
FIRENZUOLA – Claudio Corbatti, già sindaco di Firenzuola e attuale Governatore della Misericordia ricorda Marino Ballerini, di recente scomparso. Ne rievoca, con affetto, la figura, e l’importante servizio che, in tanti campi, dalla politica al sociale, dalla parrocchia alla cultura, Ballerini ha offerto per decenni alla comunità firenzuolina.
“Sono Marino…”: così si presentava quando chiamava al telefono con quella sua voce da basso abbastanza insolita. E’ stata la penultima chiacchierata che abbiamo fatto il 23 dicembre scorso con Marino che si trovava ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Borgo San Lorenzo. “Sto benino, mi sento molto meglio. Purtroppo Natale non lo posso passare a casa ma fortunatamente mi sento bene. Subito dopo Natale mi mandano ai Falciani a fare un po’ di riabilitazione e poi…. speriamo bene.”
Ho sentito Marino molto su di morale e dopo lo scambio dei soliti auguri natalizi e di pronta guarigione ci siamo salutati.
Lo scorso 29 dicembre l’ho chiamato io, mentre si trovava già nel luogo della riabilitazione: era molto amareggiato perché non gli facevano nessuna cura particolare – “quello che mi fanno qui lo potrei fare benissimo a casa”, mi disse, e si lamentava perché non aveva né un televisore né una radio e si sentiva isolato e abbandonato. “Ci sono anche le feste di mezzo, ma comunque fatti un po’ sentire!”, ebbi a dirgli. “Sì, sì, domani mi sentono!!” rispose Marino. E così, con lo scambio degli auguri di buon anno ci siamo salutati, non immaginando lontanamente che sarebbe stata l’ultima volta che ci saremmo parlati. Anche in quell’occasione l’ho sentito molto battagliero, anche se un po’ demoralizzato per le poche cure e attenzioni della struttura. Ho chiamato di nuovo il cellulare di Marino il 4 gennaio e per ben tre volte il 5 gennaio scorso: il telefono era muto ma – ho pensato – starà facendo delle terapie e non può essere disturbato.
La brutta notizia del peggioramento delle condizioni di salute di Marino me le ha poi date il fratello la mattina del 6 gennaio all’uscita della Messa : “Purtroppo Marino andrà avanti per poco”. Stentavo a credere che da lì a pochi giorni da quando ci eravamo sentiti le cose fossero precipitate in quel modo ma, purtroppo, nella tarda serata dello stesso giorno mi giunse la triste notizia che anche Marino “era andato avanti” – come diciamo noi Alpini.
La notizia mi sconvolse e fu molto difficile prendere sonno: ripensavo a lui, alla sua vita, alle tante attività che abbiamo intrapreso insieme in questi ultimi quarant’anni, alle riunioni, agli incontri nelle tante occasioni della nostra vita prestata anche alla politica ma in massima parte al volontariato o – come usa dire – al bene comune.
Mi sono tornati in mente alcuni incontri che facemmo nel 1975, camminando insieme lungo una stradina del nostro paese di Cornacchiaia, durante i quali Marino cercò di convincermi ad “entrare in politica”. A quell’epoca proprio non ne sapevo nulla di politica ed ero da poco sposato, già padre di un figlio, e presto ne sarebbe arrivato un altro. Ero molto titubante ma Marino fece così tanto che accettai di essere candidato – e poi eletto – al Consiglio comunale di Firenzuola per la DC. Marino, in quel periodo o poco dopo, lo ricordo come Segretario comunale della D.C. di Firenzuola, mentre il comune era guidato da una giunta social/comunista.
Tanti momenti di incontro e di viaggi abbiamo condiviso. Ed è vivo il ricordo dei suoi racconti e dei problemi di quando Marino ma anche Maria – quella che sarebbe poi divenuta sua moglie – faceva l’insegnante: le difficoltà nell’andare a insegnare, all’inizio della sua carriera, in luoghi– ora pressoché disabitati ma allora anche senza strada – come Case Sabatini, Rapezzo, Casovana e altre località nella zona vicino a Tirli -: luoghi che per raggiungerli occorreva partire dalla strada principale a piedi e con qualche ora di anticipo, e con ogni tipo di meteo. E mi faceva notare che col passare degli anni l’attività di insegnante – da un punto di vista logistico – è sicuramente andata via via migliorando sia perché nel frattempo erano state costruite le strade sia perché, per l’abbandono delle campagne e la carenza di alunni, le scuole sono state progressivamente accorpate nelle frazioni maggiori. Recentemente nell’intero Comune di Firenzuola sono rimasti funzionanti solo due plessi scolastici (Firenzuola e Pietramala)
Ancora, mi torna in mente l’impegno di Marino negli anni ’70 per realizzare a Cornacchiaia un progetto per la costruzione di case per giovani e famiglie, in modo da evitare che se ne andassero dal paese; e per questo promosse e organizzò la costituzione di una Cooperativa edificatrice avendo fatto prima rendere edificabile dal Comune un terreno di proprietà dell’Istituto Ecclesiastico. E così furono realizzate nove abitazioni.
E come dimenticare le estenuanti e laboriose riunioni alla fine degli anni ’80 per predisporre la convenzione fra il Comune di Firenzuola e la Fraternita di Misericordia (da una parte io come Assessore, e Marino come Governatore della Misericordia) per la costruzione della nuova sede della Misericordia, e le riunioni successive per la modifica della convenzione stessa, al fine di consentire (questo qualche anno dopo) l’ampliamento della sede (e siamo già agli anni 2000), fissando la nuova scadenza al 2049.
Ricordo poi le analoghe riunioni per fare una simile convenzione con il Gruppo Alpini di Firenzuola, che nel 1987 su spinta ed iniziativa di Giovanni Vignoli fu nel frattempo costituito: oltre a Pietro Devoti – primo Capogruppo – facevamo parte del Consiglio direttivo – e lo siamo stati finora -, sia io che Marino. La memoria va a quei giorni pieni di fumose riunioni (nel senso che all’epoca fumavamo ambedue come turchi e lo stesso tipo di sigarette), di attività e di tanta manovalanza insieme a numerosi volontari e intraprendenza per costruire da una parte la nuova sede della Misericordia – la prima sede – e dall’altra la nuova sede degli Alpini.
Emerse così la necessità – non di poco conto – di trovare le risorse economiche per tirare avanti queste importanti iniziative, ed ecco l’idea – per la Misericordia – di aprire una sottoscrizione fra la popolazione e di organizzare una cena in piazza: e da lì nacque la prima “Cena in Piazza” a favore della Misericordia che si è svolta con sempre maggiore successo per 31 anni fino al 2019 (interrotta nel 2020 e 2021 a causa della pandemia). Ed entrambe le sedi – della Misericordia e degli Alpini- furono inaugurate, una nel 1989 e l’altra nel 1990.
E poi le annuali partecipazioni con gli Alpini alle Adunate Nazionali, alle varie gite e partecipazioni alle iniziative dei vari gruppi Alpini in tutt’Italia durante l’anno, alle tante gite organizzate dalla Misericordia durante le quali Marino – uomo di grande cultura – faceva quasi sempre da guida. Aveva poi una spiccata passione per la musica e per le opere liriche in particolare e non perdeva occasione per organizzare in estate gite con pullman o all’Arena di Verona o a Torre del Lago Puccini o – d’inverno – al Comunale di Firenze per partecipare alle opere in cartellone.
Dall’anno 1987 – anno di costituzione del Gruppo Alpini di Firenzuola e fino a quando le condizioni di salute glielo hanno consentito pochi mesi fa, ha, come me, sempre fatto parte del Consiglio del Gruppo ed ha sempre partecipato a tutte le iniziative organizzate dal Gruppo stesso promuovendo o convenendo sempre sull’opportunità di ricercare – cosa condivisa anche dal sottoscritto – la collaborazione di tutte le altre associazioni del Comune, in primis la Misericordia.
Un legame fortissimo, quello con la Misericordia: Marino infatti è stato uno dei fondatori della locale Fraternita di Misericordia, costituita ufficialmente con atto notarile nel 1972 ma già da prima – la Fraternita era nata nel 1946 ma non risultava legalmente costituita – ne faceva parte insieme al compianto Dottor Giovanni Zini che ne divenne Governatore nello stesso anno. Marino è poi succeduto a Zini come Governatore, restando alla guida della Misericordia, per ben venticinque anni fino al 2007 . Fu, per statuto, anche il fondatore e responsabile del Gruppo donatori di sangue Fratres, al quale dette un notevole impulso, favorendo una forte crescita di donatori e di donazioni.
Dal 1996 anch’io sono entrato a far parte del Magistrato della Misericordia di Firenzuola e per ben undici anni – fino al 2007 – ho avuto come Governatore e interlocutore principale Marino. Fra i primi compiti ed incarichi ci fu quello di lavorare per elaborare il progetto di ampliamento della nuova sede della Misericordia cercando di modificare – stabilendo nuove condizioni con l’Amministrazione comunale – la convenzione per tale ampliamento. Per la convenzione fu trovato l’accordo, e fu previsto anche un consistente contributo comunale, grazie ai fondi derivanti dai lavori dell’alta velocità. Fu incaricato un architetto di Firenzuola per predisporre l’intero progetto, che fu poi realizzato da un’impresa a seguito di appalto di gara ma anche con molti interventi da parte dei volontari e di tanti aiuti economici e operativi da parte delle aziende locali della pietra, degli artigiani del ferro, degli elettricisti, dei pavimentatori ecc.
Fu anche colta dalla Misericordia l’occasione – poi ottenuta – per ottenere in quei giorni la convenzione per aver avere presso la propria sede il servizio di emergenza h 24 anche in virtù dell’aumento dei casi di incidenti potenzialmente verificabili in corso di realizzazione della notevole opera ferroviaria. Grazie al buon esito di tale convenzione tale servizio è stato successivamente integrato aggiungendo anche un’ulteriore ambulanza non medicalizzata disponibile h 24.
A onor del vero devo anche aggiungere che Marino, pur non facendo più parte del Magistrato della Misericordia, ha sempre continuato a frequentare l’Associazione, a dare suggerimenti quando richiesto e non è mai mancato a nessuna delle manifestazioni che la Misericordia ha nel tempo organizzato, sia che fossero inaugurazioni o ricorrenze, sia che fossero Assemblee sia che riguardassero incontri vari riguardanti questioni per il buon andamento della Misericordia.
Anche da Governatore della Misericordia ho sempre mantenuto un buonissimo rapporto con Marino: egli ha sempre continuato a frequentare l’Associazione facendo anche il volontario e a lui mi sono sempre rivolto per avere consigli, ricevendo sempre, in tutta sincerità, sagge ed utili indicazioni e consigli. Qualche anno fa, su richiesta della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, ho proposto il nome di Marino fra i nostri Soci meritevoli di riconoscimento, cosa che la Confederazione ha subito accolto. Tale riconoscimento è stato consegnato a Marino, commosso e riconoscente, in occasione di una pubblica Assemblea con i nostri Soci.
Ma non basta. Devo ricordare le sue attività di cittadino/parrocchiano della parrocchia di Cornacchiaia. Marino, mancando da tanto tempo un sacerdote stabile, con i vari sacerdoti che negli anni si sono succeduti e con il Consiglio parrocchiale è sempre stato in prima fila per preparare e organizzare le celebrazioni eucaristiche, nel convocare i coristi della parrocchia in occasioni di feste o ricorrenze importanti, nel tenere aggiornati i registri dell’antica compagnia del SS. Crocifisso, nell’organizzare tutti gli anni il Cantamaggio, che si tiene con finalità religiose, con i volontari cantori parrocchiani, e soprattutto nel cercare di ottenere gli interventi necessari al mantenimento e alla salvaguardia del valore storico ed architettonico dell’antica Pieve di Cornacchiaia svolgendo, a richiesta, anche il ruolo di guida per i turisti interessati alla visita. Ha partecipato, insieme ad altri cittadini di Cornacchiaia, alla costituzione di un circolo ricreativo/culturale/sportivo anch’esso gestito esclusivamente da volontari della frazione.
E’ stato, come tutta la sua famiglia e quella di sua moglie, un uomo molto religioso, praticante e perfetto conoscitore del Vangelo. Ha due figli uno dei quali diversi anni fa è stato ordinato sacerdote ed attualmente svolge il proprio servizio a Montespertoli dopo essere stato per diversi anni pievano a Dicomano.
Un uomo sicuramente buono, un buon marito e padre esemplare, generoso, umile, culturalmente molto preparato, impegnato ogni giorno su tutti i fronti: sarà molto difficile colmare il vuoto che ha lasciato nella nostra Comunità ma sono anche sicuro che da lassù darà a tutti noi ancora una mano.
Grazie Marino per quello che sei stato e per l’esempio che ci hai lasciato e che “Iddio te ne renda merito”.
Claudio Corbatti
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 gennaio 2022