BARBERINO DI MUGELLO – Capita spesso che le presentazioni di libri siano un po’ autocelebrative. Elogi, compiacimento, invito all’acquisto. Non è stato così per la presentazione del libro di Gian Piero Luchi, “Il lago di Bilancino” (articolo qui), tenutasi nel palazzo pretorio di Barberino di Mugello. Sala gremita e gente in piedi, giovani e attempati, molto attenti. Con l’incontro che è stata occasione per riaccendere i riflettori su un’opera tra le più importanti del territorio mugellano, e soprattutto sui problemi che ancora essa presenta.
Peccato per il forfait del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, visto che la Regione Toscana è stata spesso chiamata in causa negli interventi.
Ma i presenti hanno comunque detto cose importanti e significative. A gettare qualche sasso… nel lago ci ha pensato il coordinatore dell’incontro Paolo Guidotti. Che ha detto: “Sappiamo tutti quante attese vi fossero intorno a questa opera. Doveva essere volano di sviluppo per l’intera zona, polo attrattivo turistico. Col suo porticciolo, con campeggi, stabilimenti balneari, battelli elettrici che lo attraversavano, col recupero del borgo di Bilancino, ristoranti con specialità di pesce di lago – si propose perfino di allevare lo storione -, eventi sportivi, culturali, di spettacolo – e i primi anni gli spettacoli ci furono, con la Nannini, con Tiziano Ferro – . Il lago di Toscana”.
E ha continuato: “Cosa è rimasto di tutto questo? Una domanda scomoda, ma che in tanti mugellani ci poniamo, e che riparlando di Bilancino non possiamo non porre. Sponde abbandonate a se stesse e alla sporcizia, attività azzerate, strutture di ristorazione o semplici chioschi di servizio ai frequentatori praticamente inesistenti, attività sportiva ridotta al minimo. Oggi Bilancino non è quel volano di sviluppo, quel catalizzatore di attività economiche che all’inizio tutti si aspettavano”.
Le risposte non sono mancate. Il sindaco di Barberino di Mugello ha fatto il punto sulla situazione attuale: “Negli ultimi anni – ha ricordato Giampiero Mongatti – è stato fatto un grande lavoro sulla quantificazione e sull’elencazione delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria”. E ha ricordato come si sia ancora in attesa, dal 2014, della firma dell’accordo tra Regione, Comune – ma anche Autorità Idrica e Publiacqua -, per concedere a Barberino la gestione permanente delle aree intorno al lago. Un accordo non ancora definito. “Tutto è pronto – ha detto Mongatti – gli accordi politici ci sono, e auspico che gli ultimi ostacoli tecnico amministrativi vengano rimossi velocemente dalla Regione affinché questo accordo si possa firmare”.
Il sindaco insiste: “Non c’è solo il tema dello sviluppo delle attività del lago, ma anche quello di evitare il degrado della struttura, e per mantenere le sponde del lago, ci vogliono risorse. L’accordo è pronto, la Regione deve fare l’ultimo passo. Se non lo fa tutto è vano. Senza questa firma non vi è neppure il passaggio di proprietà alla Regione deciso dalla legge del 2014”.
Peraltro di recente il Consiglio Regionale a questa legge ha apportato un’importante modifica, dando la possibilità alla Regione stessa di “spendere” su Bilancino. “Quando la legge fu approvata, venne inserito un vincolo. Quello che la Regione acquisisse Bilancino senza spese. E se ci pensiamo bene, un proprietario che non può spendere sul proprio bene è una contraddizione e un paradosso. Ora questo vincolo è stato rimosso, e sono anche stanziati fondi. Ma senza firma, tutto è fermo”.
Ha spezzato una lancia a favore del comune il vicepresidente di Publiacqua Simone Barni: “Proprio perché questa infrastruttura è stata ben realizzata e non è un invaso ma un lago, non può essere gestita da Publiacqua soltanto. Noi abbiamo il compito di gestire il servizio idrico, ma non è certo nostro compito progettare e programmare lo sviluppo economico e turistico di un territorio. E’ giusto dunque che il comune abbia un ruolo importante in questa gestione. Ed è giusto che il comune, e il Mugello abbiano le risorse per poter realizzare questo obiettivo”.
Barni ha aggiunto, rivolgendosi alla Regione: “Se non troviamo le risorse per la più grande infrastruttura idrica di questa regione, allora possiamo chiudere il tavolo. Non possono esserci dubbi sul fatto che si debbano trovare i fondi necessari. Per quanto riguarda la gestione del servizio idrico le risorse le troviamo noi all’interno del sistema, le tariffe servono per quello. Quello che è gestione del servizio compete a a noi. Ma per mantenere le sponde, per evitare che vi sia un degrado, di tutto questo non si può far carico al comune di Barberino, al territorio che ospita questa infrastruttura. Ricordiamo infatti che se milioni di persone hanno l’acqua per 365 giorni l’anno è grazie al fatto che c’è questa infrastruttura. Non può essere un problema solo di Barberino, la Regione deve fare la propria parte”.

All’autore, Gian Piero Luchi, è spettato il compito di illustrare i contenuti del libro, e anche di ringraziare, sia Publiacqua che il Banco Fiorentino (è intervenuto, in rappresentanza dell’istituto di credito mugellano Alessandro Tredici) che hanno contribuito alla realizzazione del libro. Luchi ha rivendicato in senso positivo il ruolo svolto dagli amministratori pubblici che in un lungo arco di anni si sono impegnati nella realizzazione del lago di Bilancino.
E ha concluso auspicando, dopo che il libro sarà letto, un nuovo incontro, dopo l’estate, per affrontare nuovamente le tematiche relative a Bilancino ancora aperte.
(Foto di Paolo Menchetti – Le foto del lago sono di Paolo Agresti)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 settembre 2015