Il 25 aprile a Firenzuola, 73° anniversario della Liberazione

Il sindaco Claudio Scarpelli e Luciano Ardiccioni alla lapide in ricordo dei deportati
FIRENZUOLA – Dal monumento agli Alpini alla Croce degli Allegri, passando per il ricordo dei caduti e dei deportati e di due partigiani fucilati dagli occupanti nazisti. Una mattinata intensa a Firenzuola, in occasione del 73° anniversario della Liberazione. È cominciata con l’alzabandiera e la deposizione di una corona al monumento ai Caduti Alpini, con la presenza – come in tutti gli eventi della giornata – del sindaco, del gonfalone del Comune, dei Carabinieri, delle associazioni d’arma.

Al momumento agli Alpini
Quindi il corteo, accompagnato dai tamburi suonati dai ragazzi della scuola di musica di Firenzuola, ha attraversato il paese ed è giunto al monumento ai caduti di tutte le guerre a Porta Bolognese: nuova corona di alloro e breve intervento del sindaco Claudio Scarpelli che ha ricordato il dovere della memoria e della riconoscenza per quanti si sono sacrificati per dare all’Italia quella libertà di cui noi oggi possiamo godere.
Al cippo che ricorda i firenzuolini deportati nei lager nazisti ancora una corona e un momento di raccoglimento.

Cippo in memoria dei deportati
Dopo la Messa una folta processione ha raggiunto la Croce degli Allegri, per ricordare la nascita della venerabile Diomira Allegri.
All’altezza del cimitero la processione si è fermata per consentire al sindaco e alle autorità, insieme ai rappresentanti dell’Associazione “Cittadini per la difesa del Santerno”, di rendere omaggio alla memoria dei partigiani Ermanno Farolfi e Pietro Liverani, fucilati dai tedeschi proprio in quel luogo il 10 agosto 1944.

Lapide in ricordo di Farolfi e Liverani
Luciano Ardiccioni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 26 aprile 2018