Il Pd di Borgo fa le primarie per il nuovo segretario regionale, ma le critica
BORGO SAN LORENZO – IL PD di Borgo San Lorenzo ha diffuso un documento nel quale si evidenzia la necessità dell’unità di partito, si criticano le primarie decise dai vertici per l’elezione del nuovo segretario regionale, e si annuncia un’iniziativa locale. Ecco il testo integrale del documento:
“Il Partito Democratico di Borgo San Lorenzo è impegnato ormai da tempo in una riflessione tesa a rielaborare il proprio ruolo e la propria proposta politica in favore della comunità.
Questo processo di autoriforma del quale siamo profondamente convinti crediamo debba essere condiviso a tutti i livelli del partito.
Il Pd non deve né essere, né essere percepito come una macchina finalizzata alla gestione del potere, ma rimanere un partito vivo, pulsante, proponente, attento e competente.
Bando agli egoismi, i formalismi regolamentari che hanno finito oggi per ingessare il cuore dell’azione e della proposta politica del PD, bando alle divisioni interne asfittiche e autoreferenziali, bando alle fughe, ai caminetti e ai salotti. Proposte concrete, condivisione, servizio gratuito, giustizia, queste devono essere le nostre “primaria” le primarie dell’agire, del fare, del proporre soluzioni per il bene comune, un bene comune che non è esclusione di qualcuno a beneficio di altri, ma semmai inclusione quanto possibile, equilibrata e lungimirante. Inclusione delle idee, delle persone, inclusione sociale, apertura e ascolto mite e umile delle istanze che vengono dal basso.
Una società dominata dalla paura e dall’acredine è una società che chiede aiuto e la politica deve rispondere a questa richiesta. C’è chi lo fa cavalcando a proprio vantaggio queste pulsioni, il PD ha la responsabilità invece di comprenderle e provare a proporre soluzioni eque e responsabili.
Siamo chiamati nei prossimi giorni a partecipare all’elezione del segretario regionale. Indubbiamente un appuntamento importante per il nostro partito, che avrebbe potuto essere l’occasione di un confronto qualificante con i territori, con i lori problemi e le loro istanze, un’occasione per rilanciare una proposta di governo dal basso. Si è attivata invece un po’ frettolosamente una modalità di elezione analogica, chiusa nelle ingessature procedurali e regolamentari con una contrapposizione di candidature poco comprensibile all’interno del partito e ancor meno all’esterno. In questo quadro le primarie aperte previste a conclusione di questo percorso ci paiono in questo caso strumento inefficace.
Le primarie sono una cosa seria, un formidabile strumento democratico di partecipazione se ben usate e poste al termine di un percorso davvero partecipato e consapevole. In questo caso invece rischiano di apparire un rituale un po’spento, stanco, che non coglie il nocciolo della questione, ovvero la necessità per tutto il P.D. di rigenerare con forza e convinzione la propria identità e vocazione riformista e di ritrovare al proprio interno energia unitaria a sostegno della propria azione.
Siamo di fronte oggi alla necessità inderogabile di rilanciare una proposta politica di sostanza e non di forma a cominciare certo dai grandi temi regionali, economia, infrastrutture, sanità, sociale, e un partito forte e legittimato potrà certo autorevolmente affrontare questi temi declinando i propri ideali in azione concreta così com’è nella tradizione di buon governo del Partito Democratico.
Questo vale a maggior ragione per noi, a Borgo San Lorenzo, sui temi locali, sulle cose fatte e da fare, sul ripensare il P.D. come protagonista e stimolo nella ricerca di nuovi percorsi in una logica di apertura e disponibilità all’ascolto e alla dialettica.
Per questo le primarie ci paiono quindi uno strumento insufficiente ancorchè valido in linea di principio e in prospettiva. Insufficiente oggi rispetto all’obiettivo primario che è quello del coinvolgimento e del dialogo costruttivo con i cittadini.
Il Partito Democratico di Borgo San Lorenzo ritiene comunque, dopo aver partecipato correttamente e coerentemente con i propri iscritti in assemblea alla discussione e alla votazione sulle candidature proposte per la segreteria regionale, di dare seguito all’organizzazione delle primarie anche se nella convinzione che queste non aggiungeranno niente di sostanziale in termini di partecipazione e di qualità nel rapporto con elettori e concittadini. Per questo motivo siamo poi orientati ad organizzare iniziative di confronto, dibattito e ascolto delle persone, delle loro critiche, apprezzamenti e suggerimenti, rispetto ai problemi e alle questioni amministrative locali, che riteniamo siano in questo momento molto più importanti e utili a ristabilire forte un contatto con la realtà del paese e con i suoi problemi.
Il 14 ottobre vorremmo pertanto, contestualmente alle primarie regionali, dare un segnale in questo senso, organizzando un’occasione pubblica di dialogo con i cittadini sui temi locali, anche attraverso questionari di confronto, verifica e critica sulle cose fatte e da fare, su ciò che si è apprezzato in questi anni di amministrazione e su tutto ciò che invece non è stato fatto o si ritiene non sia stato fatto. Un recupero della dimensione orizzontale della politica che vuole essere, nel nostro piccolo, anche un contributo costruttivo al dibattito generale nel Partito Democratico proprio in virtù della necessità di ridefinire un’organizzazione interna più efficace, adeguata e funzionale agli obiettivi e al progetto politico che si intende proporre e, allo stesso tempo, sostegno all’azione del sindaco e dell’amministrazione comunale nella prospettiva delle prossime elezioni amministrative.
Il Partito Democratico dovrà essere capace di porsi come riferimento serio rispetto alle situazioni di precarietà e marginalità, capace di offrire soluzioni al senso di insicurezza e di smarrimento che caratterizzano questi nostri tempi, anche qui, anche sul nostro territorio.
‘Il P.D. deve apparire luogo aperto, plurale, fondato sui valori e non sul potere. Bisogna inventare una forma originale di movimento politico del nuovo millennio’ (W.V.) Proviamoci, partendo perché no, da Borgo San Lorenzo“.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 settembre 2018