Mugello Lab. Presentati i progetti, ma i trasporti inefficienti frenano il territorio
BORGO SAN LORENZO – Ancora una volta, come già accaduto in passato, la scarsità e la qualità dei collegamenti con la città di Firenze è stata indicata come il principale limite allo sviluppo del Mugello. E’ quanto emerso nella mattina di martedì 30 Maggio nell’auditorium del liceo Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo, in occasione della presentazione dei risultati di Mugello Lab, un laboratorio di progettazione urbanistica per gli studenti della facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, curato del Professore Giuseppe De Luca, in collaborazione con l’Architetto Simona Ciubini e l’Architetto Lucrezia Gelichi (qui una presentazione dell’evento).
La presentazione dei progetti degli studenti, tutti molto interessanti, che hanno trattato argomenti di grande attualità come lo sviluppo di un Parco di Bilancino, di un Parco della Montagna, il recupero dell’ex ospedale di Luco o la progettazione di un hub ferroviario a San Piero a Sieve (qui il loro elenco) è stata seguita da una tavola rotonda cui hanno partecipato tra gli altri i sindaci di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni, di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti e di Barberino di Mugello, Giampiero Mongatti. Con loro i responsabili del progetto e, come espressione del mondo produttivo, anche uno dei titolari dell’azienda La Marzocco, recentemente trasferitasi in Mugello.
Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero, ha sottolineato che queste proposte sono fondamentali per gli amministratori in un’ottica di lungo periodo e di visione del territorio. “Sono spunti che nei nostri comuni analizzeremo meglio, magari anche con degli incontri, visto che i vari comuni stanno elaborando i piani operativi. Ma – ha detto – non bastano solo i sindaci, serve una visione d’insieme”
Due i temi sollevati durante la tavola rotonda dal sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni. Quello del trasporto pubblico e la necessità, riferita al futuro dell’ex ospedale di Luco, di mettere isieme pubblico e privato per rendere realizzabile un ripristino dal costo totale superiore ai 10 milioni.
Ma, ha sottolineato Omoboni: “Tutti questi progetti hanno una pre-condizione. Senza un sistema di trasporto adeguato noi non siamo in grado di fare il salto di qualità che questo territorio potrebbe fare, fino a che l’unico collegamento da Firenze verso il Mugello non va oltre le le 21.00. Chiediamo un servizio dignitoso, un aumento delle corse e la revisione del lotto debole dei trasporti“. E proprio in merito alla prevista riorganizzazione del lotto debole Omoboni ha detto: “Ok ad una riorganizzazione, ma non può essere una riorganizzazione che porta dei tagli”. Sottolineando le potenzialità che avrebbe il Mugello, con un sistema adeguato di trasporti, per ospitare ad esempio studentati o altri servizi rivolti alla città di Firenze. E ha concluso “Tutti questi progetti sono belli, interessanti e stimolanti, però c’è un prerequisito, noi dobbiamo essere connessi con la città di Firenze”. E ha concluso: “Oggi da Firenze per arrivare a Marradi ci vuole un’ora e venti, se va bene, non possiamo parlare di sviluppo”.
Anche per questo motivo ha avuto particolare risalto e apprezzamento durante la mattinata, come sottolineato anche dal sindaco di Barberino di Mugello, Giampiero Mongatti, il progetto presentato dagli studenti di hub ferroviario e collegamento tra le varie modalità di trasporto e metropolitana di superfice. Mongatti ha sollevato anche un altro tema cruciale: quello dei tempi della burocrazia legata alla pianificazione urbanistica.
Sul tema dei collegamenti con il Mugello è infine intervenuto anche Massimiliano Valenti, uno degli imprenditori de La Marzocco. “Ci siamo trasferiti da circa 10 anni e ci sentiamo mugellani a tutti gli effetti – ha detto – e in questi anni abbiamo dato lavoro a tante persone. Ma la difficoltà oggettiva è stata reperire figure professionali fuori dal Mugello, anche per la mancanza di collegamenti che ci sono tra il Mugello e le altre aree. Quanto si arriva a discutere con il profilo giusto, dopo mesi di colloqui e selezioni, la persona che abita a Firenze o a Bologna ci chiede: ma io come ci arrivo in Mugello? In macchina? Mi costa 400 euro al mese solo di viaggio tra benzina e autostrada. In quei casi – ha detto – si fa fatica a dare una risposta. Quindi se si riuscisse a favorire un po’ la mobilità – ha concluso rivolto ai sindaci – da Firenze e non solo verso il Mugello questo sarebbe già un bel passo in avanti”.
A margine della mattinata anche il professor De Luca ha confermato l’interesse del progetto, presentato tra l’altro da alcuni studenti del programma Erasmus, di connettere il trasporto ferroviario con quello su gomma tramite un hub (a testimonianza di quanto il tema sia interessante ed attuale per un territorio come il Mugello). Anche l’architetto Ciubini ha sottolineato i valore dei contributi degli studenti. Al livello, ha detto, di un vero studio di fattibilità.
Nicola Di Renzone
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 30 Maggio 2023