Moscheta nell’albo nazionale, la soddisfazione dell’Unione dei Comuni del Mugello
FIRENZUOLA – Il Ministero della Politiche agricole alimentari e forestali ha detto sì: il “Paesaggio rurale silvopastorale di Moscheta” entra a pieno titolo nel “Registro nazionale del paesaggio rurale storico” (articolo qui), che censisce e tutela quei “territori classificati come rurali che conservano evidenti testimonianze della loro origine e storia mantenendo un ruolo nella società e nell’economia”. Il riconoscimento è stato assegnato con atto firmato dal ministro Maurizio Martina all’Unione montana dei Comuni del Mugello, che aveva avanzato la candidatura dell’area di Moscheta con un dossier particolareggiato che ne evidenziava specificità e peculiarità. Unicità che il ministero, esaminato il dossier ed effettuato un sopralluogo, riconosce: “Il territorio di Moscheta, comprensivo delle specie animali e vegetali, si legge nella nota del ministero – è un importante esempio della diversità bioculturale associata al paesaggio, come indicato dalla Dichiarazione Unesco di Firenze”. Importanza rafforzata, prosegue il ministero, dall’integrità del paesaggio insieme alla presenza del complesso monastico, la Badia, e fabbricati rurali, alle attività didattiche riconducibili al Museo del Paesaggio storico dell’Appennino e alle diffuse strutture agrituristiche. “L’integrità del paesaggio – si legge ancora nella nota – è il risultato non solo della persistenza degli aspetti silvopastorali, ma anche delle attività condotte secondo il piano di gestione sviluppato dall’Unione montana dei comuni del Mugello”.
Quello di Moscheta, nel comune di Firenzuola, è un paesaggio tipicamente appenninico, caratterizzato dalla compresenza di pascoli, prati-pascolo, castagneti da frutto, alcune piante monumentali e boschi misti di faggio, cerro e acero che ne esaltano la biodiversità, oltre a fabbricati rurali, essiccatoi per le castagne, piazze carbonili e viabilità storiche. E alla sua conservazione hanno contribuito gli interventi di salvaguardia ambientale e valorizzazione turistica realizzati negli anni dalla ex Comunità montana del Mugello, ora Unione montana dei comuni del Mugello, con risorse del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana e finanziamenti ordinari. Un investimento complessivo tra il 1997 e il 2013 pari a circa 2 milioni di euro, che si è tradotto nella “valorizzazione dei beni paesaggistici, ambientali e culturali” sia con la realizzazione e allestimento del Museo del Paesaggio storico dell’Appennino, del laboratorio didattico Ciaf, di uno spazio multifunzionale, strutture turistico-ricettive, una estesa rete sentieristica e cartellonistica in funzione turistica (1997-2007 circa 1.000.000 euro), sia col recupero di castagneti da frutto, essiccatoi a scopo didattico, piante monumentali, pascoli arborati e antiche forme pascolive, viabilità storiche (2007-2013, circa 1.000.000 euro tra fondi del Piano Sviluppo Rurale e finanziamenti ordinari). Interventi di tutela che, raccomanda il ministero, devono proseguire.
“L’iscrizione nel Registro nazionale del paesaggio rurale storico è il riconoscimento della bellezza e specificità dell’area di Moscheta – sottolinea il presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello Federico Ignesti -, ed è un importante riconoscimento per la promozione del nostro territorio, per il turismo e le tipicità locali. Siamo stati il primo ente pubblico a livello nazionale a promuovere questo tipo di candidatura, lo abbiamo fatto per tutelare e valorizzare un patrimonio ambientale di pregio, sul quale – prosegue – sono stati realizzati in questi anni investimenti di conservazione del paesaggio rurale, a tutela della biodiversità, anche culturale. E questo è possibile grazie anche alla presenza e attività di un ente territoriale come il nostro”.
(Fonte: Ufficio Stampa Unione montana dei Comuni del Mugello – Johnny Tagliaferri)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 febbraio 2016