La brutta caduta di Stefano Tagliaferri dalla scarpata nella Valle dell’Inferno: non è in pericolo di vita
FIRENZUOLA – Non è in pericolo di vita, ma se l’è vista brutta e ha rischiato grosso Stefano Tagliaferri detto “Cantù”, con quella caduta dalla scarpata nella valle dell’Inferno. Sì, perché è lui l’escursionista borghigiano recuperato ieri nel primo pomeriggio dall’elisoccorso, nella valle dell’Inferno. Una zona che Stefano Tagliaferri conosce benissimo, e che ha percorso mille volte, in direzione della Lastra. E così aveva deciso di fare anche ieri, domenica in tarda mattinata. Pare che però abbia sbagliato sentiero, e che abbia cercato di ritornare sulla strada giusta salendo un costone. E lì c’è stata la brutta caduta, un volo di qualche decina di metri, per cause da accertare: forse è inciampato, forse un lieve mancamento per il caldo e il peso dello zaino, fatto sta che Tagliaferri è scivolato giù dalla ripida scarpata senza neppur chiedere aiuto alla moglie che era con lui, e che lo ha visto scomparire d’un tratto.
Sono stati attimi di terrore, perché Stefano sembrava sparito, essendo rotolato fin dentro un macchione, e forse, fortunatamente, la caduta è stata attutita da qualche grosso ramo di un albero. La moglie ha chiesto aiuto, è stato allertato il 118 che ha subito inviato l’elisoccorso, con l’intervento del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco, che dopo averlo imbracato, lo hanno caricato con un verricello sul velivolo diretto verso il nuovo pronto soccorso di Careggi, dove Tagliaferri è arrivato in codice rosso. Ricoverato in sub-intensiva è stato sottoposto a una serie di esami, e se la caduta non ha leso organi vitali, gli ha però causato un trauma cranico, numerose costole rotte e una “ammaccatura” -per fortuna solo un’ammaccatura-, qualche vertebra.
Stefano Tagliaferri è figura molto nota a Borgo San Lorenzo, sia per la sua attività nella parrocchia di Borgo San Lorenzo, che per aver ricoperto le cariche di vicesindaco borghigiano e di presidente della Comunità Montana; adesso è membro della Fondazione Estote Misericordes. E in tanti ieri si sono interessati, con preoccupazione, delle sue condizioni di salute, e gli inviano un augurio forte perché torni prima possibile alle sue tante attività.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 30 luglio 2018