I programmi per il Mugello del futuro, le critiche di “Mugello in Comune”
MUGELLO – In Unione dei Comuni è stato approvato il Documento Unico di Programmazione e il conseguente bilancio di previsione per il 2024. Ed il gruppo consiliare di sinistra spiega il proprio punto divista, sottolineando come “siamo state e stati molto scettici rispetto a quanto programmato”. Ecco il comunicato completo:
In Unione dei Comuni è stato approvato il Documento Unico di Programmazione (DUP) e il conseguente bilancio di previsione per il 2024. Come gruppo Mugello in Comune (gruppo LiberaMente a Sinistra del comune di Scarperia e San Piero, Borgo in Comune del comune di Borgo San Lorenzo, Officina 19 del comune di Vicchio, Ora Barberino del comune di Barberino di Mugello), pur in presenza di alcuni investimenti condivisibili, come quelli per la ciclovia lungo Sieve e gli interventi di rispristino ambientale nel comune di Marradi finanziati dal commissario straordinario, siamo state e stati molto scettici rispetto a quanto programmato.
In questo DUP infatti, la giunta dell’Unione non ha espresso alcuna novità significativa, a meno che non si voglia considerare tale l’istituzionalizzazione del contributo alle piscine di Borgo San Lorenzo che passa da 25 a 35 mila euro.
Il Dup continua ad essere incentrato sugli obiettivi del documento Mugello 2030 che in gran parte rappresenta enunciazioni di principio con scarse possibilità di realizzazione, come ad esempio quella dei treni ad idrogeno sulla linea faentina, con i problemi che peraltro possiamo immaginare sia per l’approvvigionamento che per lo stoccaggio che per l’infiammabilità dello stesso. Il territorio del Mugello richiede invece interventi concreti, anche in tema di viabilità e mobilità, sia su gomma che su ferro, in particolar modo lungo la Faentina dove invece gran parte degli accordi risultano ancora disattesi con conseguenze negative sui pendolari. Ad oggi, invece di aumentare l’offerta di trasporto in orario serale e notturno per il Mugello, ci troviamo di fronte ad una diminuzione di ogfferta, in particolar modo nella fascia mattutina, con i disagi che ben possiamo comprendere per i pendolari, disagi ai quali vanno aggiunti quelli della chiusura della linea faentina in caso di allerta arancione per rischio frane, e dei continui ritardi.
Come gruppo abbiamo chiesto poi, vista la mozione presentata e approvata, l’ampliamento delle opportunità di accedere ai contributi previsti per gli studenti, per raggiungere una platea di beneficiari più ampia dell’attuale, prevedendo possibili rimborsi anche per abbonamenti mensili, visto che le famiglie a basso reddito difficilmente possono permettersi abbonamenti trimestrali o annuali.
Manca poi secondo noi ancora una visione complessiva della mobilità con una forte integrazione tra gomma e ferro per rispondere ad esigenze ripetute nel corso degli anni: con corse serali e notturne, nella tarda mattina su ferro, con collegamenti bus più efficienti all’interno del territorio tra i comuni non serviti dalla ferrovia (in particolare verso Barberino).
Sul Distretto Rurale poi, a due anni dalla sua approvazione non è stata spesa una parola per capirne le potenzialità in previsione della nuova programmazione agricola regionale e comunitaria, sia per la scelta, condivisa, di avviare le procedure per il Distretto Biologico del Mugello.
In questi anni si è parlato spesso del riconoscimento dei servizi ecosistemici che il nostro territorio fornisce all’area metropolitana a partire dall’acqua ma che non hanno ancora trovato un riconoscimento effettivo con risorse che potrebbero essere impiegate per la popolazione locale.
Parlando di agricoltura ed effetti del cambiamento climatico poi, non possiamo non sottolineare la mancata realizzazione dei famosi laghetti previsti addirittura dall’addendum dell’Alta Velocità del 2002 con le risorse che sono ritornate alla Regione. Visto che sembrava risolto il problema della manutenzione degli impianti, non si capisce il silenzio sceso sulla progettazioni di bacini idrici, che rischiano essere indispensabili nel prossimo futuro.
Anche una progettualità di massima per il mantenimento del minimo vitale nel torrente Carza, mantenimento necessario, visto che passa in mezzo ad un abitato, per motivi igienico sanitari, è completamente scomparsa dal DUP, come non è presente, un necessario monitoraggio della portata dei nostri corsi d’acqua.
Pur comprendendo poi la limitazione delle funzioni delegate all’Unione, crediamo che sia auspicabile un maggior ruolo nel sostegno alla costruzione di comunità energetiche di rinnovabili sul territorio, per poter intraprendere la strada dell’autonomia energetica. Ed anche sotto questo aspetto, nel DUP presentato, non appare niente, così come non appare niente, rispetto ad un impegno politico per la garanzia dei servizi sanitari pubblici necessari al nostro territorio, impegno che andrebbe ribadito visto che il Presidente politico della Società della Salute è un membro della giunta.
Abbiamo poi chiesto, in sede di discussione, che l’avanzo di amministrazione dell’ente possa venire utilizzato anche per sostenere le amministrazioni comunali al fine di rispondere alle richieste di aiuto da parte dei cittadini per gli affitti onerosi, visto il perdurare dei tagli da parte del governo centrale. Vediamo se la nostra richiesta verrà accolta.
Un settore dove l’Unione ha un ruolo importante è quello del turismo slow e crediamo che la volontà di valorizzare il turismo lento, debba comportare una maggiore attenzione alla manutenzione e valorizzazione della rete sentieristica oggi presente sul territorio montano. Invece di estinguere anticipatamente mutui che comportano il pagamento di una penale, e ad oggi se ripresi anche interessi alti, secondo noi questi fondi potrebbero essere impiegati per questo scopo.
Un’altra strategia d’insieme che come Mugello secondo noi potremmo portare avanti, nell’ottica di una diminuzione della produzione dei rifiuti e di un’ economia davvero sostenibile e circolare, è quella di una politica d’insieme per il riutilizzo a 360 gradi di tutto quello che è recuperabile e riutilizzabile. Ed anche sotto questo aspetto, non vediamo alcuna intenzione.
Pensiamo che l’unione dei comuni, al netto di tutti i suoi limiti, potrebbe comunque avere grandi potenzialità nell’ attivare politiche per i cittadini e contro i tagli mascherati dalle razionalizzazioni dei servizi, ma per il momento, siamo ben lontani da questa visione.
T. Bertini; R. Romagnoli; E. Salsetta; S. Berni; C. Corti
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 febbraio 2024