Il polverone intorno al ponte ferroviario in zona Archiroli a Marradi
MARRADI – Continuano i lavori di miglioramento della ferrovia Faentina, con il consolidamento dei ponti di Marradi. Ma stavolta si sta alzando, letteralmente, un polverone, relativo alla sicurezza dei lavori riguardo alla salute pubblica. Perché la ditta incaricata da RFI sta effettuando lavori di trivellazione, e questo provoca una forte diffusione di polveri che si spargono nell’aria e nelle acque, divenute parecchio torbide, del fiume sottostante.
Alcuni cittadini hanno già manifestato la loro preoccupazione, sia per l’inquinamento del corso d’acqua, sia per queste polveri fini, di roccia, che si stanno spargendo ovunque come testimoniano le carrozzerie delle auto, e le piante, tutte imbiancate.
Qualcuno contesta anche le modalità dei lavori: “Magari -nota una Marradese- per un ponte così piccolo si sarebbero dovute ricercare le carte di un secolo fa e ricostruirlo con le stesse tecniche, senza tutto questo sconvolgimento e soldi pubblici spesi”.
Ma la cosa che più fa discutere è la polvere. E il Comune di Marradi è intervenuto: “Sì -conferma il sindaco Tommaso Triberti – ci siamo già attivati, scrivendo sia a RFI che ad Arpat. Si faranno così tutte le verifiche del caso, perché la salute pubblica viene prima di tutto. Occorre fare questi lavori, ma farli tutelando la salute dei cittadini”.
Adesso il cantiere è fermo e riaprirà martedì: il tempo per effettuare controlli e adottare eventuali misure. Anche perché Marradi dovrà convivere a lungo con i cantieri ferroviari. E’ in programma la sostituzione di tutte le travate metalliche dei ponti e se il primo -il ponte della Lontria, sul Lamone, nell’estate 2019, è già stato sostituito (articolo qui), ora tocca a questo, più piccolo, in zona Archiroli, poi il ponte della Frera. E infine si dovrà metter mano al ponte più grande quello di Vilanzeda nel centro di Marradi, operazione che richiederà un intervento molto complesso, con il rafforzamento della parte in mattoni e la sostituzione della grande travata metallica a strapiombo sul fiume. Lavori peraltro che richiederanno nuove interruzioni del servizio ferroviario: “Entro la fine dell’anno avremo un incontro con RFI -dice Triberti- per definire le tempistiche di interruzione e chiarire alcuni aspetti sugli interventi”.
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 novembre 2020