Omoboni lascia il Gal Start e fa un bilancio dei suoi sei anni da presidente
MUGELLO – Il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni ha lasciato nei giorni scorsi la presidenza del GAL Start, la società pubblico-privata che gestisce i fondi europei per lo sviluppo rurale. Composta da trentadue soci tra enti pubblici e privati, il Gal è una realtà importante per il nostro territorio. Ancora non è deciso chi succederà ad Omoboni, ma intanto il suo posto nel consiglio è stato preso dal sindaco di Barberino di Mugello Giampiero Mongatti.
Questa la sintesi dell’intervento che il presidente uscente ha tenuto nella sua ultima riunione al Gal Start:
Il mandato è iniziato nel settembre del 2016, di fatto con l’inizio della programmazione tutt’ora in corso.
Inizialmente la dotazione di risorse che doveva gestire il GAL era di € 7.175.082,59. Negli anni, con la ripartizione della riserva di efficacia e soprattutto con l’allungamento della programmazione, anticipando 2 annualità della prossima programmazione su quella in corso, le risorse gestite dal GAL sono diventate € 9.589.494,57. In sostanza 2 milioni e mezzo di euro in più. Le risorse sono state messe a bando a partire dal 2018, alcuni progetti sono stati liquidati, altri più lunghi stanno presentando quest’anno le domande di saldo, chi ha avuto il finanziamento con degli scorrimenti di graduatoria sta attuando gli interventi.
Nel dettaglio:
- Misura 4.2 “Investimenti nella Trasformazione, Commercializzazione e/o Sviluppo dei Prodotti Agricoli”: il primo bando ha avuto 29 progetti finanziati per un totale di contributi liquidati di € 597.197,72 per interventi riguardanti la trasformazione dei prodotti agricoli di base. Il secondo bando è attualmente aperto ed ha scadenza 11 ottobre p.v. la dotazione è di € 466.467,11;
- Misura 16.2 “Sostegno a Progetti Pilota e allo Sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”: è stato emesso un unico bando nel 2018. Per noi questa misura rappresenta già da 2 programmazioni il cuore dell’azione del GAL, investendo in innovazione in agricoltura con partenariati in cui sono presenti le aziende agricole e forestali, le università e gli enti di ricerca. Ogni progetto ha un massimale di finanziamento di € 300.000. La domanda da parte del territorio per agire in questa direzione è sempre stata forte, attualmente infatti sono 11 i progetti finanziati per un totale di circa 2 milioni e 360 mila euro. Tra i progetti finanziati meritano una menzione per la forte innovazione: un progetto sulla zootecnia da latte che prevede un robot di mungitura dove i bovini si mungono in autonomia quando ne sentono il bisogno, aumentando il benessere animale e l’efficienza complessiva della gestione della stalla; altri due progetti che riguardano sempre il benessere animale hanno sviluppato un sistema per ridurre il calore nella stalla e un sistema di pascolo con recinti virtuali e georeferenziati per una migliore gestione dei prati pascoli; un progetto forestale riguardante l’affinamento del vino in botti di castagno a km 0; un progetto forestale che ha sviluppato un sistema informatico a supporto della selvicoltura di precisione con l’utilizzo di droni; un progetto per lo sviluppo di un ammendante dagli scarti del settore forestale.
- Misura 6.4.1 “Diversificazione delle Aziende Agricole”: il bando è stato emesso nel 2020 ed ha finanziato 13 progetti per un totale di € 400.778,24. Questa misura ha risentito più di tutte la crisi generata dal Covid e dall’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione: inizialmente le domande presentate erano 27 e ben 14 aziende si sono ritirate dal finanziamento.
- Misura 7.5: “Sostegno a investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture turistiche su piccola scala”: il bando è stato emesso nel 2018 e sono stati assegnati € 1.169.837,16 finanziando 6 interventi a fini turistici di altrettanti comuni.
- Misura 7.6.2: “Riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale”: il bando è stato emesso nel 2018, sono stati assegnati € 965.246,47 per 3 progetti di enti pubblici e 1 di un ente religioso. La misura finanzia importati interventi strutturali su gli immobili culturali per un massimo di € 300.000.
- Misura 7.4.1 “Reti di protezione sociale nelle zone rurali”: il bando è stato chiuso nel 2019 e finanzia interventi rivolti al sociale da parte di enti pubblici e di cooperative sociali. Si sono assegnate risorse per € 817.072,01 su 5 interventi: 3 di enti pubblici e 2 di cooperative sociali.
- Misura 7.4.2 “Servizi commerciali in aree rurali”: il bando ha avuto chiusura nel 2019 e finanzia interventi su Centri Commerciali Naturali e aree mercatali. Finanzia 6 progetti di Comuni per € 969.726,95.
- Misura 7.2 “Sostegno a investimenti finalizzati alla creazione, al miglioramento o all’espansione di ogni tipo di infrastrutture su piccola scala, compresi gli investimenti nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico”: anche questo ultimo bando rivolto agli enti pubblici è stato chiuso nel 2019 e finanzia interventi per reti di teleriscaldamento e impianti a biomassa a servizio di edifici pubblici. Finanzia 4 progetti di altrettanti Comuni per € 754.572,60.
- Misura 19.2 “Progetti di rigenerazione delle Comunità Rurali”. E’ l’ultimo bando emesso da GAL e rappresenta una svolta nell’approccio del GAL ai finanziamenti. E’ una nuova Misura sviluppata in collaborazione con la Regione Toscana e la Rete Rurale Nazionale che fa capo al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Il bando è scaduto il 5 luglio scorso ed ha visto 9 proposte progettuali presentate dal territorio. L’approccio innovativo di questa misura prevede un coinvolgimento attivo del GAL nella definizione dei progetti che saranno selezionati per il finanziamento e nella loro realizzazione. E’ una misura a regia diretta del GAL e attualmente ha una dotazione di € 1.050.000.
Dal punto di vista della gestione della Società, fin da subito è stato scelto dal Consiglio di Amministrazione di andare il più possibile nella direzione della diversificazione delle entrate: non solo i contributi che il GAL prende per lo svolgimento della sua attività istituzionale, ma anche un aumento delle attività extra-leader. In particolare le attività extra che hanno impegnato la società in questi anni sono state la gestione della Fiera Agricola Mugellana, il supporto alla costituzione del Distretto Rurale del Mugello, il servizio di newsletter che la società fa per i propri soci pubblici sulle opportunità di finanziamento. Dal 2019, inoltre, i soci contribuiscono con il versamento di una quota alle spese del GAL: una parte dei costi che sostiene la struttura, infatti, non sono coperti dai fondi pubblici e questo storicamente ha sempre messo in sofferenza il GAL.
Analizzando i ricavi nel dettaglio:
- nel 2017 i ricavi sono stati pari ad € 17.800,00;
- nel 2018 i ricavi sono stati pari ad € 84.647,00;
- nel 2019 la i ricavi si sono attestati ad € 69.591,00;
- nel 2020 c’è stata una forte contrazione a causa, ovviamente, della pandemia ed i ricavi sono drasticamente scesi ad € 5.000,00 (pur con impatto nullo sugli utili per risparmi che abbiamo fatto nella struttura dei costi);
- nel 2021 c’ stata una ripresa e si sono attestati ad € 57.178,00.
Inoltre si è proceduto alla revisione dei costi della struttura, ed in particolare:
- spostamento della sede del Gal da Borgo San Lorenzo all’area di Pianvallico passando da una spesa di circa 18.500 euro all’anno ad una spesa di 5.400 euro all’anno (con un risparmio di circa 13.000 euro all’anno che, dal 2018, significano 58.500 euro circa).
- Revisione dei premi delle polizze assicurative che sono passate da circa 8.500 euro all’anno a 6.500 euro all’anno
- Revisione dei tassi di interesse bancari entro i fidi con una riduzione dall’8,875% al 7% (peraltro i costi degli interessi passivi non sono rendicontabili sul PSR)
Analizzando i risultati di bilancio si evidenzia come in questi anni si sia consolidata la solidità dei conti della società, proprio grazie al combinato disposto di quanto sopra:
- nel 2017 il bilancio registrava una perdita di € 4.380;
- nel 2018 abbiamo registrato un utile di € 2.201;
- nel 2019 l’utile di bilancio è stato di € 9.034;
- nel 2020 c’è stato un utile di € 5.484;
- nel 2021 l’utile è di € 9.657.
Il buon andamento ha permesso di “ripulire” il bilancio da alcune vecchie poste e dai crediti che nel tempo erano diventati inesigibili, la riduzione delle perdite consolidate e la creazione di una, seppur piccola, riserva di bilancio che, comunque, rappresenta un’importante “inversione” di tendenza.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 luglio 2022