“La fine del viaggio”, la seconda parte del racconto di Luca Tagliaferri
MUGELLO – Seconda parte del racconto “Il Viaggio” firmato da Luca Tagliaferri (qui la prima parte).
Dopo un breve scorrere del tempo, mi rialzo dal prato e sempre scortato dai miei inseparabili animali mi avvicino ai margini del bosco. Improvvisamente dalle fronde boscose appaiono i miei cari: i nonni, il babbo, lo zio ed un caro cugino, compagno di tante avventure materiali. Eterei, impalpabili, intoccabili mi stringono in una morsa ideale piena di amore.
Circondato dagli animali e dagli umani, vengo indirizzato verso i limiti del prato, al confine con la foresta. Vorrei entrarvi ma ne vengo impedito pero’ passeggiando sul limite tra il prato e il bosco, posso guardare all’interno dove il buio e’ cancellato da una luce “divina”.
Riconosco decine di volti femminili e maschili che mi sorridono e mi fanno cenni di saluto con le mani. Anche loro non possono oltrepassare il limite boscato, solo se richiesto da strette parentele. Il cammino potrebbe diventare interminabile, ma i miei accompagnatori mi fanno cenno che il tempo a mia disposizione sta per scadere.
Allora tutti insieme mi accompagnano al ponte. Ivi giunti, saluti e baci, fantasmagorici e coccole agli animali. Poi mi pregano di attraversare il ponte, questa volta da solo perché i miei amici pelosi rimarranno con loro. Controvoglia sono costretto ad accettare. Attraverso lentamente la passerella color arcobaleno ed imbocco a breve il buio tunnel di ritorno. Per abbreviare la tristezza inizio a correre e in breve tempo giungo alla fine del tunnel. Lacrime calde e salate mi bagnano le guance nel torpore del dormiveglia e mi costringono ad un brusco risveglio.
Ai piedi del divano, le scarpe mi aspettano mentre la voce di una delle mie figlie mi riporta alla realtà.
Scoronconcolo
Asino Sapiente
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 marzo 2024