Qualche giorno fa Papa Francesco, in una intervista a una radio cattolica del Portogallo, aveva detto: “Se un convento lavora come hotel deve pagare le tasse”. E nel suo report giornaliero il Sindaco Leonardo Borchi di Vaglia, prendendo spunto da questa affermazione del Pontefice, ha tenuto a precisare, contrariamente a quanti dicono, in vari contesti, che le strutture religiose eluderebbero i tributi comunali: “I frati di Montesenario pagano una bella sbotola di IMU e anche di TARI. Forse si viola la riservatezza e non si può entrare nei dettagli. Vi posso garantire però che con quello che paga padre Nando, in tre, quattro anni ci si comprerebbe un piccolo appartamento”.
Nello stesso report racconta anche il primo giorno di scuola a Vaglia: “L’assemblea dei docenti ha interferito con le lezioni del primo giorno di scuola. Praticamente non si sono aperte le classi della secondaria. Tutte le altre hanno regolarmente funzionato.
Le reclute, i piccoli, delle prime classi alle elementari fanno proprio tenerezza,con i loro grembiuli nuovi e le facce mezzo tra lo stupito ed il curioso.
Tutto mi sembra abbia funzionato a dovere, i pulmini in orario, gli accompagnatori con le spolverine arancioni, le custodi alla porta, gli insegnanti che ritrovavano dopo un’estate con il sorriso complice gli alunni dell’anno prima e con lo sguardo accogliente i nuovi titubanti arrivati.
Si ricomincia”.
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 16 Settembre 2015