Il PD di Vaglia, raccontato, senza peli sulla lingua, dal sindaco. Eletto il nuovo segretario, Alessandro Kellis.
Una lettura di parte, senza dubbio. Ma franca e senza sconti, quella del sindaco di Vaglia Borchi sulle dinamiche del partito democratico a Vaglia (anche a Vaglia…)
Di recente è stato eletto il nuovo segretario, Alessandro Kellis e il nuovo direttivo. Nel report che periodicamente Borchi pubblica su Facebook svela qualche retroscena e racconta la situazione. Ecco cosa scrive il sindaco di Vaglia:
“Il partito convoca il congresso, fortemente voluto dai riottosi, di cui faccio parte anch’io. Scopo: eleggere il nuovo segretario.
Questa è la mia lettura, di parte s’intende, del percorso che ci ha portato ad oggi,
Il partito, inteso come il sindaco, tutti gli assessori, la gran parte dei delegati al direttivo (non si chiama più così, ma è per intenderci) hanno fatto di tutto per sbarrarmi la strada verso, allora veramente improbabile, elezione a sindaco. Mi vedevano come il fumo negli occhi. Ed a buon diritto, perché io ero lì proprio per mandarli a casa. Con qualche ragione.
Mannaggia questa “Scheggia impazzita” o non ha vinto le primarie! “Eh…..gli troviamo tre o quattro consiglieri ( dei nostri-!-) che gli vanno contro….ed è sistemato”. Parola di assessore.
Ed invece i giochi sono stati tali che i consiglieri sono stati tutti dalla mia parte!
“E allora gli si inventa una lista civica e si confluisce i voti su di questa”. Vaglia Futura.
Niente da fare, gli è andata male anche questa mossa.
Nel frattempo nel partito non si è fatto più politica, non si è parlato dei temi locali, dei problemi nazionali, la crisi, il lavoro che manca, l’insicurezza pubblica…..
Dopo le primarie, dopo le elezioni amministrative, ho contattato diverse persone dei comitati che avevano sostenuto le altre due candidature. Non gli amministratori ed i caporioni………. (con che coraggio?). Con diversi di loro ci siamo riavvicinati. Hanno verificato che da dietro non mi spuntava la coda ed alcuni hanno abbracciato il progetto, si sono uniti al gruppo.
Per altri non c’è stata storia: non si fidano. Nemmeno se Papa Francesco mi fa santo.
Ci avviciniamo al congresso. La parte resistente lavora a grandi manovre; si scomodano nobili categorie politiche, la partecipazione, l’inclusione, l’apertura……per arrivare ad un unico scopo: depotenziare il nostro gruppo. Il passaggio strumentale è realizzare un’unica candidatura.
“Qui si vede la dedizione al partito”. A patto però che la candidatura sia la loro.
“Morale!”, direbbe Vulcan Esuberante. Basta con i giochini ipocriti.
Oggi abbiamo proposto la candidatura di Alessandro Kellis e……mannaggia è stato anche eletto. Con lui:
Francesco Demi
Rebecca Zigliotto
Samuele Bartolacci
Nora Massoli
Mario Lastrucci
Francesca Chemeri
Enzo Benvenuti
Eleonora Benedetti
Andrea Cipriani
Roberta Magnolfi
Salvatore Russo………… Ragazzi…….buon lavoro!
Borchi termina con una appello: “A tutti quelli che si tengono sull’altra sponda dico: parliamo di politica, parliamo di noi, di chi ha perso il lavoro e di che cosa possiamo fare. Non più contrapposizioni pregiudiziali. Mettiamoci insieme per cambiare davvero in meglio questa nostra comunità. Che non ci siano fronti contrapposti. Io non li voglio e non li ho costruiti. Non amo le correnti. Se una proposta è buona non guardo l’etichetta che porta, la faccio mia.
Sono qui per tendervi la mano. Prego accomodatevi c’è posto per tutti. Augh. Leonardo, uno iscritto al PD”
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, novembre 2014