Le iniziative culturali a firma RSA San Giuseppe di Ronta
BORGO SAN LORENZO – Riparte un nuovo ciclo dei “Giovedì della San Giuseppe”, il 18 febbraio alle 21.00. Il tema sarà “Il banchetto: nutrire il corpo, la mente, lo spirito”, intorno ad una tavola apparecchiata simbolicamente, nella cappellina della Casa San Giuseppe di Ronta, in un alternarsi di voci dei due relatori che prenderanno in esame il nutrimento da diversi punti di vista. La prima voce svilupperò il tema del nutrimento della mente, la seconda, invece, dal punto di vista dello spirito.
Lo stile sarà, come per i precedenti, uno scambio con i presenti, che potranno liberamente intervenire. Per chiudere sarà nutrito anche il corpo condividendo, alla fine, i manicaretti portati da ognuno dei partecipanti. La struttura degli incontri vuol così riprodurre i vari livelli di cui ogni essere umano è costituito, ognuno dei quali va nutrito e curato. Si partirà con “il nutrimento della coppia”, di cui parleranno Daniela Giovannini, direttrice della casa e counselor professionista, e Suor Maria Teresa Ricci delle Serve di Maria di Ravenna. A seguire, “Il nutrimento dei figli” e “Il nutrimento della comunità”. Nell’ultimo incontro saranno protagonisti i partecipanti stessi, che porteranno all’attenzione dei presenti ciò che per ciascuno costituisce oggi un nutrimento della mente o dello spirito, per finire poi con una cena insieme.
Il giorno dopo, alle 18.00, Daniela Giovannini presenterà il progetto “La voce che cura”, alla biblioteca di Borgo San Lorenzo. Il progetto, sempre a cura dell’RSA di S. Giuseppe, è stato realizzato in collaborazione con gli “Amici delle biblioteche”, la ProLoco di Ronta, la Banca del Tempo “Il Giardino delle Ore” e con il patrocinio del comune di Borgo San Lorenzo. L’evento propone una lettura agli ospiti della San Giuseppe grazie a coloro che hanno messo a disposizione la propria voce come veicolo di vicinanza e cura.
Il progetto intende promuovere la comunicazione interpersonale verso persone con grave degrado cognitivo, attraverso l’uso della voce, come strumento per il benessere della persona, mezzo di vicinanza ed empatia.
Irene De Vito
©Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 febbraio 2016