Il Comune di Scarperia e San Piero si costituisce parte civile nel processo contro Niccolò Patriarchi
SCARPERIA E SAN PIERO – È una scelta forte quella del Comune di Scarperia e San Piero.
Infatti, la decisione di costituirsi parte civile nel processo penale a carico di Niccolò Patriarchi, 34enne che lo scorso 14 settembre ha ucciso suo figlio di un anno nel corso di una lite (articolo qui).
Infatti, il Comune, che si è affidato all’avvocato Giacomo Consoli, si ritiene “soggetto danneggiato dall’episodio di violenza e morte”. L’annuncio arriva dal sindaco Ignesti che ha convocato per l’occasione una giunta straordinaria.
La decisione di costituirsi parte civile vuole essere un atto simbolico per tutta la comunità come spiega lo stesso Ignesti: “Abbiamo cercato di interpretare il sentimento dell’intera comunità rimasta scossa per un delitto atroce che ha distrutto una famiglia. Soprattutto in comunità di piccole dimensioni dove i legami personali sono più forti, provocano nella popolazione un senso di smarrimento ancor più grande che l’amministrazione comunale ha immediatamente compreso e condiviso. Abbiamo il dovere come amministrazione di interpretare il sentimento di condanna verso episodi di violenza inaudita di questo genere che vedono coinvolti dei minori e che potevano tradursi anche in ulteriori fatti criminosi. Il Comune si ritiene soggetto danneggiato dall’episodio di violenza dal quale può derivare anche un danno all’immagine per l’intera comunità a causa dell’inadeguata correlazione, apparsa su alcuni articoli di stampa, tra il fendente usato per l’omicidio e la tradizione artigianale di lavorazione dei coltelli propria del territorio”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 settembre 2018