M5s al nuovo presidente dell’Unione: “Ora parliamo di cose fondamentali”
MUGELLO – Non vogliamo spendere più parole su come si sia giunti ad eleggere il nuovo presidente dell’Unione montana dei comuni del Mugello. E’ già stato detto tanto, tutto. Ora, invece, è il momento di parlare di cose fondamentali per il funzionamento di questo ente. Sul tavolo ci sono scadenze e atti che non possono aspettare, occorrono risposte e impegno tempestivi. Insomma i fatti.
Entro il prossimo 31 marzo deve, o dovrebbe, essere approvato il bilancio preventivo. Senza la definizione di questo documento programmatico tutto è, o resterà, fermo. Sia per gli investimenti in generale, e per il turismo in particolare. Una filiera, quest’ultima, importante, anzi determinante per lo sviluppo del nostro Mugello.
Gli enti locali, e quindi l’Unione, sino all’approvazione del bilancio di previsione, dunque da deliberare entro il 31 marzo, possono effettuare, in regime di bilancio provvisorio, spese in misura non superiore ad 1/12 delle somme stabilite dall’ultimo bilancio approvato. In altre parole, senza una programmazione di spesa approvata tempestivamente si corre il rischio di generare immobilismo. E nella limitatezza di questi importi resta molto difficile operare e interfacciarsi con il mondo reale, a tutti i livelli, da quello sociale a quello imprenditoriale. Quindi, al nuovo Presidente, chiediamo di mettere subito in agenda la discussione di questo atto.
Poi, per quanto riguarda il programma di mandato del nuovo Presidente Omoboni, quello che ci è stato per ora anticipato, ebbene rileviamo come nella sua essenzialità, fin troppo evidente, mancano, secondo noi, argomenti decisamente importanti: non si parla, appunto, di turismo, di società pubbliche partecipate o interamente a capitale pubblico, e, altresì, non è presente alcun riferimento alla programmazione per quanto riguarda una visione comprensoriale sulla raccolta e riutilizzo dei rifiuti.
Mancanze, o dimenticanze, gravi. Che fanno assimilare quel suo programma ad un compito scolastico, privo di quelle idee che potrebbero incidere in maniera decisiva sulla crescita, civile e sociale, del nostro territorio.
Sì, è vero, verbalmente, ci ha detto che potevamo aggiungere le nostre proposte al suo progetto programmatico. Così altrettanto, verbalmente, gliele abbiamo riferite facendo presente, già da quel primo approccio, come questi tre punti meritassero la massima attenzione.
Se davvero si vuole dare un nuovo impulso alla politica dell’Unione dei comuni, allora occorre superare il concetto di lasciare ad ogni singola entità comunale la possibilità di trattare, in autonomia, le materie del turismo e dello smaltimento dei rifiuti. La forza di un territorio la si misura con l’omogeneità delle scelte che ne determinano la sua amministrazione. E su questi due temi, come è già accaduto per la gestione associata della polizia locale, si dovrebbe maturare una sola politica da applicare per tutte le realtà comunali.
Per il terzo tema, invece, quello delle società partecipate o a capitale interamente pubblico, in ragione della attuale normativa nazionale e per le disposizioni della Corte dei Conti, è necessario chiudere quelle che non erogano alcun servizio alla cittadinanza e che sono fonte di disavanzo. Occorre voltare pagina, nel nome della trasparenza e dell’efficienza.
Il gruppo Movimento 5 Stelle, rappresentato nel consiglio dell’Unione montana dei comuni del Mugello, ha scelto di non partecipare alla votazione (articolo qui) per eleggere il nuovo presidente. Non ne abbiamo condiviso il metodo, seppure legittimo, che ne ha proposta la candidatura. Pertanto un atteggiamento di minima protesta, comunque ininfluente sull’esito del voto. Valuteremo in modo propositivo il lavoro del presidente e della nuova giunta, auspicando un maggior coinvolgimento dei gruppi di minoranza.
Viviana Rossi e Elisa Barlazzi
M5s, Scarperia e San Piero
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 marzo 2017