Laghetti anti-siccità? Se ne faranno tre, e ci penserà il Consorzio di Bonifica, dopo un’attesa lunga quindici anni

Nel 2017 i laghetti previsti erano cinque, questi.
MUGELLO – “L’Unione dei Comuni del Mugello non perderà 1 milione e 800 mila euro, ma anzi con il nuovo accordo sugli Interventi di mitigazione e valorizzazione ambientale delle aree attraversate dalla linea ferroviaria AV/AC Bologna-Firenze che nei prossimi mesi andremo a sottoscrivere, la Regione Toscana stanzierà 5 milioni e 900 mila destinati all’Unione dei Comuni del Mugello per opere di mitigazione e valorizzazione ambientale”: lo sottolinea l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni, a proposito della restituzione da parte dell’Unione dei Comuni del Mugello alla Regione Toscana, per non aver realizzato il progetto dei laghetti di fondovalle, pensati quindici anni fa per le necessità idriche delle aziende agricole locali.
Aggiunge Monni: “La comunicazione del Genio Civile è necessaria per la chiusura del vecchio accordo e propedeutica alla sottoscrizione del nuovo. Con l’occasione vorrei ringraziare i Sindaci del Mugello che stanno dimostrando un nuovo attivismo per portare a termine questo accordo che viene da lontano”.
Parla dunque di nuovo attivismo dei sindaci l’assessore regionale. Evidentemente in passato qualcuno – tecnici o amministratori – ha dormito, o comunque non ha fatto scelte in grado di sbloccare il progetto laghetti, previsto e finanziato con i fondi dell’Addendum dell’Alta Velocità.
Lo riconosce con onestà anche il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni Stefano Passiatore: “Il fatto che si arrivi dopo così tanti anni a dover ancora progettare interventi è indice di qualcosa che non ha funzionato. Oggettivamente non si può, dopo 15 anni, dover ancora progettare opere di compensazione. L’importante adesso è giungere comunque ad una chiusura in tempi rapidissimi rispetto a quanto fatto in passato”.
A bloccare la realizzazione delle opere era il nodo della gestione. Che nessuno aveva sciolto, per molti anni: “Abbiamo trovato – spiega Passiatore – una formula sostenibile per tutti, riguardo alla realizzazione e gestione degli invasi. Perché gli oneri della gestione non possono gravare sulle aziende agricole, che oggi sono peraltro particolarmente provate per la crisi economica. Era impensabile che potessero accollarsi i costi di manutenzione e gestione degli invasi. Abbiamo così proposto questa nuova formula a Regione Toscana: tre invasi saranno realizzati e mantenuti dal Consorzio di Bonifica. Saranno invasi promiscui, e non soltanto irrigui, e questo fa sì di evitare che la manutenzione sia a carico delle aziende agricole.”
I tre invasi sono previsti tra i Comuni di Scarperia e San Piero e di Borgo San Lorenzo. In origine erano molti di più, quelli previsti nell’ambito degli accordi e dei finanziamenti per l’alta velocità, più di dieci. Poi ogni volta che se ne è riparlato, il numero è diminuito. Nel 2017 (articolo qui), erano ancora cinque. Adesso tre…