VAGLIA – Nei giorni scorsi i cittadini di Vaglia hanno ricevuto diverse contestazioni per aver lasciato il proprio Comune per recarsi a Borgo a fare la spesa. A questo proposito era intervenuto il sindaco Borchi (articolo qui), che ora “si difende” dopo le dure critiche alla sua lettera.
La necessità dei cittadini di Vaglia di doversi spostare fuori comune per fare la spesa. La lettera che ho postato su FB è stata criticata da alcuni residenti di Borgo, con toni direi aggressivi, che volevano tenere lontani i vagliesi dal loro paese. Sarà un caso, dopo che è stato comunicata l’esistenza di una persona positiva al virus del comune di Vaglia. Alcuni cittadini di Vaglia hanno risposto, a loro volta, a questi commenti con post dal tono campanilistico, stigmatizzando in malo modo i borghigiani. Niente di tutto ciò ha a che fare con la solidarietà.
Intanto dico ai miei concittadini del Mugello (basta ampliare il cerchio di appartenenza per sentirsi della stessa comunità) che non devono allarmarsi per un caso, o più, di positività nel nostro comune. Come ho già scritto, tutti noi siamo circondati da casi positivi. Probabilmente noi stessi siamo positivi o abbiamo già contratto il virus senza saperlo. Finalmente la Regione Toscana, è notizia di oggi, ha deciso di cambiare strategia, come mi auguravo ieri in un mio post, e farà 500.000 test a tappeto per far emergere i positivi asintomatici, ma contagianti. Vedrete quanti ne verranno fuori.
Solidarietà la si realizza mettendosi nei panni dell’altro. Ai cittadini di Borgo dico: come risolvereste i vostri problemi di approvvigionamento, quando in tutto il comune di Vaglia c’è solo un macellaio, 4/5 esercizi commerciali misti, una piccola COOP, senza neanche un supermercato?
Ai miei concittadini dico di non usare toni aspri, campanilistici e selettivi verso chiunque.
Da questa emergenza ne usciremo tutti meglio, se ci diamo una mano l’un con l’altro.
Augh.
Leonardo sindaco
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 Marzo 2020