
BORGO SAN LORENZO – Quella che si sta chiudendo è stata una settimana molto intensa per la Protezione Civile dell’Unione dei Comuni del Mugello, impegnata, insieme agli altri soccorritori, nella gestione di un’emergenza maltempo forse senza precedenti, almeno recenti. La racconta Lorenzo Morini, geologo, responsabile della struttura, affiancato dai tecnici Camilla Parigi, dottore forestale, operatore tecnico di sala operativa, e Manuele Falciani, anche lui dottore forestale e operatore tecnico. Sono loro che hanno coordinato e diretto le operazioni, insieme naturalmente a Vigili del Fuoco, Carabinieri e associazioni di volontariato.
Quando è scattata l’emergenza?
“Il Centro Coordinamento soccorsi – spiega Morini – è stato convocato giovedì sera, per l’alllerta, inizialmente prevista con codice arancione. La prima chiamata è poi arrivata nella notte tra giovedì e venerdì, intorno alle 4.00, per una frana nella zona di Luco, come da procedura abbiamo allertato anche il personale reperibile del Comune, per la chiusura della strada interessata”.

Da quella prima chiamata il vostro lavoro non si è più interrotto?
“Dopo circa mezz’ora, alle 4.30, ci hanno chiamato i Carabinieri per chiudere il Ponte a Vicchio. Naturalmente lungo la Sieve abbiamo una serie di sensori che rilevano il livello dell’acqua, eravamo già in massima allerta. Quella di venerdì è stata la giornata più intensa. Dopo quelle prime chiamate è iniziato un incessante lavoro coordinato con le forze dell’ordine, le associazioni di volontariato e gli operai forestali dell’Unione dei Comuni del Mugello. La notte tra venerdì e sabato abbiamo dormito qui in centrale operativa”.
Quali sono stati i vostri principali interventi?
“Venerdì abbiamo aperto il Centro operativo intercomunale. Tra le emergenze c’erano gli allagamenti, nella zona artigianale di Vicchio e in quella di Campomigliaio, dove abbiamo inviato l’idrovora più potente di cui disponiamo. Se i Vigili del Fuoco con il loro elicottero sono intervenuti nelle situazioni più critiche, c’è stato da intervenire anche in alcune aziende agricole, dalle quali abbiamo evecuato gli animali, caricati su camion poi scortati dalla forze dell’ordine nei passaggi più difficili. Siamo intervenuti all’interno dell’ospedale del Mugello, dove si erano allagati i vani ascensore, e l’acqua, salendo, rischiava di raggiungere i quadri elettrici, far saltare l’energia elettrica e interrompere l’attività dell’ospedale. Tra venerdì e sabato ci hanno chiamato anche dall’Istituto Chini, sempre per svuotare con le idrovore il vano ascensore, e siamo intervenuti all’ufficio postale di Borgo San Lorenzo”.

Venerdì le strade erano un caos
“In situazioni come quella non si riesce neanche ad emettere ordinanze formali di chiusura delle strade, non c’è il temmpo materiale e poi la situazione cambia di continuo, tutti chiamavano per sapere se una certa strada, o un’altra, erano aperte o chiuse; ma ripeto che in quelle situazioni non ha senso questa domanda, le cose cambiano di continuo. Per quello ci raccomandiamo sempre, in questi casi, di limitare gli spostamenti a quelli strettamente necessari. In quelle ore il Mugello era spaccato, le principali direttrici erano interrotte: con Firenze, tra Borgo e San Piero a Sieve, tra San Piero e Barberino con gli allagamenti nella zona del Portichetto, ma anche tra Borgo e Vicchio e tra Vicchio e Dicomano”
Cosa possiamo dire sul fronte delle frane?
“La situazione era drammatica, come tutti sanno. Tra le situazioni più complesse c’erano quelle di Ronta, Marzano, Casaglia, dove c’è un intero versante in movimento. Poi Vicchio, al Poggiolo, sulla strada per Rupecanina, la Panoramica Ronta Gattaia. A Striano, nei pressi di Ronta, si è prima tentato di raggiungere le persone isolate via terra poi, viste le difficoltà, sono state evacuate domenica in elicottero dai Vigili del Fuoco. E ci sono state molte frane in Alto Mugello. In tutto si parla di centinaia di frane che hanno interessato il nostro territorio”.

Chi ha operato con voi in questa emergenza?
“Tra le associazioni di volontariato non posso non citare la Vab Mugello, la Pubblica assistenza Bouturlin di Barberino di Mugello, le Misericordie di Barberino e Firenzuola, la Apcv di Marradi, ma l’elenco sarebbe lungo e tutte le associazioni che hanno dato una mano sono state preziose. Abbiamo ricevuto l’aiuto fondamentale della colonna mobile di Protezione civile della Regione Liguria e con la colonna mobile Toscana ha operato in Mugello in questi giorni anche una confraternita di Misericordia proveniente dall’Isola d’Elba”.
Per il fine settimana è prevista una nuova allerta, come vi state preparando?
“Siamo in contatto continuo con la regione Toscana e la città Metropolitana. Vari Comuni hanno chiesto alla Regione sacchi di sabbia da distribuire ai cittadini per proteggere abitazioni e fondi commerciali. Ieri (giovedì 20 Marzo) il polo logistico regionale ne ha assegnati 2 mila al Mugello, che sono stati ritirati e sono in distribuzione, da posizionare nei punti più sensibili. Questa mattina abbiamo una nuova riunione dell’unità di crisi, le precipitazioni attese sono molto minori di quelle della scorsa settimana, ma il terreno è già saturo, la cosa andrà seguita con attenzione”.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 Marzo 2025