Marradi, la scomparsa di Pier Luigi Nieddu. Lo ricorda Paolo Bassetti
Oggi primo aprile, si sono tenute nella chiesa di San Lorenzo a Marradi, le esequie di Pier Luigi Nieddu. Noto e stimato in paese, Nieddu, classe 1938 è stato a lungo impegnato nella vita sociale e politica marradese. Iscritto fin dagli inizi alla Democrazia Cristiana -fu negli anni ’70 dirigente e segretario di sezione- è stato assessore e più volte consigliere comunale. I Marradesi ancora lo ricordano come attivo presidente della locale Pro-Loco per diversi anni e uno degli artefici della Sagra delle Castagne.
Alle esequie ha tracciato di lui un breve ricordo Paolo Bassetti. Queste le sue parole.
Con profonda commozione, con queste poche parole voglio dare l’ultimo saluto all’amico di sempre, Gigi Nieddu.
Lo ricordo nei lunghi anni di malattia, vissuti con dignità insieme a Teresa, esempio per tutti noi di grande forza e coraggio, nella vita di Gigi e Teresa il sacramento del matrimonio ha raggiunto davvero la pienezza del suo valore.
Il mio pensiero va poi al periodo condiviso con Gigi prima della sua malattia. Gigi era davvero speciale, con una mente arguta e innovativa, presente in ogni aspetto della vita paesana: nella politica, nell’amministrazione comunale, nei movimenti sociali, nella Pro Loco (per tanti anni Presidente e come non ricordare che è stato uno degli artefici della Sagra delle Castagne), instancabile nelle feste di paese: sua la realizzazione di Radio Riccio una radio sperimentale già negli anni 70, ideatore della discoteca di “Val della Meta” e chi più ne ha ne metta……
Il suo atteggiamento era sempre tuttavia un po’ distaccato, forse per le sue origini sarde, ma il suo sguardo era sempre vivace e attento, e spesso le sue astute osservazioni sulla realtà circostante e sulle persone si traducevano in versi mai volgari, ma pieni di ironia e simpatia, mitici i Marradacci e gli spettacoli delle Feste dell’Amicizia. Era normale vederlo sbucciare marroni per le Sagre delle Castagne, poi finire la serata con gli amici cantando le canzoni della montagna davanti a un bicchiere di vino e a una fetta di salame.
Gigi ha molto amato la politica, è stato un militante impegnato, credendo che proprio attraverso la politica fosse possibile migliorare la nostra società. Era un uomo saldo nei principi umani e religiosi, buono e generoso e sicuramente la realtà marradese in questi anni della sua malattia, ha perso una mente che avrebbe potuto contribuire a renderla migliore.
Per me Gigi era il fratello grande, insieme a tanti altri che purtroppo non ci sono più, con impegno ha creduto che il paese potesse sempre migliorarsi, a noi che rimaniamo resta perciò il compito di continuare a lavorare per raggiungere per quanto possibile gli scopi che lui auspicava.
Gigiotto dopo le dure fatiche della vita vivrai con gioia nella Pace Eterna, ma sono sicuro che con il tuo sguardo sornione continuerai a sentirci e dedicarci qualcuna delle tue zirudelle, scherzose, ma sempre piene di significato.
Ciao caro amico Gigi
Paolo Bassetti
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, 1 aprile 2015