Liste d’ingresso degli anziani nelle Rsa bloccate in Mugello: l’allarme dei familiari
MUGELLO – Perché quelle liste d’attesa non scorrono? Eppure si sono liberati, dall’inizio dell’anno decine di posti. Se lo chiede il Comitato dei familiari dei ricoverati nella RSA Villaggio San Francesco.
E il problema non riguarda soltanto “San Carlo”, che è la più grande casa di riposo del Mugello, con i suoi 118 posti letto. Perché la lista d’attesa degli anziani che chiedono di entrare, in convenzione, e quindi con un contributo da parte dell’ASL, in una Rsa è unica per tutto il Mugello.
Funziona così: se un anziano diventa non autosufficiente e la famiglia decide di usufruire di una casa di riposo si rivolge all’Assistente Sociale del Comune di Residenza per attivare la procedura prevista per l’ingresso in Rsa.
Entro un mese dalla presentazione dei documenti, l’ASL dovrà comunicare al parente se l’anziano ha diritto o no ad entrare in graduatoria per l’erogazione della Quota Sanitaria. Quando, per effetto dello scorrimento, diventa primo in graduatoria, l’Asl comunica ai parenti che è possibile accedere ad una Rsa e i parenti scelgono, in base alle loro esigenze e alle disponibilità delle Rsa, la Struttura.
Essere ospitati in Rsa senza un aiuto dei servizi pubblici è parecchio oneroso, visto che le rette si aggirano intorno ai 3 mila euro al mese. Per questo si fa richiesta in regime convenzionato. La retta in questo caso è composta da una “quota sociale” che è a carico dell’anziano e della sua famiglia, e una “quota sanitaria”, a carico dell’ASL. In pratica la quota sanitaria ammonta alla metà dell’intera retta, adesso circa 58 euro al giorno. Se poi anziano e i tenuti agli alimenti (coniuge e figli) hanno un’ISEE bassa è possibile avere anche un contributo sulla quota sociale da parte della Società della Salute.
Qual è dunque il problema denunciato adesso dal Comitato dei familiari? Dall’inizio dell’anno la lista di attesa per l’accesso alle case di riposo del Mugello con la quota sanitaria a carico dell’USL è bloccata. Con gravissimi disagi per gli anziani e le loro famiglie.
I familiari hanno scritto una lettera al direttore della Società Salute Mugello e per conoscenza al presidente regionale Eugenio Giani e all’assessore Spinelli. “Come comitato rappresentiamo sia utenti in carico alla Zona Mugello sia utenti sulla zona fiorentina, nord/ovest e zona sud/est. Ormai da molti mesi la lista d’attesa per l’assegnazione della quota sanitaria sulla zona Mugello è completamente ferma, mentre sulle altre zone sembra che ci siano piccoli scorrimenti anche se lenti. I familiari si domandano: come mai? Che tipo di problematiche ci sono? Che politica viene applicata in materia di anziani non autosufficienti e del loro accudimento?”
Nel 2024, dice il Comitato, in modo inspiegabile, la Società della Salute Mugello non fa scorrere la graduatoria, bloccando così tutti gli accessi convenzionati. Eppure via via i posti si liberano: gli anziani muoiono – solo alla Rsa San Francesco si sono liberati 15 posti letto -, ma la lista d’attesa è ferma. Di fatto, in questo modo, ASL e Società della Salute risparmiano, perché si utilizzano meno quote sanitarie, un risparmio finora di diverse centinaia di migliaia di euro, visto che per ogni anziano è prevista una quota sanitaria di 58 euro/giorno.
I familiari però lo evidenziano: tutto questo crea “un grande disagio alle famiglie, che devono sostenere i costi importanti per l’inserimento in Rsa a totale carico loro”. Ed è problema non da poco. Perché o si trova una badante, o si è costretti a inserire l’anziano in rsa come privato, accollandosi cioè l’intera retta. E ogni mese sono costi da 2000 euro, per la badante, da 3000 euro per le case di riposo. “Una situazione insostenibile per tante famiglie, spesso drammatica”, dicono i familiari.
Il Comitato solleva altri interrogativi: “Oltre al non scorrimento della lista abbiamo riscontrato un’altra problematica; quella di avere, molta difficoltà a capire i criteri e il punteggio per l’inserimento degli anziani nella lista d’attesa, esiste un regolamento per ogni SDS? Per ogni comune? Se questo regolamento riporta dei criteri? Oppure ogni zona/comune può in autonomia stabilire i propri?
Molti familiari ci riportano che i propri anziani non sono neanche stati inseriti nelle liste d’attesa per il superamento del punteggio senza in realtà sapere neanche qual è il limite per l’accesso a tale graduatoria avendo comunque il riconoscimento di un ISO GRAVITA’ alto (4 o 5). Può essere escluso dalla graduatoria una persona riconosciuta non autosufficiente solo per il superamento del punteggio? Non è sufficiente il riconoscimento della non autosufficienza per l’inserimento nella lista d’attesa per la quota sanitaria?”
Ma soprattutto rimarcano il peso economico che si viene a creare, e notano anche che dal momento in cui l’anziano è inserito in lista “le famiglie non hanno neanche diritto a nessun contributo alternativo, lasciando di fatto tutto il carico assistenziale ed economico sulle spalle dei familiari”.
Il direttore della Società della Salute Mugello Marco Brintazzoli – in un articolo su La Nazione ha dato questa spiegazione: “Nell’ultimo anno le richieste per inserimenti in RSA sono molto aumentate, rispetto al passato. E nei prossimi giorni ho un appuntamento in direzione Asl per riprogrammare il budget delle quote sanitarie: dobbiamo aumentare il budget per far fronte a questo cambiamento di esigenze nel tessuto sociale mugellano, dove ora si fa maggior ricorso al ricovero in casa di riposo”. Brintazzoli in parte ha rassicurato: “Ultimamente abbiamo iniziato a recuperare il turn-over con lo scorrimento delle liste d’attesa, ma va detto che questo non è sufficiente”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 14 Settembre 2024
Ottimo articolo entra molto bene nei dettagli
Molti discorsi ma pochi i fatti . cosa direbbe padre Massimo che il ricovero l’ha fondato ? padre Massimo faceva tutto con la provvidenza e riusciva ad accogliere tutti coloro che ne avevano bisogno , ora con le asl e le organizzazioni della salute non siamo in grado di provvedere ai nostri vecchi .
Sapete perché ? Perché al posto di Padre Massimo ci sono i partiti e gli uomini politici .