Il parroco di Luco che dona un corona del rosario a Salvini? Peccato non sia vero
BORGO SAN LORENZO – Non capita tutti i giorni, per un parroco, di essere citato e ringraziato in un comizio elettorale. E’ capitato a don Cristian Comini, parroco di Luco di Mugello, e a citarlo, nella manifestazione della Lega tenutasi mercoledì a Borgo San Lorenzo è stato Matteo Salvini. Secondo quello che ha detto in piazza il leader della Lega don Comini avrebbe donato a Salvini una nuova corona del rosario, dopo che una corona gli era stata strappata dal collo quella mattina stessa a Pontassieve.
Ma pare proprio che le cose non stiano così. La corona è stata consegnata a Salvini non dal parroco ma da Pucci Cipriani, leghista borghigiano che frequenta la parrocchia di don Comini. E’ possibile che il rosario sia stato donato a Cipriani da don Comini, ma in passato, in altre occasioni, e il sacerdote non ha dato o ha detto di dare corone al leader della Lega. Così l’iniziativa del dono del rosario a Salvini sarebbe di Pucci Cipriani e non del parroco.
Quando si forza la realtà passano messaggi del tutto errati. E così Salvini ha cercato di strumentalizzare ancora una volta il rosario e un parroco, don Comini è stato colpito da insulti e critiche numerose e immotivate, la comunità cristiana, in particolare a Luco, si è trovata disorientata e divisa.
Un tempo si diceva, “Scherza coi fanti e lascia stare i santi”. Un detto ancora attuale. La fede e i suoi segni son cose molto serie, che non si sbandierano nei comizi. E chi le strumentalizza, alla fine, non guadagna voti ma li perde.
P.G.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 Settembre 2020
Ho avuto l’onore di consegnare a Matteo Salvini il S. Rosario portato dal Libano che ho avuto recentemente in dono dagli amici durante la mia malattia. Poi mi ritrovo scritto che ho dato il Rosario al Senatore Salvini a nome di don Comini, danneggiando così un amico carissimo ed espondolo alle critiche della gente. Non mi permetterei mai di coinvolgere altri, a loro insaputa, in una iniziativa che concordati con lo stesso segretario provinciale della Lega Scipioni. Bastava una telefonata: per quanto mi riguarda sono giorni che smentisco questa versione del Rosario consegnato da me a nome di don Cristian. Non ho smentito sul giornale perché mi sembrava di voler confermare il detto : excusatio non pentita accusato manifesta. Sono orgoglioso che Salvini abbia messa al collo il mio Rosario. Io ne ho un altro e ogni sera lo “sgrano” perché la Madonna gli dia la forza di continuare nella sua santabattaglia, che è anche la mia.
Ma pucci cipriani crede di averfatto un piacere elettorale a Salvini? Questo personaggio assume spesso iniziative che poi si rivelano errate… Questa mi sembrasimile, insieme all’aggresione di pontassieve, uguale alsuonare il campanello alla ricerca dello spacciatore di Bologna…. Sono boumerang.. Che poi ti tornano addosso!!!!
“..santa battaglia che è anche la mia..” leggi il Vangelo intellettuale.
Lo legga lei, semmai; e ha detto bene, intellettuale. Perchè Pucci è un grande professore ed animatore culturale. Da quarant’anni è l’organizzatore dei convegni di Civitella del Tronto dedicati al cattolicesimo integrale e al revisionismo storico. Unimpegno condotto con il periodico “Controrivoluzione” e un gruppo di amici disinteressati. E’ una persona eccezionale che porta avanti idee occultate o diffamante dai conformisti che hanno gettato l’Italia nel disordine e malessere attuale
E così, in questa preoccupante vicenda dell’ aggressione ad un personaggio politico durante un comizio e del rifiuto di un ristoratore ad ospitarlo nel proprio locale, perché impaurito dalle minacce ricevute, la cosa che vi inquieta è il “messaggio errato” della provenienza della corona di Salvini? Non il fatto che il parroco sia stato colpito da insulti e critiche numerose. E nemmeno che la comunità cristiana, in particolare a Luco, per un fatto del genere si trovi disorientata e divisa. Evidentemente basta meno del Covid e della Cei, con l’accettazione delle inique norme sul distanziamento, per svuotare le Chiese.