Il padre fu ucciso dai nazisti a Fantino (Palazzuolo), ora 391 mila euro di indennizzo alla figlia
PALAZZUOLO SUL SENIO – Nuova sentenza favorevole ai congiunti delle vittime dell’eccidio di Crespino. Il giudice Massimo Maione Mannamo della seconda sezione civile del Tribunale di Firenze ha accolto una nuova richiesta di risarcimento danni per crimini di guerra e contro l’umanità.
Stavolta a presentare la richiesta è stata, assisstita dall’avvocato Diego Cremona, la figlia del palazzuolese Guido Raspanti. L’uomo, trentenne, lavorava come contadino della parrocchia di Fantino di Palazzuolo sul Senio e viveva presso la canonica di quella chiesa con sua moglie di 26 anni e i suoi tre figli di 7, 5 e 3 anni. Era intento, insieme a un altro contadino alla mietitura. Era il 18 luglio, e il giorno prima già 28 innocenti nelle vicina frazione marradese di Crespino erano stati trucidati per una rappresaglia nazista. I soldati tedeschi sorpresero i due uomini nel campo, e nonostante un tentativo di fuga furoo subito mitragliati.
Nella sentenza viene sottolineata come la fine dell’uomo ha avuto pesanti conseguenze sulla sua famiglia, con la vedova costretta a “fare ricorso all’aiuto materiale dei giovanissimi figli”, che dovettero lasciare la scuola per lavorare nei campi. Così il giudice ora ha accolto la richiesta della figlia, stabilendo un risarcimento di 391 mila euro, che saranno erogati grazie alla previsione di un “Fondo Ristori”, stabilito dal Governo Draghi, per i danni alle vittime del III Reich, fondo che per la prima volta consentiva di ottenere un ristoro economico in favore degli eredi, stante la imprescrittibilità dei crimini di guerra e contro l’umanità.
L’avvocato Cremona, che due anni fa, su iniziativa del sindaco di Marradi Triberti incontrò la popolazione di Crespino per illustrare l’opportunità che si era aperta, ha già presentato presentato oltre 40 richieste, per 110 ricorrenti in totale. E adesso numerose sentenze, oltre una decina con esito positivo, stanno arrivando.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 gennaio 2025