SCARPERIA E SAN PIERO – Nei giorni scorsi, c’era anche una mugellana, la dottoressa Francesca Cialdai, ad assistere al lancio della missione SpaceX CRS-26 (Cargo Dragon 2) verso la Stazione Spaziale Internazionale. La Dr.ssa Cialdai era nella sede della Nasa, il Kennedy Space Center a Cape Canaveral in Florida, perché fa parte della squadra di ricercatori, coordinata dalla Dr. Monica Monici (Principal investigator-PI dell’esperimento), che ha condotto l’esperimento “Suture in Space”.
Questo esperimento ha lo scopo di studiare il comportamento delle ferite suturate e il loro processo di guarigione nello Spazio, cioè in condizioni di microgravità. Oltre alle Dr.sse Monici e Cialdai (Laboratorio Congiunto ASAcampus per la Biologia degli Stress Fisici, tra il Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche “Mario Serio”, Università di Firenze e la Divisione Ricerca di ASA srl) erano presenti la Dr.ssa Chiara Risaliti, la Dr.ssa Desirèe Pantalone (Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Università di Firenze) ed il Dr. Marco Bernini (Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi).
“Nelle future missioni spaziali interplanetarie – spiega Cialdai -, eventuali traumi, ferite, ustioni, emergenze chirurgiche dovranno essere gestiti a bordo di veicoli o basi spaziali, perché i tempi di evacuazione medica verso Terra sarebbero troppo lunghi. Il processo di guarigione delle ferite è cruciale per la sopravvivenza dell’organismo, quindi è necessario studiare la guarigione delle ferite in ambito spaziale. Lo studio del processo di guarigione nello spazio potrebbe farci acquisire nuove conoscenze utili anche a curare ferite gravi e ulcere croniche sulla Terra.” “Il nostro gruppo – continua Cialdai – si occupa di biologia spaziale e di rigenerazione dei tessuti da molti anni”.
L’esperimento “Suture in Space” nasce da un progetto che è stato selezionato dalla Agenzia Spaziale Europea (ESA) nella call ESA-ILSRA-2014 e finanziato dall’ Agenzia Spaziale Italiana (ASI, C-ASI N. 2018-14-U.0-Suture in Space).
I modelli di ferite suturate, sviluppati nel corso del progetto e basati su biopsie umane di cute e vasi sanguigni (raccolte con l’approvazione del Comitato Etico e consenso informato), sono stati inseriti in un hardware appositamente sviluppato da Kayser Italia (Livorno) e OHB (Bremen, Germany) e trasferiti dai laboratori del KSC alla Stazione Spaziale Internazionale, dove verranno monitorati per alcuni giorni. Alla fine dell’esperimento, i campioni torneranno a Terra per essere ulteriormente analizzati dai ricercatori.
Il 26 novembre, al lancio della missione SpaceX-26 (cargo Dragon 2) a Cape Canaveral, c’era dunque anche Francesca Cialdai: ”La preparazione dell’esperimento ha richiesto un’ attività lavorativa molto intensa da parte di tutti i membri del team. Abbiamo trascorso giorni interi all’interno del KSC, ma la soddisfazione di lavorare in quei laboratori per realizzare un progetto sul quale stiamo lavorando da 7 anni, ha sicuramente compensato la fatica. In più, assistere al lancio del razzo è stata indubbiamente un’esperienza molto emozionante. L’esperimento, però, non è ancora finito, e proprio adesso inizia per noi la parte più interessante: analizzare i risultati ottenuti!”
Oltre al Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche “Mario Serio” ed il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze, con la collaborazione l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, partecipano all’esperimento altri centri di ricerca nazionali e internazionali, appartenenti alle Università del Molise, di Siena, Milano, Aarhus (Denmark), Amsterdam (The Netherlands) e Lucerna (Switzerland).
Ancor prima di essere svolto sulla stazione spaziale, l’esperimento ha già dato un risultato interessante: nel corso della sua preparazione, è stata sviluppata una tecnica di coltura di tessuti biologici ex-vivo che permette la sopravvivenza dei tessuti per alcune settimane, cosa che potrebbe avere varie applicazioni in ambito biomedico, non solo nello Spazio ma anche a Terra.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 dicembre 2022