In tantissimi a salutare Carlo Incagli. Le parole, vere e toccanti, di suo suocero Rovero Rogai.
A salutare Carlo Incagli oggi pomeriggio nella Pieve di Borgo San Lorenzo eravamo davvero in tanti.
Ed è stato un saluto toccante, perché intorno a Carlo si è raccolta davvero una comunità intera. Che gli voleva bene. Che è rimasta colpita dalla sua morte e dalla sua testimonianza di vita.
E che ha manifestato insieme il proprio dolore e il proprio affetto, a lui e alla sua famiglia.
Una cerimonia funebre dove in molti hanno pianto. Ma dove si percepiva, nella chiesa dove Carlo e Ilaria si erano uniti in matrimonio, uno spirito di fede e di fiducia nella volontà di Dio.
Lo esprimevano i canti, lo ha espresso la numerosa partecipazione di sacerdoti che hanno concelebrato, e soprattutto lo esprimevano i volti sereni di sua moglie e di sua mamma.
Entro domenica contiamo di pubblicare l’omelia del parroco di Scarperia don Francesco Chilleri. E intanto qui riportiamo le parole, semplici e toccanti, del suocero di Carlo, Rovero Rogai
Carlo era una persona speciale, buona, umile, profonda, sensibile, pronto ad ascoltare tutti.
E’ stato un esempio di dignità e discrezione; nella mia lunga carriera di medico ho assistito centinaia e centinaia di persone che ci hanno lasciato, ma non ho ricordo del coraggio, della discrezione e della cristiana accettazione della volontà di Dio che Carlo ha manifestato.
Ci lascia un esempio di autentica fede e di coerenza di vita, e per tutto questo lo ringraziamo.
© Il Filo, Idee e notizie dal Mugello, dicembre 2014
In questi giorni mi si ingolfano le parole, pensate, pronunciate, scritte, cantate, … per la moltitudine di immagini che popolano la mia mente pensando a Carlo e a cascata a Ilaria, Grazia, Giovanni, Pietro, Lorenzo … tutti nomi e volti con cui ho condiviso in vari modi, pezzi importanti della mia esistenza. Ora ho il fiato di ricordare solo due istantanee di altrettanti momenti forti in cui ci siamo intrecciati con comune passione per quello che stavamo facendo. Quella giovanile fatta di “Cavallico & dintorni” in cui il suo volto è fuso con altri “compagni di cammino … come Cacio, Galga, Inno, Masino, Caino, Woodo, Jerry, Gissa, Flake, Cia, … . Poi quella matura sui banchi del Consiglio Comunale del nostro Borgo, sempre all’impronta di serietà e passione, gratuità e libertà di pensiero. Poi, quando si allentera’ l’ingolfamento a queste e altre immagini anvora riuscirò a mettere una didascalia. Per ora dico solo che sono grato alla Provvidenza di aver messo sul mio cammino il “volto” di Carlo e di tutta la sua famiglia.