Margheri ci ripensa, e andrà al confronto televisivo con Omoboni, a Tele Iride

BORGO SAN LORENZO –  Si deve esser reso conto che l’aver disertato completamente i confronti diretti con Omoboni è stata una mossa del tutto sbagliata e allora Luca Margheri prova in extremis a rimediare. Se ha fatto saltare i due dibattiti in programma, a Spazio 3 e all’auditorium del liceo, ora annuncia che a Tele Iride ci andrà. Lo annuncia lui stesso: “Ho deciso -spiega il candidato sindaco di Lega e Cambiamo insieme- di rivedere la mia scelta di non partecipare ai confronti pubblici in vista del Ballottaggio, perché i non è stato compreso assolutamente il suo significato. Si è detto: ha paura; dà la partita per persa etc. .

Ma, tra i commenti espressi, c’è ne uno che brilla per la sua inconsistenza: quello del segretario del Pd borghigiano, secondo il quale io non avrei nulla da dire. Ricordo -continua Margheri- che le cose che avevo da dire nell’interesse di Borgo San Lorenzo le ho scritte in dodici pagine con cinquemiladuecentoquarantuno parole di programma. E’ questo l’argomento che dovrebbe essere al centro del dibattito, e non i giudizi sulla permanente della zia o su argomenti diversi da quelli della buona amministrazione locale. D’altro canto se ne capisce il perché: se si va a vedere il programma con il quale l’attuale sindaco si è presentato cinque anni fa, la sua credibilità crolla. Meglio allora parlare d’altro e far intendere che io sarei un nemico degli immigrati con tendenze xenofobe etc. E allora al confronto su Tele Iride ci vado.”

Omoboni risponde secco: “Una telenovela stucchevole. Ai cittadini non credo interessi se la “star” Margheri va o non va ai dibattiti. I cittadini devono scegliere chi li rappresenterà per i prossimi 5 anni. Con competenza e l’autorevolezza che Borgo merita. Sui progetti, sui contenuti. Ci mettiamo la faccia o portiamo via il pallone come da bambini?”
Omoboni conclude: “Margheri porti pure i programmi del 2014, lo guardiamo insieme così potrà dirci cosa avrebbe voluto proporre in questi 5 anni dalla sua sedia nel consiglio comunale, ma che non ha mai proposto”.