BORGO SAN LORENZO – Una bella cerimonia, quella che si è tenuta nella mattina di venerdì 25 marzo all’istituto Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo per la consegna della medaglia d’oro al merito civile.
L’evento si è aperto con l’inno nazionale cantato prima da una studentessa e poi intonato in coro da tutti gli studenti diretti da Marilisa Cantini.
“Le bombe non scelgono, colpiscono qualunque cosa”. Inizia con le parole del romanzo Guerra e Pace di Lev Tolstoj l’intervento del sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, che continua: “Voglio ricordare cos’è successo, nel nostro Comune, più di settantotto anni fa. La ragione per cui siamo qui, tutti, oggi. Nel pieno della seconda guerra mondiale gli alleati decidono di colpire le nostre linee ferroviarie, il nodo nevralgico della Linea Gotica, per rallentare la fuga delle armate tedesche. Le bombe, però non colpiscono la ferrovia: colpiscono le case, le fabbriche e gli uffici. Dietro la medaglia d’oro al Valore Civile che oggi la nostra città ha l’onore di ricevere ci sono tante storie di dolore. Centonove persone persero la vita quel giorno. Furono distrutti tantissimi edifici tra cui le prestigiose manifatture Chini San Lorenzo ed in parte anche le fornaci Brunori. Intere famiglie vennero sterminate. Ogni borghigiano quel giorno perse un parente, un familiare, un amico. Quel dolore, quella solidarietà, quelle emozioni sono state la base per ricostruite una comunità forte e coesa e che oggi vuole rendere onore alla sua storia grazie anche a questa cerimonia che rimarrà negli annali di Borgo San Lorenzo”.
A consegnare la medaglia il sottosegretario all’Interno Ivan Scalfarotto. “Sono particolarmente emozionato e commosso – ha dichiarato – di aver avuto l’opportunità e l’onore speciale di consegnare questa medaglia per due ragioni fonda: una perché sul nostro passato dobbiamo continuare a ragionare e non perdere mai di vista perché perdere la memoria è il modo più rapido per ripetere gli errori e la seconda è che purtroppo oggi parlare di bombardamenti è un argomento di attualità e penso che le immagini che vediamo oggi non siano molto diverse da quelle di settantotto anni fa. Ma penso che ritrovarci stamattina sia stata anche occasione per pensare a qualcosa che Borgo ci ha insegnato: che da quella devastazione può ripartire la vita”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 Marzo 2022
2 commenti
A costo di dire cose impopolari, penso che la medaglia d’oro si debba dare a chi ha fatto cose memorabili, non a chi le ha soltanto subite.