Il suono di altissima qualità degli impianti audio della mugellana K-Array nei principali teatri della Toscana
FIRENZE – È un accordo importante, quello che è stato presentato oggi al teatro Cartiere Carrara di Firenze, un accordo tra PRG – la società di Massimo Gramigni protagonista nell’organizzazione della gran parte degli eventi musicali fiorentini – e K-Array, l’azienda mugellana – ha sede nel comune di Scarperia e San Piero, a San Piero a Sieve – che è leader mondiale negli impianti di amplificazione.
Alessandro Tatini e Massimo Ferrati non hanno mancato di sottolineare quello che per certi versi, è un ritorno a casa. Dopo aver impreziosito con i loro straordinari impianti – ben 34 i brevetti internazionali depositati – teatri, sale concerti e conferenze in tutto il mondo, ora anche i luoghi fiorentini e toscani avranno l’alta tecnologia e il suono purissimo offerto dalle soluzioni audio di K-array.
Al teatro Cartiere Carrara di Firenze (ex- Tuscany Hall) già gli impianti sono montati, e li ha “inaugurati” il cantautore fiorentino Paolo Vallesi, che si è esibito con tre brani al pianoforte, in occasione della presentazione.
Si tratta del primo passo di un accordo quadro che nelle prossime settimane coinvolgerà anche il Teatro Puccini e il Nelson Mandela Forum di Firenze, il Teatro di Fiesole, il Garibaldi di Prato e il Modigliani Forum di Livorno: in ogni spazio K-array realizzerà un impianto ad hoc, in base alle specifiche tecniche e architettoniche delle strutture.
Per il Teatro Cartiere Carrara, K-array ha progettato un sistema per grandi concerti composto da due cluster principali ‘in-line array’ della linea Mugello, rinomata per la sua chiarezza, per la potenza e per la tecnologia di “digital steering’” che consente una copertura ottimale. I due cluster saranno affiancati da subwoofer ultrapotenti della linea Thunder, speaker a colonna della linea Python e amplificatori della serie Kommander per garantire al pubblico un’esperienza sonora di qualità superiore.
Si concretizza così una partnership tutta toscana fra teatri, palasport e un’azienda che da San Piero a Sieve ha saputo conquistare i teatri di mezzo mondo – e non solo teatri – con soluzioni audio avveniristiche. K-array conta clienti illustri: dal Teatro alla Scala al Lincoln Center di New York, dal Boston Ballet al Teatro dell’Opera di Budapest, dal Gran Teatro dell’Avana al Bellini di Napoli; e poi musei, luoghi di culto, cinema, discoteche, stadi, arene, fino agli yacht di lusso, in tutto il mondo, dalla Turchia all’Australia, dalla Cappella Sistina al Salone dei Cinquecento a Firenze, K-array progetta e realizza sistemi di diffusione sonora personalizzati per i diversi contesti, grazie alla costante ricerca di soluzioni moderne, più efficaci e più fedeli.
“L’incontro tra K-array e PRG è l’unione tra tecnologia e arte con l’obiettivo di offrire agli spettatori un’esperienza senza precedenti – spiega Massimo Ferrati, CFO & co-founder K-array.- Ma al di là dell’acustica, questo progetto vuol valorizzare il tessuto culturale ed economico della Toscana e dimostrare come due eccellenze locali possano creare valore per la comunità”.
Alla presentazione erano presenti anche Giovanni Bettarini, ex-sindaco di Borgo San Lorenzo e attuale assessore alla cultura del Comune di Firenze, e Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero, che hanno espresso la loro soddisfazione: “E’ una svolta tecnologica che consentirà di avere impianti di ultima generazione per perfezionare l’amplificazione del suono – ha notato Bettarini – e siamo orgogliosi che l’azienda K-array di San Piero a Sieve, famosa nel mondo per la qualità degli impianti che produce, sia l’ideatrice di questo sofisticato sistema di diffusione che ha installato al teatro Cartiere Carrara e che presto lo sarà anche al teatro Puccini e al Mandela Forum. Per Firenze arricchirsi anche in termini di impiantistica è davvero importante”.
“Dietro questo sofisticato sistema di diffusione audio c’è un percorso professionale che abbraccia almeno quattro generazioni – spiega il presidente del Teatro Cartiere Carrara Massimo Gramigni. Ringraziamo le persone che hanno lavorato e lavorano quotidianamente a questi gioielli dell’amplificazione e al loro sviluppo. Abbiamo qualcosa in comune: far felice il pubblico”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 29 gennaio 2025