Linea Faentina, Giannelli (Lega): “Riapertura non cancella i problemi strutturali che si trascinano da sempre”
DICOMANO – Il capogruppo centrodestra Dicomano sottolinea anche come “il territorio ha bisogno di investimenti e di una linea efficiente”.
E così, dopo le drammatiche vicende che avevano portato alla chiusura del tratto Faenza – Marradi, la Faentina è tornata ad una (parziale) normalità, ed alla riapertura del 27 dicembre, sia pure con l’utilizzo di bus sostitutivi in alcune fasce e tratte. In questi giorni abbiamo letto fiumi di parole da parte di pendolari insoddisfatti e vari esponenti delle istituzioni locali.
Crediamo sia opportuno però riportare ad una visione obiettiva della situazione della linea, ed alle cause delle polemiche ultra ventennali che si trascinano, nonchè ad una chiara individuazione di chi è responsabile delle carenze della Faentina-
La linea Faentina, da sempre, è stata avversata proprio da chi l’ha realizzara. E questo perchè è una linea sicuramente passiva, che non dà reddito, e questo ha portato sempre ad una preclusione verso questa. Scelte progettuali ed infrastrutturali insufficienti (in primis, le gallerie ed il loro essere in contrasto con la linea elettrificata) nonchè, da parte dei comuni, il mancato sviluppo urbanistico attorno alla linea, (che avrebbe potuto dare slancio alla stessa) i finanziamenti distratti altrove, sono tutti fattori che hanno contribuito alla forte criticità della linea, ed a problemi strutturali.
La Faentina, se ben gestita, avrebbe potuto offrire un buon servizio all’utenza, portando anche vantaggi economici ai paesi interessati in fatto di commercio, turismo e uno sviluppo delle aziende della zona. E’ però chiaro che non sono certo sufficienti i nuovi (tra l’altro per ora non pervenuti) treni blues per rendere davvero efficiente una linea con problemi strutturali. Occorre investire progetti e risorse, da parte degli enti preoposti e delle istituzioni tutte, per invertire la rotta. Tutto quello che finora e mancato. Perchè le colpe del disastro attuale sono da ripartire. Tra tutti. Ferrovie e Regione Toscana in primis.
Giampaolo Giannelli, capogruppo centrodestra Dicomano
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 dicembre 2023
La linea faentina se ben utilizzata è una risorsa importante, certo che con poche corse programmate, lentezza nel percorso, ritardi, ecc. ecc. non soddisfa le esigenze. Per quanto riguarda i costi non credo che le altre Società di trasporto pubblico, vedi linee metropolitane, siano in attivo.
Sulla ferrovia Faentina , c’è un errore di fondo , la mancata richiesta in fase di costruzione della T.A.V. di fare una interconnessione fra la T.A.V. e la ferrovia faentina . Guarda caso in quel periodo io stesso fui pubblicato anche sulla Nazione , chiedevo di fare questa benedetta interconnessione ,dicendo che se si fosse fatto questo abbinamento tutto quello esistente in Mugello sarebbe raddoppiato di valore ma un politico ancora oggi esistente , rispose , che il sonno della ragione genera mostri . Non sarebbe mai troppo tardi a chiedere di fare una interconnessione nei pressi di San Piero dove le due ferrovie viaggiano affiancate per oltre 200 metri , ed elettrificare il tratto che arriva fino a Borgo . sarebbe una cosa anche di poco impegno .