I sindaci mugellani in protesta sotto le sedi di RFI e Trenitalia: “Situazione imbarazzante”
FIRENZE – Nella mattina di venerdì 10 dicembre, molti sindaci mugellani (e non solo) si sono trovati davanti alle sedi prima di RFI e poi di Trenitalia per chiedere che la Faentina venga valorizzata e che questi continui ritardi e cancellazioni non siano più una regola..
“Siamo qui per manifestare un netto dissenso -spiega Stefano Passiatore, sindaco di Dicomano e Presidente dell’Unione dei Comuni- nei confronti di Trenitalia per il servizio che eroga, in particolar modo sulla Faentina, come nel passato è stato nella Valdisieve. Non rispettano il contratto di servizio ci sono disagi, ritardi cancellazioni. Non è sostenibile erogare un servizio ai pendolari così. Per questo chiediamo sia a Trenitalia che RFI, tramite la Regione, che ci sia maggiore applicazione del contratto che regola i rapporti fra regione e gestori perché il servizio sia degno”.
“Neanche a Marradi la situazione va bene – dice Tommaso Triberti, primo cittadino di Marradi – come, del resto, in tutti gli altri Comuni. Era importante esserci oggi, ed essere tutti insieme perché è un problema condiviso e subito in modo particolare da chi vive nelle aree interne”.
“A Faenza non ci sono veri e propri disservizi – racconta il sindaco di Faenza Massimo Isola – ma pensiamo che sia importante essere qui oggi e sostenere i Comuni che subiscono questi problemi. Per noi il collegamento della Faentina è fondamentale ed abbiamo strettissimi legami con Marradi e per questo oggi siamo qui per loro”.
Presenti alla protesta l’Assessore ai Trasporti di Vicchio franco Vichi, il presidente del Consiglio comunale di Faenza Niccolò Bosi, il Consigliere regionale Massimiliano Pescini e il Sindaco di Bagno a Ripoli con delega ai trasporti in Città Metropolitana Francesco Casini, ed consiglieri metropolitani Enrico Carpini e Paolo Vendola.
Ha le idee ben chiare, il sindaco di Vaglia Leonardo Borchi che spiega:” È tempo di prospettare una funzione diversa per questo tratto di ferrovia. A vaglia il treno viene utilizzato poco perché non è una metropolitana di superficie come avremmo voluto in passato. Bisogna pensare in maniera diversa considerando il Mugello come la periferia allargata di Firenze. Quindi bisogna migliorare la linea con materiale rotabile adeguato, e quindi più leggero, e ripristinare le stazioni che sono state chiuse come Fontebuona, ad esempio, cercando di avere un orizzonte un po’ più largo”.
E la Faentina da problemi anche fuori dal Mugello come testimonia Anna Ravoni, sindaco di Fiesole: “Chiediamo una certezza della messa in atto del contratto di servizio. I continui ritardi, i salti di corse non sono accettabili soprattutto perché avvengono negli orari in cui lavoratori e studenti si spostano verso Firenze. Con questa manifestazione speriamo che RFI e Trenitalia ci ascoltino”.
“Oggi – conclude il sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti – siamo a testimoniare, in una forma inusuale per i sindaci, contro i ritardi ed i malfunzionamenti diventati ormai insopportabili da parte dei pendolari che, ogni giorno, prendono il treno da e per il Mugello. Siamo qui perché è imbarazzante che in quattro anni, da quando abbiamo firmato un protocollo da 47milioni per migliorare la linea per rendere più confortevoli ed idonee le nostre stazioni, non abbiamo ancora visto alcuna miglioria. E tutto ciò si somma ai disagi ed alla mancanza di comunicazione verso coloro che prendono il treno e che, di punto in bianco e senza preavviso, si ritrovano a dover adottare soluzioni alternative per recarsi a lavoro o a scuola. Oggi, quindi, siamo qui per pretendere una risposta diversa e non ci accontenteremo dei ‘dati di puntualità’ perché nonostante siano certamente alti, non tengono conto del numero di persone presenti sui treni che vengono cancellati o che sono in ritardo”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 Dicembre 2021