Il terremoto visto dagli occhi dei bambini…
BORGO SAN LORENZO – Ecco come i bambini della classe III di Luco hanno raccontato del terremoto vissuto nei giorni precedenti. Appena rientrati a scuola ognuno di loro ha raccontato verbalmente alla maestra Veronica la propria esperienza. Il giorno dopo, con il maestro Andrea, hanno scritto dei testi sull’argomento.
Ci sembrano molto interessanti e li proponiamo alla vostra lettura.
Gli insegnanti Andrea Lapi e Veronica Gatti.
Io stavo dormendo con la mamma nel letto grande. Ci siamo svegliate. La casa traballava… siamo andate fuori. Dopo siamo rientrate e ci siamo messe a dormire sopra il divano. Anche il babbo era accanto a me e io ho risentito un’altra piccola scossa di terremoto. Ho avuto tanta paura.
Emma M.
Io ero nel salotto con la coperta e il cuscino. È arrivato il terremoto e siamo usciti fuori con il giubbotto. Siamo stati in macchina fino alle quattro. Dopo siamo usciti dalla macchina e siamo ritornati in salotto e io ho dormito. Il mio papà mi ha preparato la colazione e poi ho giocato con lui.
Francesco B.
Tutto cominciò dalle tre del mattino. Siamo usciti di fretta fino alla seconda scossa, quella più forte. Il terzo non è stato tanto forte… Io comunque mi sono spaventato, mi sono messo le scarpe e sono stato in macchina fino alle sette del mattino.
Federico L.
La domenica notte ci ha svegliato un forte rumore, il terremoto! La casa sembrava che sprofondasse. Ci siamo vestiti velocemente e siamo scesi in strada. Alle sei siamo risaliti. È venuta un’altra scossa e siamo scesi nuovamente in macchina. È arrivato lo zio con la nonna e anche la zia…tutti insieme abbiamo giocato al “Mercante in Fiera”.
Giuseppe M.
Quando venne il terremoto io ero in camera mia, da solo, a dormire. Avevo sentito traballare il letto e dissi: “Che cosa sta succedendo?”. Andai giù, mi misi le scarpe, presi una coperta e andai fuori. Ci sono stato dalle tre e mezzo alle sei e mezzo. Poi sono tornato in casa e ho sentito un’altra scossetta e allora sono andato a dormire in macchina. Un po’ ho dormito. Mi ero portato dietro anche i cuscini. Ho sentito anche altre scosse ma non erano tanto forti. Mi tremavano le gambe dal freddo.
Cosimo B.
Alle cinque di notte la mamma mi sveglia. Io le domando: “Che cosa succede?”, “è venuto il terremoto!”. Allora, di corsa, mi sono messo il giubbotto, le scarpe e il cappello. Correndo sono andato fuori. Lì c’era un monte di gente, c’era tutto il paese. Siamo andati in macchina e siamo usciti dal cancello. Poi sono andato dalla nonna… era fuori anche lei. Dopo siamo andati anche dal mio cugino che era sveglio. Siamo tornati a casa ma non dentro. Ho passato tutta la notte a sentire “Bumburubum…”. La mia sorella dormiva ma io no. Siamo andati dal Valeri e c’era tutto il paese. Finirono le brioche, il vino, l’acqua e da mangiare. Io e il babbo siamo tornati a casa, siamo saliti. La mamma e la sorella sono rimaste in macchina. Ma dopo mezz’ora sono salite anche loro.
Giulio B.
Il 9 dicembre 2019 la mamma mi ha svegliato. Pensavo che fosse qualcosa di bello… invece no: era il terremoto!Abbiamo aspettato per un po’ di tempo sul divano e dopo qualche oretta è venuta un’altra scossa. Io sono andato sotto il tavolo e il mio fratello sotto la scrivania. Dopo siamo andati in macchina e tre ore dopo siamo ritornati in casa ma sono venute tante altre scosse. Il valore della scossa in quel momento era 3.0. Dopo abbiamo fatto colazione.
Diego D.
La notte del nove dicembre c’è stato un terremoto, e io l’ho affrontato così…
Io, la mia sorella e la mia mamma ci siamo svegliate alla scossa più forte. La mia mamma ci ha detto: “Mettetevi le felpe, le scarpe, prendete le coperte e andate giù sul divano e provate a dormire…”
Ma io non riuscivo a dormire. Allora siamo andate nella piazza del Bar Jimmi e lì c’erano tante altre persone. Dopo una mezz’oretta siamo andate in macchina, ma io (di nuovo) non riuscivo a dormire. Allora siamo andate da una nostra amica che ha il camper e abbiamo dormito lì. La mattina dopo abbiamo fatto colazione in camper, però sentivamo ancora qualche scossa.
Martina B.
La notte del 9 dicembre 2019 è avvenuto un terremoto. Prima delle scosse piccole e poi un po’ più forti. Ma ora vi racconto…
Quando arrivò il momento di andare a letto, la mia mamma sentì una scossa alle 8 di sera. Io non la sentii e neanche la mia sorellina Chanel. Allora siamo andate a letto.
La mia mamma era un po’ preoccupata ma andò a letto. Dopo qualche ora si sentì una scossa un po’ forte, anzi… FORTE! Era alle tre di notte. Io e la mia sorellina, preoccupate, uscimmo dai nostri letti e andammo in quello della mamma.
“Mamma, hai sentito anche te il terremoto?” Lei rispose: “Sì”.
Allora andammo nel suo letto. Dopo qualche ora si sentì un’altra scossa forte, ma che dico forte? Fortissima!!! Ma che dico fortissima? FORTISSIMISSIMA!!!
Ok, calmiamoci un po’ e spieghiamo per bene… Erano le quattro e il letto si è mosso tutto e non abbiamo più dormito. Ma poi arrivò la mattina e finì tutto!
Isabel L.
Io stavo dormendo. A un tratto alle quattro di notte il letto tremava perché c’era il terremoto. Allora il babbo disse: “Marty, scendi che c’è il terremoto!”
Siamo andati in salotto. Io non riuscivo a dormire. Il mio fratellino non si svegliava. Il babbo doveva andare a lavorare e anche la mamma. Allora chiamarono il nonno. Alle otto arrivò un’altra scossa. Siamo andati a casa dei nonni.
Martina P.
Tutti stavamo dormendo e poi abbiamo sentito una scossa. I miei genitori si sono svegliati. Dopo un po’ c’erano la mia nonna e la mia zia giù. Alla seconda scossa ci siamo alzati io e il mio fratello. Ci siamo vestiti e abbiamo sentito una scossa fortissima. Allora siamo usciti fuori e siamo andati dai vicini. Loro dormivano. Siamo ritornati a casa e dopo un po’ di tempo è venuta un’altra scossa piccina. Allora siamo ritornati tutti a letto.
Giulia C.
Il 9 dicembre 2019 c’è stato il terremoto. Alle otto e mezzo di sera una scossa piccola, poi verso le due, le tre, c’è stata quella un po’ forte e alle quattro e trentasette quella più forte. Io ero a letto, il babbo ha urlato e siamo andati giù in salotto. La mamma ci ha fatto mettere le scarpe e abbiamo preso la coperta. Ci siamo messi sul divano. Io ero impaurita. Il babbo ha tirato fuori la macchina e poi è tornato in casa. In due ore ci sono state 15 scosse. La nonna si è vestita velocemente. Mia sorella, per la paura, ha vomitato 10 volte. Io una sola… Il letto della mia nonna si muoveva… Fino alle sette io sono stata sveglia. È stata una notte terribile!
Benedetta L.
Io lunedì 9 dicembre ero a dormire dalla mia nonna Vanna. La notte, più o meno, alle quattro è venuta una grande e forte scossa. La mia nonna mi ha portata subito nella macchina della signora Monica, che abita sopra la sua casa e i suoi bambini sono miei amici (il più piccolo, di nome Alessandro, va in seconda elementare e il più grande, di nome Andrea, va in prima media).
Con Alessandro e la mia sorellina Giulia abbiamo fatto un gioco: uno di noi doveva dire una lettera e gli altri dovevano dire tutte le parole che venivano loro in mente.
Dopo un po’ sono arrivati i nostri genitori e ci hanno chiesto: “Volete andare nella nostra macchina o restare qui?”
Noi abbiamo risposto: “Restiamo qua!” Abbiamo fatto il gioco dell’impiccato. Dopo un po’ è arrivato il mio cugino e abbiamo visto un film col telefono della mia nonna.
Poi siamo tornati a casa e siamo andati nella taverna. Abbiamo visto la TV e poi siamo andati di sopra e abbiamo visto un film tutti insieme. Dopo è venuta un’altra scossa e il mio cugino ci ha urlato: “Andate sotto il tavolo!”
Noi siamo corse subito ma per fortuna la scossa era corta. Poi non abbiamo sentito più scosse.
Matilde T.
Io stavo dormendo e ho sentito il terremoto. Il mio letto tremava tutto, allora la mamma ha aperto la finestra e c’erano delle persone fuori. Allora abbiamo preparato delle cose da mangiare e una coperta. Siamo andati in macchina e poi siamo andati dalla nonna e le abbiamo detto di scendere. Lei però non voleva. Poi abbiano trovato il nonno di Giulio e abbiamo detto alla nonna che anche loro scendevano… lei non voleva scendere lo stesso perché il nonno non voleva lasciare la casa. Intanto è venuta un’altra scossa e sono tornata in macchina. La mamma ha acceso la macchina e abbiamo fatto una girata. Ho incontrato la Matilde e la Martina Bonini. Poi sono andata dal Valeri e c’era quasi tutto Luco. E’ arrivata la mattina e mi sono riposata. Sono andata alla Coop, a pranzo ho mangiato dalla nonna. E’ stata una notte bruttissima!
Gaia V.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 dicembre 2019