
BORGO SAN LORENZO – Il comune di Borgo San Lorenzo ha deciso di intraprendere una nuova strada per risolvere l’annosa vicenda del Multipiù, l’immobile da anni inutilizzato e che l’amministrazione comunale rischia di perdere nonostante lo abbia già interamente pagato.
La nuova strada è quella della “mediazione volontaria” attraverso l’Organismo di conciliazione di Firenze. “Stiamo facendo di tutto – sottolinea il sindaco Paolo Omoboni- per avere la disponibilità del bene senza l’ipoteca. La mediazione ci è stata consigliata dai nostri legali, per trovare una soluzione positiva a questa annosa vicenda”.
Riassumiamo l’incredibile caso del Multipiù: nel 2008 la giunta comunale di Borgo San Lorenzo decise di acquistare dalla Cooperativa Della Casa per farne uno spazio polivalente, a disposizione anche dell’associazionismo, l’immobile che si affaccia su viale Kennedy.
Caso incredibile perché la struttura fu interamente pagata dal comune, che però non ne è mai divenuto proprietario. Fu sottoscritta solo una “Promessa di vendita di cosa futura”, venne versato un primo acconto di 129 mila euro, poi le altre somme, fino al saldo dell’intero costo dell’immobile, 670 mila euro. Peccato però che se nel 2012 si effettuva la consegna del bene, con il Comune di Borgo San Lorenzo che ne acquisiva la piena disponibilità, e lo adibiva ad attività di interesse pubblico – dandovi sede a varie associazioni-, il rogito per il passaggio di proprietà non veniva mai firmato. La venditrice/costruttrice non provvedeva a fissare la data per la stipula del rogito, il Comune sia agli inizi del 2014 che dell’anno successivo intimava alla cooperativa di effettuare gli adempimenti per la stipula dell’atto di cessione della proprietà, ma niente accadeva. Così, quando si andò in tribunale, nel 2015 la Cooperativa Della Casa si presentò in liquidazione coatta amministrativa, ovvero in fallimento.
E questo comportava un rischio diretto anche per il Comune. L’immobile divenuto Multipiù era gravato da un’ipoteca, e nella procedura fallimentare poteva essere acquisito dalla banca e messo all’asta, per pagare i creditori. E così l’Amministrazione avrebbe perso per sempre la proprietà della struttura, che pure aveva già pagato da anni.
Visto che la pratica giudiziaria non è ancora conclusa – proprio a fine novembre era fissata una nuova udienza -, il Comune ora prova con le “mediazione volontaria” a trovare una soluzione positiva, ovvero tentando il perfezionamento di una soluzione transattiva della controversia mediante la formalizzazione del passaggio di proprietà dell’immobile libero da gravami a mezzo atto notarile, considerato che il Comune di Borgo San Lorenzo ha già pagato integralmente il prezzo del bene.
La storia del Multipiù e del fallimento della Coop Della Casa è legata anche al grave problema del blocco dell’intero comparto di Rimorelli, tutto edificato dalla stessa coop. Un blocco che dura da anni, e che sta creando numerosi problemi. Tra questi il fatto che sono rimaste incompiute le opere di urbanizzazione – asfalti, illuminazione pubblica, collaudo di un ponte- e ciò impedisce l’apertura di una strada molto importante per il sistema di circolazione in quella zona del capoluogo. Il Comune conta che il liquidatore sia autorizzato a mettere all’asta tutti gli appartamenti ancora invenduti, con il nuovo acquirente che si assumerà anche il compito di completare l’urbanizzazione.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 Dicembre 2021
1 commento
A margine dell’argomento mi sarebbe piaciuto fare una riflessione più approfondita sulla politica, le sue clientele e lo sperpero di denaro pubblico, ma francamente ciò che è successo nell’occasione mi crea l’ennesimo senso di disgusto e avvilimento.
Mi limiterò pertanto a fare una semplice riflessione e a porre a tutti una banalissima domanda.
E’ normale prassi, in presenza di una compravendita, versare un anticipo (la cosiddetta caparra) al compromesso e successivamente versare il saldo al rogito. E’ altresì prassi consolidata, in mancanza del rogito per una qualsiasi ragione, pretendere la restituzione dell’anticipo comprensivo anche di eventuali interessi o penali.
Bene, la domanda è: chi è la persona sana di mente o totalmente sprovveduta che, nonostante la data del rogito non venga mai fissata, continua imperterrita a versare acconti su acconti fino ad arrivare al saldo non essendo padrone di niente?
Se veramente ci fosse sarebbe sicuramente da interdire!!
E a un Ente Pubblico che scialacqua in questo modo spregiudicato i soldi dei cittadini cosa bisognerebbe fare?
Pagherà finalmente qualcuno per queste costose “bischerate”?
Lascio a voi ulteriori riflessioni e le ovvie conclusioni, senza colori o ideologie politiche di sorta.