Forni riaccesi e piano industriale presentato. Il salvataggio delle Ceramiche Pecchioli (ma meglio sarebbe dire Chini-Pecchioli)- è compiuto.
Oggi i rappresentanti della nuova proprietà, la multinazionale belga “Koramic Chemicals & Ceramics”, hanno visitato il piccolo stabilimento di Borgo San Lorenzo, accompagnati dal sindaco Paolo Omoboni. E già sono state riassunte sette persone, per rendere avvio alla produzione ceramica.
Pochi ci avrebbero scommesso, quando nel febbraio scorso fu dichiarato il fallimento dell’azienda, per la difficile situazione finanziaria che si era creata negli ultimi anni. Un fallimento che aveva fatto mettere in mobilità sedici persone. E interrompere una storia produttiva di alta qualità, quella delle ceramiche Chini, che durava quasi da un secolo.
Ora tutto riprende, e, sembra, su basi molto solide, perché la nuova proprietà è u colosso internazionale, e ha manifestato l’intenzione di investire sulle ceramiche Chini. Nel piano industriale di rilancio si prevedono infatti oltre un milione di investimenti, e un fatturato, a regime, ovvero nel 2020, tra 2 milioni e mezzo e tre milioni di euro -già nel 2016 si prevede un fatturato di 1 milione e 350 mila euro-. A questo proposito si prevede anche di cambiare sede produttiva: sempre a Borgo San Lorenzo, ma in un capannone più ampio. E dal 2018 si tornerà a riassumere. E sono previsti investimenti in comunicazione e marketing, ed anche negli impianti, con l’acquisto di un forno più moderno.
Molto soddisfatto si dichiara il sindaco di Borgo San Lorenzo, che insieme all’assessore Claudio Boni, e al sindacato, ha tessuto la tela del salvataggio: “C’è grande soddisfazione alla luce di quanto emerso nell’incontro di questa mattina -dichiara Omoboni- ringrazio tutti gli attori della vicenda, dalla Città Metropolitana di Firenze, l’azienda Koramic Chemicals & Ceramics e le Organizzazioni Sindacali. Quello ottenuto è un risultato di cui dobbiamo andare fieri non solo come amministrazione locale ma anche come territorio, perché Pecchioli e Chini rappresentano la nostra storia e la nostra identità. In un momento in cui la materia del lavoro rappresenta il tema primario su cui le amministrazioni devono lavorare questo rappresenta un grande segnale di speranza x il futuro del nostro territorio”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 Luglio 2015





