La Regione stanzia altri fondi per i lavori all’ospedale del Mugello. “Ma ora il cantiere deve essere aperto, senza altri ritardi”, dice Luca Margheri
BORGO SAN LORENZO – L’Ospedale di Borgo San Lorenzo è un servizio fondamentale, ma è sempre stato anche un problema. Una struttura che già prima d’essere inaugurata aveva passato mille vicende – la prima pietra fu messa nel 1970 e fu aperto 17 anni dopo -, e nella sua vita “operativa” ne ha già passate altrettante. La più rilevante quando nel lontano 2012 i tecnici scoprirono che nella costruzione qualcosa non andava e parlarono di “scarsa qualità dei materiali impiegati” e di “non rispondenza delle strutture rilevate da quelle progettate”. Tra quelli che si sono presi a cuore la questione c’è Luca Margheri, attuale capogruppo della lista civica “Cambiamo insieme”, che nel 2013 costituì un Comitato per la salvaguardia dell’ospedale del Mugello e molte volte è intervenuto per sollecitare i necessari interventi al fine di garantire una struttura sicura e rinnovata.
“Ora basta – dice Margheri al quotidiano La Nazione-, è una questione vitale. Viviamo in una zona sismica, l’ospedale deve essere a norma. E il suo adeguamento strutturale deve essere una priorità assoluta. Questo continuo slittamento dei tempi ci preoccupa non poco. Peraltro i costi continuano ad aumentare e questo crea ulteriori difficoltà. Credo che davvero il Mugello tutto, a cominciare dalle istituzioni locali, in modo unitario avvii una vertenza ospedale con la Regione e l’USL pretendendo che il cantiere apra al più presto, senza ulteriori dilazioni.”
Una ulteriore difficoltà è costituita dall’aumento dei costi, legato all’aggiornamento dei computi estimativi, che ha fatto salire la spesa di altri 16 milioni di euro. La Regione di recente è intervenuta e con una delibera, ritenendo “l’intervento di adeguamento antisismico dell’Ospedale del Mugello imprescindibile e improcrastinabile, in considerazione della vulnerabilità sismica della zona in cui l’ospedale insiste”, ha stanziato oltre 7 milioni, autorizzando l’Azienda Usl a mettere dal proprio bilancio altri 5 milioni e 660 mila euro a disposizione dell’ospedale.
“Benissimo queste nuove disponibilità economiche – nota ancora Margheri – ma adesso occorre accelerare sull’inizio effettivo dei lavori, visto che nel 2018 una nota dell’USL garantiva ‘la certezza che i lavori inizieranno nel 2019 interessando 10.700 metri quadrati di superficie tra interventi di nuova costruzione e di ristrutturazione’. E si specificava che nel secondo semestre del 2020 sarebbe iniziata la realizzazione del nuovo ingresso e della nuova palazzina. Niente è stato fatto. E vorremmo sentire più forte e continua la voce dei nostri amministratori locali. L’ospedale è servizio troppo importante, le istituzioni mugellane non possono essere così rassegnate e silenti”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 11 febbraio 2023