferma Bottino – saranno promosse giornate di pulizia, con criterio, in zone non pericolose e dando ai volontari i necessari parametri di sicurezza. Senza correre inutili rischi”.
“Intanto – afferma il sindaco – sono già state posizionate delle reti, una delle quali al Molino della Lastra, e l’emorragia di rifiuti dovrebbe essere fermata. I lavori di tamponamento della frana stanno procedendo e si spera che, nonostante il maltempo atteso per oggi, la messa in sicurezza sia sufficiente per evitare che altri rifiuti vadano a finire nel fiume”.
Si continua a lavorare infatti anche sotto la grande scarpata all’altezza delle Spiagge, il punto da dove si è staccata la frana a fianco della strada che collega Palazzuolo al passo della Colla: si cerca di frenare e impedire la caduta di altre quantità dei rifiuti scaricati oltre cinquanta anni fa, nella valle del Rovigo. Ma i primi resti di nettezza, soprattutto plastiche a brandelli, trascinate dal torrente ora in piena, sono ormai arrivati al fiume Santerno, affluente del Reno che sfocia nell’Adriatico, e questa vecchia e dimenticata discarica sta suscitando forti preoccupazioni, a Palazzuolo, ma anche a Firenzuola.
Questa frana-discarica purtroppo ha deturpato uno degli ambienti naturali finora più preservati e meta di tanti escursionisti, perché nella vallata del Rovigo passano sentieri importanti e affascinanti, a cominciare dalla risalita alle sorgenti del fiume. Sui fatti ora indagano ora anche i Carabinieri Forestali della stazione di Palazzuolo sul Senio. A loro il sindaco di Palazzuolo sul Senio Marco Bottino ha consegnato quella poca documentazione che si è ritrovata nell’archivio comunale. “Non ci sono atti, come delibere o quant’altro – spiega – ma una lettera del sindaco e qualche ricevuta”. Nell’accordo tra Comune di Palazzuolo e ASNU del Comune di Firenze ci furono, a favore del comune dell’Alto Mugello, un versamento di 4 milioni e mezzo di lire – sarebbero 48 mila euro di oggi – un camion compattatore per la raccolta della nettezza ed altri due mezzi più piccoli, oltre a ulteriori 2 milioni ogni mese, per la durata dei conferimenti. La discarica fu impiegata poche settimane, ma centinaia di tonnellate di rifiuti finirono comunque oltre la scarpata.
Bottino non pensa di presentare esposti alla magistratura: “No, non lo farò. E poi, contro chi? A 54 anni di distanza, dopo che tutto è in prescrizione? Non ho soldi da buttar via. Inoltre, dobbiamo contestualizzare, a quei tempi si faceva così. Era prassi abituale. Certo, fu fatta così male, ci furono proteste da più parti. Ma allora non infransero alcuna regola.”
Il sindaco ricorda che Arpat ha attestato la buona qualità dell’acqua del Rovigo, nonostante la vicinanza della discarica, e afferma anche “voglio smentire voci incontrollate, secondo le quali la discarica sarebbe formato da rifiuti sanitari del sistema ospedaliero fiorentino. Dai controlli di Arpat emerge che si tratta di rifiuti solidi urbani”.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 Marzo 2025