La notte dopo la grande paura, “voci” da Marradi
MARRADI – Dopo la grande paura come hanno passato i marradesi la notte tra lunedì e martedì? Per cercare di capire quale clima si respiri a Marradi il giorno dopo le scosse abbiamo raccolto alcune voci. Paolo Bassetti ad esempio, ex sindaco di Marradi (in carica fino al 2013), ha scelto di passare in poltrona, in salotto, la notte dopo il sisma. Racconta: “Ho dormito in casa. Però sono un po’ più pauroso di mia moglie, che è andata a letto. Io invece sono rimasto in salotto, su una poltrona, per essere pronto a uscire in caso di emergenza. Tante persone che conosco, comunque, hanno dormito in auto, forse qualcuno lo farà anche stanotte”. E ricorda anche gli attimi concitati delle scosse di lunedì mattina: “La prima l’abbiamo sentita meno, ma la seconda è stata fortissima. Siamo subito scappati e usciti in giardino. Erano tutti fuori; anche se la mia è una villetta in cemento armato, non me la sono sentita di rientrare e stare in casa. Io abito a Biforco: sono uscito in strada, ho degli amici che stanno in piazza e vicino alla stazione e sono andato verso quelle zone. Sono andato a prendere un caffè per rincuorarmi un po’. C’è paura, bisogna essere un po’ fatalisti ma di paura ce n’è tanta. Stanotte, però, tornerò in camera”.
Dopo la prima paura anche Anna, che abita in un’antica casa della zona di Badia, ha dediso di passare comunque in casa la notte tra lunedì e martedì. Racconta: “Noi siamo sempre rimasti a casa, perché io qui mi sento sicura, siamo dentro a un edificio del complesso di Santa Reparata della Badia, che è una delle chiese più vecchie di tutto il Mugello, dove c’è stata la prima Misericordia. Io qui mi sento al sicuro, quindi abbiamo scelto restare a casa, poi io ho gli animali. Non mi muoverei mai. Mia cugina, invece, che aveva la bambina spaventatissima, e alla fine ha deciso di andare a dormire dai suoceri a Riolo. Però adesso è tornata giù. Tanto comunque poi devi tornarci a casa”. “Tra l’altro – racconta ancora – qui noi siamo gli unici residenti, per gli altri vicini sono tutte seconde case e c’era ancora gente in ferie. Alle 6.00, dopo la prima scossa, sono partiti tutti. Non c’è rimasto nessuno”.
“Per Marradi i terremoti purtroppo non sono una novità – commenta Rodolfo Ridolfi – A partire da quello famosissimo del ‘600 che fece molte vittime e lesionò la chiesa di San Lorenzo, fino a quello di inizio 900′, il comune dell’Alto Mugello ha sempre avuto a che fare con i movimenti sismici. Mi ricordo che fin da piccolo i nostri genitori ci insegnavano ad andare in strada per la nostra sicurezza. Fortunatamente questa volta, nonostante il terremoto sia stato un po’ più forte di quello del 2013, non ci sono stati danni. Solo tanta paura ed un po’ di polvere smossa”.
E anche l’ex sindaco Graziano Fabbri ha vissuto questi due giorni senza cedere all’apprensione: “Quando è venuta la scossa forte ieri notte sono uscito di casa come tutti ma poi sono rientrato a dormire. Anche ieri mattina, quando mi sono alzato, sono rimasto tranquillo. È assolutamente capibile se uno ha paura, ma credo sia necessario trasmettere tranquillità e cercare di ritornare alla normalità delle cose”.