MUGELLO – “Il Filo di Perle” è uno spazio periodico, curato da Giampiero Giampieri, che vuol offrire pensieri di riflessione, di alimento per l’anima e di ginnastica per la mente e il cuore. Stavolta Giampieri propone uno scritto di Charles Pèguy, una delle figure più complesse e tormentate della cultura europea a cavallo tra Ottocento e Novecento: la sua opera si colloca all’incrocio delle grandi correnti di pensiero del tempo, in particolare tra la cultura socialista e un cattolicesimo intenso e inquieto.
Un tempo gli operai non erano servi. Lavoravano. Coltivavano un onore, assoluto come si addice a un onore. La gamba di una sedia doveva essere ben fatta. Era naturale, era inteso. Era un primato. Non occorreva che fosse ben fatta per il salario, o in modo proporzionale al salario. Non doveva essere ben fatta per il padrone, né per gli intenditori, né per i clienti del padrone. Doveva essere ben fatta di per sé, in sé, nella sua stessa natura. Una tradizione venuta, risalita dal profondo della razza, una storia, un assoluto, un onore esigevano che quella gamba di sedia fosse ben fatta. E ogni parte della sedia che non si vedeva era lavorata con la medesima perfezione delle parti che si vedevano. Secondo lo stesso principio delle cattedrali.
Da Charles Péguy, IL DENARO (L’argent – 1913)
IL FILO DI PERLE, a cura di Giampiero Giampieri
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 maggio 2024