I candidati e il Mugello, proposte a confronto. 2 – Lago di Bilancino e “tubone”
MUGELLO – Continua il percorso per conoscere meglio idee e proposte dei diversi candidati mugellani al Consiglio Regionale della Toscana. Un contributo per una scelta più consapevole.
Lago di Bilancino, anche in riferimento alla proposta del “tubone”. Questo il secondo tema che abbiamo proposto. Ecco le risposte:
ENRICO CARPINI – candidato di Toscana a Sinistra
La Regione è stata per quasi due decenni la grande assente sul tema Bilancino. Abbandonati a loro stessi gli enti locali hanno commesso errori e si è puntato ad uno sviluppo fatto di grandi interventi con un ruolo trainante dei privati, che all’atto pratico non si sono dimostrati essere la soluzione. La possibilità d’uso delle sponde e i nuovi investimenti messi in campo a partire dal 2019 sembrano poter rappresentare una svolta, ma ci sarà bisogno di un forte indirizzo pubblico che orienti gli investimenti degli enti e quelli privati verso piccoli interventi e piccole attività d’impresa in modo da salvaguardare la vocazione naturalistica del lago e allo stesso tempo dare lavoro sul territorio. Il tubone in tutto questo rappresenta un possibile elemento di pericolo per il lago e per il corso della Sieve ed un sicuro spreco di risorse pubbliche; la politica mugellana e quella regionale dovranno pretendere di essere coinvolte nelle scelte, personalmente credo che si dovrebbe puntare sul rendere autonomi dal punto di vista idrico i territori cominciando dal ridurre le perdite che in determinate situazioni arrivano al 40% piuttosto che pensare grandi e costose infrastrutture di dubbia utilità.
GIUSTO CHIARACANE – candidato di Italia Viva
sono assolutamente contrario al famoso Tubone le cui finalità’ sono in contrasto con lo spirito con cui è’ nato questo Invaso. Infatti l’aspetto principale era evitare inondazioni a valle sul territorio dell’Arno e Fiorentino. Inoltre risolvere i problemi di approvvigionamento idrico del nostro territorio . Pensare che i mugellani che hanno pagato il duro prezzo nella costruzione dell’invaso vedano sempre di più’ aumentare ,invece che diminuire, i costi delle bollette dell’acqua pur avendola in casa a puro vantaggio di società’ partecipate che anche con la proposizione del tubone perseguono solo finalità’ di guadagno per mantenere un carrozzone dove trovano collocazione politici di transito con lauti stipendi garantendo altri politici nelle richieste di sistemare quello o quell’altro. Personalmente non amo queste società’ partecipate i cui costi di mantenimento sono tutti a carico del cittadino che a fronte di quello che paga non corrisponde quasi mai un servizio efficiente .
GIAMPAOLO GIANNELLI – candidato di Forza Italia
Anche il lago di Bilancino rappresenta, al momento, la classica situazione di una eterna opera incompiuta. Oltre alla funzione “classica” di risorsa idrica, infatti, la vicinanza all’uscita dell’autostrada, la conformazione territoriale, la presenza nelle vicinanze di località interessanti, potrebbe permettere uno sviluppo integrato di turismo “balneare”, enogastronomico, che potrebbe poi concludersi con una visita al museo comprensoriale di Dicomano. Attraendo, quindi, non solo la popolazione dei territori limitrofi ma anche chi viene dalla città e da altre regioni italiane. La mancanza di una promozione adeguata, di un contesto sviluppato in modo adeguato nelle vicinanze del lago, ne hanno invece mortificato la fruibilità ed hanno spento sul nascere le ambizioni di una imprenditoria che anche in questo caso sarebbe stata disposta ad investire. Altro esempio, purtroppo, di un governo di sinistra assolutamente carente a livello regionale. Due parole sul “tubone”; molto, troppo spesso, se andiamo a visitare invasi simili a quello di Bilancino, notiamo che le conseguenze dell’estrazione di acqua conferita altrove col tubone sono di lasciare una sorta di “fogna” nel lago. Pensiamo piuttosto a come rilanciare da un punto di vista turistico il lago, liberandone potenzialità al momento inespresse
MAURIZIO GORI – candidato del Movimento Cinque Stelle
“Tubone” un termine che spaventa chi nel suo territorio, negli ultimi decenni, ha subito danni ambientali permanenti da opere pubbliche. Un eventuale progetto andrebbe analizzato nella sua fattibilità e non scartato a priori, da un punto di vista tecnico penso che, a determinate condizioni e con precise garanzie, potrebbe essere preso in considerazione.
Il lago di Bilancino è nato per garantire l’approvvigionamento idrico di Firenze e della Piana oltre che a regimare gli eventi di piena , tutti gli altri usi sono secondari. L’acqua rilasciata, tramite il fiume Sieve, raggiunge la presa dell’Anconella, che depurata viene spinta fino a Prato con notevoli costi di esercizio.
Premesso che la gestione dei singoli acquedotti deve prevedere l’interconnessione fra loro, penso sia doveroso trovare un’alternativa in caso di guasto del sistema principale, per non rischiare di lasciare 800 mila persone senza acqua potabile e il collettore rappresenterebbe l’alternativa al suddetto rischio.
I presupposti imprescindibili per la sua realizzazione dovrebbero essere:
a) Risorse Europee a Fondo Perduto (recovery found)
b) Quantitativo da prelevare idoneo a garantire il deflusso ecologico del Fiume Sieve
c) Utilizzo diretto della risorsa esclusi i mesi estivi
d) Raggiungimento della piana tramite infrastrutture esistenti, senza nuovi impatti ambientali
e) destinazione dei risparmi al ripristino degli acquedotti del nostro territorio che presentano attualmente una
dispersione intorno al 50%.
Questi indirizzi, da inserite nel disciplinare di concessione, della Regione Toscana garantirebbero la salvaguardia della risorsa idrica. A queste condizioni l’approvvigionamento idrico dal lago di Bilancino potrebbe essere nel futuro
dimezzato con un forte risparmio sulle spese di esercizio che ricadono sulla collettività.
Reputo che la gestione del Lago e delle sue potenzialità fino ad ora non sia stata delle migliori sia dal punto di vista di
attrazione Turistica che di fruibilità per i suoi abitanti.
CRISTINA BERARDICURTI – candidata di Forza Italia
realizzare il tubone significherebbe devastare il lago di Bilancino come lo conosciamo oggi.
Consentirebbe un prelievo elevato delle acque del lago che soprattutto nei mesi estivi avrebbe un impatto inaccettabile.
È mai possibile che la sinistra al governo o della regione e dei comuni della pianura riescano vedere il Mugello solo in termini di prelievo di risorse anziché come zona a cui dedicare attenzioni?
Il 20 e 21 settembre gli elettori mugellani avranno un occasione irripetibile per mandare a casa chi li considera come una proprietà da sfruttare : va assolutamente colta.
SAMANTHA LATONA – candidata di Fratelli d’Italia
Anche in questo caso è necessario, per quanto possibile, sviluppare nuove politiche
regionali che, nella salvaguardia ambientale e paesaggistica delle sponde del lago, ne permettano una maggiore fruizione, particolarmente a scopo turistico-ricreativo, creando opportunità di sviluppo, investimenti e benessere. Per quanto riguarda il tubone, già previsto a tempo della realizzazione stessa del lago, non voglio certo essere assurdamente campanilista né gretta: se l’acqua c’è, e se nella Piana ne hanno bisogno, perché no? L’importante è che l’Ente Gestore eroghi quanto possibile, salvaguardando, come credo certamente avverrà, l’integrità idraulica del bacino della Sieve e dell’Arno.
CLAUDIO SCARPELLI – candidato di Lega
Il lago di Bilancino ha oggi 2 funzioni fondamentali (qualcuno a sinistra dimentica le feroci polemiche durante la sua costruzione): benessere e fruibilità per i cittadini del Mugello e promozione e sfruttamento dal punto di vista turistico; Regolazione del flusso della Sieve per regolarne il flusso e accumulo di acqua per approvvigionamento idropotabile e in agricoltura.
La prima funzione ha visto negli ultimi anni, dopo un ventennio di abbandono, una ripresa di interesse da parte delle amministrazioni locali; la proposta è quella di continuare sulla strada intrapresa, rendendo il lago ancora di più centro di attrazione turistica, anche per i cittadini mugellani. Per la seconda funzione ritengo indispensabile mantenere inalterata l’attuale situazione; la costruzione del “tubone” potrebbe, a mio avviso, provocare una decisa modificazione del flusso lungo la Sieve, andando a compromettere il deflusso ambientale e L’uso agricolo delle nostre aziende, è un abbassamento del livello potrebbe avere ancora di più pesanti conseguenze sulla prima funzione, turistica e dì fruibilità del lago stesso.
GIULIA STEFANI – candidata di Orgoglio Toscana
Bilancino Lago di Toscana è certamente il biglietto da visita del Mugello, ma va attrezzato lungo i percorsi esistenti con servizi necessari (servizi igienici, fontanelle e sedute) altrimenti diventa un bivacco senza regole ed anche poco igienico. Certamente questa risorsa idrica si sposa perfettamente con l’uso sportivo, acquatico e non: scontato pensare alla vela, windsurf, canoe, ma anche corsa, bicicletta ed anche nuoto (con i dovuti accorgimenti di sicurezza), ovviamente la commistione delle varie attività come il triathlon, ma anche la pesca.
Tanti pescatori toscani si spostano per l’attività in laghi attrezzati presenti in altre Regioni: dobbiamo farli venire qui, per ricavare un introito spalmato lungo tutto l’anno ed allo stesso tempo permettere controllo del territorio e monitoraggio delle specie ittiche.
Niente da dire sulla bontà dei progetti recentemente approvati o presentati, ma sarei più pratica:
- prima di spendere per un pezzo di pista ciclabile a Ripa, potrebbe essere rivisto/integrato l’accesso principale dal paese. Il marciapiede che porta al cimitero è, come minimo, pericoloso
- il progetto dell’Università con il percorso in legno sull’acqua è molto d’effetto, ma i costi di manutenzione sarebbero senza dubbio esorbitanti e la storia recente ci insegna che i finanziamenti sono sempre in diminuzione
- l’area è meta di pic-nic domenicali: attrezzare apposite aree consentirebbe di escludere il resto dall’uso indiscriminato
- l’area di Moriano nel periodo estivo è di fatto un campeggio: o si riesce ad impedirlo oppure si regolarizza e si gestisce come attività economica.
In merito alla recente ipotesi di installazione di un tubone per portare acqua alla Piana, ritengo che questa “idea” sia una delle piaghe italiane: servono progetti per avere finanziamenti quindi si rispolverano quelli vecchi anziché pensarne di nuovi, tecnologicamente più efficienti. Precedenti lavori hanno purtroppo insegnato al Mugello che la garanzia di non impattare sui fiumi o le falde esiste solo sulla carta.
TOMMASO TRIBERTI – candidato di Italia Viva
Il lago di Bilancino rappresenta una grandissima opportunità turistica e di valorizzazione del territorio, ancora, purtroppo, non espressa al meglio. Una grande opera idraulica, che dà risposte importanti sul piano dell’approvvigionamento idrico, come nelle previsioni iniziali, e possiamo dire, che alla fine è stata una scelta razionale. Ma dobbiamo anche rivendicare un ruolo forte del territorio nel ‘trasformare’ e ridefinire la sua funzione. Non unicamente invaso, bensì, anche lago. Quindi, con una prospettiva e una visione riguardante il Mugello, al suo futuro: natura, attività sportive, turismo e relax… Potenzialità, ma più o meno ferme al palo.
Troppe lentezze e incertezze, e talvolta contrarietà ideologiche, hanno creato una paralisi che soltanto da poco si sta cercando di superare. Bilancino è il lago della Toscana, è un patrimonio non solo di Barberino ma di tutto il Mugello e dell’area metropolitana fiorentina. La Regione Toscana dovrà essere parte attiva, più attiva di quel che finora è stata, per assicurare una promozione e un utilizzo che diano al lago quello sviluppo che si merita e quella valenza di attrazione turistica che sicuramente ha, proprio per preserrvare e rilanciare la funzione “lago” e molte le opportunità collegate.
Quanto al progetto che Publiacqua ha ritirato fuori dal cassetto nel mezzo dell’estate… ecco, così com’è può restare nel cassetto. Ci sono istituzioni locali con cui confrontarsi e c’è un’autorità di ambito che regola la governance, sedi per approfondire e decidere gli investimenti da programmare. Sbagliato il metodo e il modo di riproporre il progetto, discussione conseguente viziata da posizioni di principio, alcune peraltro legittime, o contrarietà a prescindere. Entriamo nel merito, per davvero. Ma sia chiaro: Interventi che depauperino la risorsa idrica mugellana, nel periodo primaverile, estivo e autunnale sono inaccettabili, perché confliggerebbero con uno degli scopi del lago, quello turistico. Insomma, “tuboni” che portano via l’acqua, no grazie. E rilancio una proposta che già il Mugello avanzò: si riconosca un “contributo” per l’acqua che questo territorio già fornisce al servizio idrico, all’approvvigionamento idrico-potabile di un’area vasta tra Firenze, Prato e Pistoia; si riconosca, una percentuale nella tariffa idrica. Ci sono esempi, esperienze di questo genere in Italia, Il Mugello potrebbe contare su risorse certe e costanti per crescere.
LEONARDO VIGIANI – candidato di Fratelli d’Italia
Lo scopo della realizzazione del Lago è stato quello di prevenire da un lato le piene dell’Arno contribuendo a regimarne la portata nei periodi di pioggia sostenuta, dall’altro di garantire la disponibilità idrica non ai soli Mugellani, ma ad un’area piu’ vasta (Piana Fiorentina, Prato e Pistoia) dove già si prevedeva, in passato, che si sarebbero verificati problemi di carenza idrica.
Dovremmo quindi pensare al Lago di Bilancino non solo in chiave, molto limitativa, di fruizione turistica-ricreativa e di patrimonio ambientale e paesaggistico, ma in quanto risorsa primaria. L’acqua appunto, che dovrà essere distribuita, beninteso in modo sostenibile ed ecologicamente appropriato, alle zone meno fortunate, da questo punto di vista, del nostro territorio Regionale.
FIAMMETTA CAPIROSSI – candidata del Partito Democratico
Dopo anni di lavoro incessante tra il Comune di Barberino, il gestore della risorsa idrica e la Regione Toscana è stato definito e sottoscritto il Protocollo di intesa per la gestione e valorizzazione del Lago di Bilancino, che affida alla Regione la proprietà delle sponde, al Comune di Barberino la competenza della valorizzazione turistico-ambientale, a Publiacqua, gestore del servizio idrico, la funzione di controllo della risorsa idrica. Un passaggio fondamentale perché da’ valore ad un patrimonio che, grazie al protocollo, si avvale di un piano di valorizzazione che trasforma il lago di Bilancino in attrattiva per i turisti sia da un punto di vista sportivo che naturalistico.
In merito alla possibile realizzazione di una canalizzazione delle acque di Bilancino il famoso “tubone” la mia posizione è in linea con i sindaci mugellani: abbiamo a cuore la salvaguardia della risorsa di Bilancino e ci opporremo a qualunque progetto qualora non garantisca chiaramente sia la valorizzazione turistica del Lago, sia la tutela dell’asta del Fiume Sieve. Questo territorio ha già affrontato criticità ambientali connesse alle grandi opere e oggi il tema della salvaguardia ambientale è prioritario.
FEDERICA TASSINI – candidata di Forza Italia
Dalla sua realizzazione il lago di bilancino è diventato uno degli elementi caratteristici della nostra zona,andando oltre lo scopo per il quale fu pensato in origine. Oggi è anche un’attrazione turistica intorno alla quale si sono sviluppate attività economiche che vanno preservate a tutti i costi.
La proposta del “tubone” è quindi irricevibile, un esempio di come la sinistra regionale vede il nostro territorio: come una periferia da sfruttare a piacimento.
Il nostro lago verrebbe trasformato da elemento di attrazione (e di presentazione per chi arriva dall’A1) a mero serbatoio idrico da svuotare a piacimento.
Se sarò eletta ,uno dei miei primi impegni sarà una mozione in consiglio regionale per un completo e definitivo stop a questo scellerato progetto.
Nota: Abbiamo inviato i temi a tutti i candidati del Mugello, pubblichiamo qui le risposte pervenute.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 Settembre 2020