Irregolarità nei rendiconti 2017-2019 del comune di Marradi, i chiarimenti della giunta
MARRADI – Qualche mese fa la Corte dei Conti aveva mosso dei rilievi, notando delle irregolarità, a tre vecchi bilanci consuntivi del Comune di Marradi, quelli degli anni 201-2018 e 2019. Sindaco era Tommaso Triberti, assessore al bilancio Rudi Frassineti. Così, di recente, l’opposizione di centrodestra, con i consiglieri Stefano Benedettini e Raffaella Ridolfi, è andata nuovamente all’attacco – già lo aveva fatto in campagna elettorale – con un duro comunicato (articolo qui), e Rodolfo Ridolfi, di Forza Italia, è giunto a ventilare la possibilità di un commissariamento del comune.
“Il Filo” ha chiesto spiegazioni sulla vicenda all’amministrazione comunale marradese, e Vittoria Mercatali, vicesindaco, ha accettato di chiarire e commentare.
Mercatali, cosa è accaduto? Sì, occorre chiarire la vicenda ed evitare allarmismi e strumentalizzazioni. Nel mese di marzo la Corte dei Conti, nell’ambito dei controlli che effettua ogni anno sui rendiconti inviati dagli enti, ha inviato al Comune di Marradi una nota, nella quale si evidenziavano delle irregolarità in merito ai rendiconti degli anni 2017, 2018 e 2019 e assegnava all’Ente termine di 7 giorni per inviare le proprie controdeduzioni.
Dai rilievi emergeva in particolare la necessità di rideterminare il risultato di amministrazione per queste annualità, ritenendo sussistere 160 mila circa di disavanzo non evidenziato nei rendiconti. Nonostante le difficoltà oggettive nel dover ricostruire in pochi giorni l’iter di approvazione dei rendiconti passati (peraltro essendovi stato nel frattempo un avvicendamento di personale), il Comune di Marradi ha inviato le proprie controdeduzioni, nelle quali si illustrava ampiamente come, ad avviso degli scriventi, gran parte dei rilievi fosse da ritenersi infondata.
E qual è stata la risposta della Corte dei Conti? La pronuncia definitiva della Corte, pervenuta il 6 luglio, ha accolto la maggior parte delle controdeduzioni prodotte, riducendo di oltre 100 mila euro il disavanzo da reimputare, e rideterminandolo pertanto in 60 mila euro circa, riferiti per circa 47 mila euro alla annualità 2017 e all’annualità 2018 per circa 13 mila, mentre nessun incremento è dovuto per l’annualità 2019.
Quindi adesso l’amministrazione comunale cosa deve fare? Alla luce di quanto sopra, il Comune di Marradi dovrà adottare misure correttive ed individuare risorse per la copertura finanziaria di questo ulteriore disavanzo, da ripianarsi in 3 anni. Chiaramente avremmo preferito poter impiegare diversamente queste risorse, tuttavia ci tengo a sottolineare come, da un lato, i controlli della Corte dei Conti rientrino nell’attività ordinaria della stessa, e che non vi sono motivi di attenzione specifica nei confronti dei bilanci del Comune di Marradi.
Peraltro, i rendiconti oggetto di controllo sono i primi redatti dopo l’entrata in vigore del sistema di armonizzazione contabile per gli Enti locali, ed è purtroppo comprensibile che nelle more dell’applicazione della riforma possano essersi commessi errori.
Quindi non si tratta di una situazione grave? Assolutamente no. Le cifre che dovranno essere reimputate, seppur – lo ripeto – fosse certamente preferibile impiegarle diversamente, non incidono in maniera determinante sulle risorse del Comune: basti pensare che il bilancio del Comune di Marradi ammonta, in sola spesa corrente, a quasi 4 milioni di euro, e pertanto il dover destinare la somma di 60 mila euro (da suddividersi in 3 anni) al ripiano del disavanzo generato in seguito a questa pronuncia non rappresenta una difficoltà insormontabile.
Il bilancio del Comune di Marradi, pur scontando le difficoltà che tutti i piccoli Enti incontrano sia in termini di disponibilità economiche che di carenze di personale, che peraltro speriamo di arginare a breve con nuove assunzioni, ha consentito in questi anni non solo di far fronte alle funzioni fondamentali attribuite ai comuni ma anche di portare avanti scelte politiche importanti per lo sviluppo del tessuto sociale, il sostegno alle famiglie e alle imprese, che certo non sarebbero stati possibili se la situazioni finanziaria dell’Ente fosse quella che viene descritta, perciò il catastrofismo di alcune dichiarazioni farebbe addirittura sorridere se non fosse tanto maggiore lo sconcerto per la leggerezza con cui allarmismi di questo genere vengono riportati alla cittadinanza.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 Luglio 2023