Ex-stalle di Ricavo, l’amianto sarà presto rimosso: l’impegno del Comune di Scarperia e San Piero
SCARPERIA E SAN PIERO – Un lettore ha contattato il “Filo” chiedendo che si scrivesse qualcosa su una situazione ambientale pericolosa, legata alla presenza di Eternit, e quindi di amianto, di una struttura abbandonata, nelle campagne tra Scarperia e San Piero e Barberino di Mugello, in località Ricavo -vicino al laghetto di Galliano- e poneva una domanda: “Come è possibile che il comune, la polizia municipale ed altre autorità, ignorino un così evidente danno ambientale?”.
Siamo nel territorio del Comune di Scarperia e San Piero, e così abbiamo chiesto spiegazioni a quel Comune. E stavolta non è vero che l’amministrazione comunale abbia ignorato la questione. Anzi, sta per intervenire, nonostante che l’area sia privata.
La proprietà era della Cooperativa Edile Barberinese (CEB), e l’obiettivo era di convertire quei volumi in un insediamento residenziale. Appartamenti al posto della grande stalla coperta da Eternit. Poi però c’è stato il fallimento della CEB e tutto è rimasto bloccato per anni. Il curatore fallimentare non aveva certo i fondi per la bonifica dell’amianto, e alla fine il giudice ha messo a carico del Comune l’obbligo di provvedere, con un progetto di bonifica del tetto.
Il Comune così ha adempiuto, affidando il lavoro a una ditta specializzata: “Nell’arco di un paio di mesi -spiega il geo. Dante Albisani, responsabile del Servizio Tecnico- provvederemo alla messa in sicurezza, ovvero l’area sarà recintata, saranno tolte le lastre, e sigillate. Resterà lo scheletro della struttura, in attesa dell’asta a seguito del fallimento”. Il costo dell’intervento? Circa 40 mila euro, che con ogni probabilità resteranno a carico dell’ente pubblico. Che in teoria si potrebbe rivalere, ma non sarà certo facile in una situazione fallimentare.
Cosa sorgerà al posto delle vecchie stalle? Il Comune di Scarperia e San Piero sta rinnovando gli strumenti urbanistici, ed è probabile che la precedente previsione residenziale sia cancellata. Quindi la nuova destinazione urbanistica è tutta da decidere.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 novembre 2019