L’allarme della Chi-Ma: “Servono le stesse agevolazioni previste per il turismo”
SCARPERIA E SAN PIERO – Le telecamere del telegiornale regionale ieri sono andate ad una delle realtà imprenditoriali più grosse del Mugello: la Chi-Ma, storica lavanderia industriale, che in questo periodo di emergenza sanitaria, continua a lavorare sanificando le biancherie delle residenze per anziani. Ma con la chiusura di alberghi e ristoranti, il fatturato è completamente crollato. “Un’azienda che giornalmente lavava 300 quintali – racconta l’amministratore delegato Pietro Chirico – ,oggi lava dai 15 ai 20 quintali a settimana”.
Molti i dipendenti purtroppo in cassa integrazione, in un settore che sì il governo indica come servizio essenziale, ma dall’altro essendo legato per il 90% ad alberghi e ristoranti, vede il suo maggior partner commerciale fermo.
A lanciare quindi l’allarme è il consorzio che unisce le lavanderie industriali toscane: “Servono le stesse agevolazioni previste per il turismo – spiega Marco Chiari, coordinatore del gruppo giovani imprenditori di Assosistema Confindustria – essere all’interno della filiera del turismo avrebbe voluto dire avere riconosciuto un blocco dei pagamenti dei contributi, delle IVA, dell’F24, dando una boccata d’ossigeno anche alle nostre realtà, che sono fondamentali all’interno della filiera del turismo”.
Andrea Pelosi
(Foto copertina: Fotocronache Germogli)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 marzo 2020